Centinaia di missili e droni russi su tutta l'Ucraina, colpite anche Kiev e Zaporizhzhia
© Dsns Ucraina
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Secondo Shirreff, ex generale Nato, un eventuale attacco russo farebbe cadere l'Europa in cinque giorni. Per dimostrarlo, elabora uno scenario di guerra con date puramente casuali. Che però vengono prese sul serio dai complottisti
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Lo spettro di una possibile "terza guerra mondiale" aleggia dal febbraio 2022, quando la Russia ha attaccato l'Ucraina. Da allora, le tensioni sempre più crescenti con l'Occidente, culminate con gli sconfinamenti di jet e droni russi nei cieli dei Paesi Nato (Estonia, Polonia, Norvegia e Danimarca) hanno alimentato l'incubo di un imminente scoppio di un conflitto globale. Tanto che sui social è esplosa una teoria del complotto con tanto di data di inizio della guerra: il 3 novembre 2025. Ma perché proprio questo giorno?
Tutto nasce dall'intervista del Daily Mail all'ex comandante della Nato in Europa Richard Shirreff, in cui il generale ha spiegato come Mosca abbia la capacità di travolgere il Continente europeo in appena cinque giorni. E, per dimostrarlo, ha elaborato uno scenario catastrofico basato su un periodo casuale di cinque giorni (dal 3 al 7 novembre 2025), con una timeline di cosa potrebbe accadere ora per ora. In questo scenario fittizio, la Russia attaccherebbe l'Europa partendo dai Paesi del Baltico, per poi proseguire con il resto del Continente europeo, che soccomberebbe in sole 100 ore.
Shirreff fa partire l'attacco russo alle ore 14 del 3 novembre 2025, con un blackout elettrico a Vilnius, la capitale della Lituania, con l'interruzione dei servizi essenziali della città. Mentre gli ospedali si affidano ai generatori di emergenza e le banche sospendono le attività, il caos si diffonde. Scoppia quindi un'ondata di saccheggi e di disordini civili del tutto inaspettata. Da lì, si cominciano a registrare interruzioni di corrente localizzate in Lettonia ed Estonia. Tutti e tre gli Stati baltici, insomma, verrebbero colpiti da un inspiegabile blackout elettrico, con Vilnius unica città a rimanere completamente senza corrente. Il giorno dopo, il 4 novembre 2025, il capo del Cremlino Vladimir Putin annuncia che, a causa dei disordini nei Paesi limitrofi, le truppe nell'enclave di Kaliningrad sono state poste in stato di massima allerta e spostate al confine con la Lituania; il capo del Cremlino mobilita anche i suoi militari in Bielorussia, per un totale di oltre 60mila soldati impegnati. Poi, sempre nello scenario di Shirreff, Putin dichiara che le forze russe a Kaliningrad sono state attaccate da "ribelli lituani", e quindi ordina un'invasione per prendere il controllo del corridoio di Suwalki, zona a cavallo tra Lituania e Polonia, di enorme importanza dal punto di vista geopolitico ed economico in quanto rotta commerciale strategica che collega Kaliningrad alla Bielorussia. Da lì una parabola a precipizio, con l'attacco russo su larga scala e la sconfitta finale dei Paesi Nato.
Lo scenario ipotizzato da Shirreff ha solo la funzione di "avvisare" i Paesi Nato che, in caso di attacco improvviso di Mosca, non avrebbero il tempo materiale di organizzare rinforzi, spostare truppe e proteggere le infrastrutture critiche. Le prime linee difensive potrebbero dunque cedere subito, lasciando scoperto un territorio vasto e densamente popolato. Il concetto dei "cinque giorni" non descrive come l'attacco può avvenire concretamente, ma si limita a sottolineare quanto velocemente gli effetti possono manifestarsi. Tuttavia, lo scenario di Shirreff e soprattutto la data - casuale - del 3 novembre 2025 sono stati presi per "oro colato" da diversi utenti social, che hanno trasformato un semplice "esercizio mentale" in una vera e propria predizione. Da qui, la nascita della teoria del complotto che ha fatto rapidamente il giro del Web, dove la data scelta da Shirreff troverebbe riscontri nella numerologia, un'antica pratica esoterica che attribuisce un significato profondo ai numeri, considerati messaggeri dell'universo e strumenti per comprendere la personalità, il destino e il percorso di vita delle persone.
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