Trump: "Russia e Ucraina stanno facendo progressi". L'Italia all'Onu rilancia: "Cessate il fuoco immediato". Il leader del Cremlino: "Russi e ucraini unico popolo, tutta l'Ucraina è nostra"
di Redazione online© Afp
La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.214. In Bielorussia è stato scarcerato il leader dell'opposizione Tikhanovsky, arrestato nel 2020. Ma restano in cella nel Paese oltre mille prigionieri politici. La moglie del dissidente: "Grazie agli Usa e all'Europa". Putin torna ad attaccare "il carattere nazista dell'Ucraina" e avverte: "Vanno eliminati gli elementi nazisti all'interno della leadership ucraina". Il capo del Cremlino aggiunge: "Russi e ucraini sono un unico popolo, in questo senso tutta l'Ucraina è nostra". Intanto, secondo Donald Trump "Mosca e Kiev stanno facendo progressi". Intervenendo al consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'Ucraina, il rappresentante italiano alle Nazioni Unite Maurizio Massari ha rilanciato "l'urgente necessità di un cessate il fuoco immediato, come prerequisito per l'avvio di negoziati di pace significativi" e ha ricordato l'imminente Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio. Le Nazioni Unite hanno elogiato i recenti scambi di prigionieri di guerra tra Mosca e Kiev, auspicando che proseguano.
Il governo di Kiev intende aprire linee di produzione di armi in diversi Paesi europei. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Abbiamo lanciato il programma 'Build with Ukraine' e in estate firmeremo i relativi accordi per iniziare a esportare le nostre tecnologie all'estero aprendo linee di produzione in Paesi europei e, forse, in altri. In quei Paesi che ci aiutano, che finanziano la produzione di droni e che stanno iniziando a finanziare la produzione di missili in Ucraina", si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram di Zelensky. Il presidente ha affermato che l'Ucraina intende iniziare a produrre vari tipi di droni, missili e, possibilmente, artiglieria in questi Paesi.
"Grazie, mio caro amico. Le tue gentili parole e il sostegno dell'Italia significano molto per me, per Siarhei e per tutti i bielorussi che lottano per la libertà": lo afferma Svetlana Tsikhanouskaya su X in risposta al messaggio di congratulazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani per la liberazione del marito, il dissidente bielorusso Siarhei Tsikhanouski. "Questo è un momento di speranza, ma molti sono ancora ingiustamente imprigionati. Dobbiamo andare avanti, finché tutti non saranno liberi e la Bielorussia sarà finalmente democratica", aggiunge la dissidente bielorussa.
Serghei Tikhanovsky e gli altri 13 prigionieri rilasciati oggi in Bielorussia sono stati liberati su richiesta di Donald Trump. Lo ha detto la portavoce del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, Natalia Eismont, alla Tass. "La maggior parte di loro sono stranieri, tra cui due cittadini giapponesi, tre polacchi, due lettoni, oltre a cittadini di Estonia, Svezia e Stati Uniti. Anche alcuni bielorussi sono sulla lista. Sono stati condannati per attività estremiste e terroristiche. Tikhanovsky è tra loro. Il presidente ha deciso di rilasciare Tikhanovsky esclusivamente per motivi umanitari, per riunire la famiglia", ha affermato.
Nell'annunciare il rilascio del marito ha ricordato i tanti prigionieri politici ancora dietro le sbarre. "Non è finita - scrive infatti in un post su X - ci sono ancora 1150 prigionieri politici dietro le sbarre. Tutti devono essere liberati".
"Mio marito Serghei è libero! È difficile descrivere la gioia che provo". Lo scrive su X la leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya, postando un video dell'abbraccio con il marito, scarcerato dopo 5 anni. La politica ringrazia nel post il presidente Usa Donald Trump, il suo inviato Kellogg, oltre "ai nostri alleati Ue".
Il leader dell'opposizione bielorusso Serghei Tikhanovsky è stato scarcerato. Lo riferisce un'ong per i diritti umani. Tikhanovsky è il marito dell'attuale leader dell'opposizione, Svetlana Tikhanovskaya. E' stato arrestato nel 2020, dopo aver espresso l'intenzione di candidarsi alle presidenziali per sfidare il presidente Aleksandr Lukashenko, che governa la Bielorussia col pugno di ferro dal 1994.
Volodymyr Zelensky ha affermato che le aziende occidentali, comprese quelle tedesche e ceche, continuano a rifornire l'industria militare russa, chiedendo sanzioni nei loro confronti. "La Federazione Russa riceve da alcuni Paesi macchine utensili da alcuni Paesi che utilizza per produrre armi", ha dichiarato il presidente ucraino. Secondo lui, quindici di queste aziende sono taiwanesi, tredici tedesche, otto ceche, sei sudcoreane e tre giapponesi. Ha precisato di conoscere i nomi di queste aziende, ma non le ha citate. "Abbiamo condiviso tutte queste informazioni con tutti, i nostri partner, l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Esortiamo tutti a sanzionare queste aziende", ha proseguito Zelensky.
Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver deliberatamente consegnato a Kiev i corpi di 20 soldati russi, e tra questi anche un cittadino israeliano, al posto dei resti di soldati ucraini, come era stato concordato durante un recente scambio di prigionieri. "Riteniamo che lo stiano facendo deliberatamente per dimostrare di non trattenere corpi di ucraini e per minimizzare il numero di soldati russi uccisi", ha dichiarato venerdì il presidente ucraino durante una conferenza stampa sotto embargo fino ad oggi.
"È essenziale eliminare il carattere nazista dell'Ucraina e gli elementi nazisti all'interno della leadership ucraina": lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista a Sky News Arabia, come riporta la Tass.
"I russi e gli ucraini sono un unico popolo, e in questo senso tutta l'Ucraina è nostra". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rispondendo alla domanda fino a dove si spingeranno le truppe di Mosca in Ucraina.
Intervenendo al consiglio di sicurezza dell'Onu sull'Ucraina, il rappresentante italiano alle Nazioni Unite Maurizio Massari ha rilanciato "l'urgente necessità di un cessate il fuoco immediato, come prerequisito per l'avvio di negoziati di pace significativi" e ha ricordato l'imminente Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio. "L'Italia - ha premesso nel suo intervento - si allinea pienamente alle dichiarazioni dell'Unione europea e desidera aggiungere alcune considerazioni a titolo nazionale. Siamo riuniti oggi dopo i recenti e brutali attacchi russi in Ucraina, una chiara, ulteriore violazione del diritto internazionale. Ciò dimostra ancora una volta l'urgente necessità di un cessate il fuoco immediato, come prerequisito per l'avvio di negoziati di pace significativi".
La Russia "ha ammesso nuovamente e apertamente di non essere dell'umore per il cessate il fuoco". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in una dichiarazione video pubblicata su X. "La Russia vuole la guerra. O la pressione mondiale non la sta danneggiando abbastanza, o sta cercando con tutte le sue forze di salvare l'apparenza", ha affermato Zelensky. "Ebbene, l'economia russa sta già crollando", ha aggiunto il leader ucraino, aggiungendo che "l'ayatollah Putin può guardare ai suoi amici in Iran per vedere dove finiscono questi regimi e fino a che punto portano alla decadenza i loro Paesi".