Secondo l'Ente regolatore delle comunicazioni, le due piattaforme "vengono usate per truffe, estorsioni di denaro e attività di sabotaggio e terrorismo". Meta e la società di Pavel Durov criticano i nuovi limiti
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La Russia ha limitato parzialmente le chiamate vocali su Telegram e WhatsApp "per contrastare attività criminali". Lo ha annunciato l'Ente regolatore delle comunicazioni Roskomnadzor. "Secondo le forze dell'ordine e le numerose segnalazioni dei cittadini, i messenger stranieri Telegram e WhatsApp sono diventati i principali servizi vocali utilizzati per truffe, estorsioni di denaro e coinvolgimento in attività di sabotaggio e terrorismo da parte di cittadini russi", si legge in una nota.
La posizione del governo russo - "Al fine di contrastare i criminali, in conformità con i documenti delle forze dell'ordine, adottiamo misure per limitare parzialmente le chiamate a questi messenger stranieri. Non sono imposte altre restrizioni alla loro funzionalità", ha spiegato l'ente statale. "Dal 2024 è in funzione il sistema antifrode, che blocca le chiamate con numero mascherato nelle reti telefoniche tradizionali degli operatori russi. Di conseguenza, queste chiamate sono praticamente tutte migrate verso i messenger stranieri, che si rifiutano di garantire la sicurezza degli utenti e della società russa", ha sostenuto Roskomnadzor. Il ministero del Digitale russo ha dichiarato che l'accesso alle funzioni di chiamata su Telegram e WhatsApp sarà ripristinato solo se i proprietari delle piattaforme rispetteranno le norme della legislazione russa.
La replica di WhatsApp e Telegram - WhatsApp e Telegram hanno fortemente criticato i limiti imposti dalla Russia sulle chiamate vocali. Meta - il cui amministratore delegato è Mark Zuckerberg - ha denunciato tentativi del governo russo di bloccare la propria applicazione di messaggistica: WhatsApp, viene spiegato, è privata, protetta da crittografia end-to-end e contraria a qualsiasi ingerenza governativa che limiti il diritto delle persone a comunicare in sicurezza. "Continueremo a fare tutto il possibile per mantenere la comunicazione protetta con crittografia end-to-end accessibile a tutti, inclusi gli utenti in Russia", sottolinea la società. In una nota inviata all'agenzia Afp, Telegram - il cui amministratore delegato è Pavel Durov - ha affermato di combattere attivamente l'uso improprio della piattaforma, inclusi inviti al sabotaggio o alla violenza e frodi, e di rimuovere ogni giorno milioni di contenuti dannosi.