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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
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Vertice Ginevra, Teheran: "Favorevoli al dialogo con l'Ue" | Trump: "Difficile chiedere a Israele di fermare i raid sull'Iran mentre vince"

Israele colpisce ancora Gaza: spari sulla folla che aspettava gli aiuti, diverse vittime. Forte scossa di terremoto nel nord del Paese

di Redazione online
20 Giu 2025 - 22:55

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 623. L'Iran è pronto a "considerare" un ritorno alla diplomazia "una volta che l'aggressione israeliana sarà stata fermata". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore per il nucleare Abbas Araghchi, dopo un incontro con gli europei a Ginevra. "Siamo favorevoli a proseguire i colloqui con i Paesi E3 (Germania, Francia e Regno Unito) e con l'Ue", ha detto. Da parte sua Teheran, riferisce Parigi, ha messo sul piatto "possibili concessioni" sul programma nucleare, inclusa quella di porre dei limiti all'arricchimento dell'uranio. Intanto, mentre i raid israeliani continuano a colpire diversi obiettivi in Iran, nel nord del Paese c'è stata una forte scossa di terremoto. Chiedere a Israele di fermare gli attacchi in Iran "è difficile", ha detto il presidente Usa, Donald Trump, parlando ai giornalisti. "Si tratterebbe di una richiesta difficile da fare, perché stanno vincendo", ha aggiunto. Inoltre Israele ha colpito ancora Gaza: "Gli spari sulla folla che aspettava gli aiuti hanno causato 35 vittime". In totale in 24 ore sono morte oltre 80 persone nella Striscia in seguito ai raid israeliani.


Nelle ultime ore circa 15 caccia israeliani hanno completato una serie di attacchi contro siti di lancio di missili nell'Iran occidentale. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano su Telegram. Poco dopo, un drone lanciato dall'Iran verso il territorio israeliano è stato intercettato dall'aeronautica nel nord di Israele. "Non sono state attivate le sirene, come da protocollo", precisa l'Idf.


Proseguono in queste ore le attività coordinate dal ministero degli Affari Esteri per assistere gli italiani che intendono lasciare l'Iran o Israele. Su richiesta del ministro Antonio Tajani, informa la Farnesina, è stato assistito un nuovo convoglio che è partito da Teheran ed è arrivato in Azerbaijan. Dopo le prime 34 persone giunte in Italia via Baku nei giorni scorsi, il secondo gruppo comprende 24 persone tra connazionali e familiari, partite nelle prime ore di questa mattina dalla capitale iraniana alla volta della città di Astara, con l'assistenza dell'Ambasciata d'Italia a Teheran. Tra loro anche una signora iraniana con il figlio di 18 mesi. La signora è compagna di un medico di Parma che aveva chiesto assistenza per far uscire la propria famiglia dall'Iran. Dopo circa 9 ore di tragitto e una lunghissima attesa alla frontiera, il gruppo è stato accolto da rappresentanti dell'Ambasciata italiana a Baku, per poi spostarsi verso l'aeroporto della capitale azera nell'attesa di rientrare nel nostro Paese con i primi voli disponibili.


L'aeronautica militare israeliana ha abbattuto da questa mattina più di 15 droni lanciati dall'Iran verso Israele. Lo afferma l'esercito. I droni sono stati abbattuti da aerei da combattimento, elicotteri e sistemi terrestri.


Le Forze di difesa di Israele hanno lanciato una nuova ondata di attacchi aerei contro l'Iran. Secondo quanto riporta il sito d'informazione "Ynet", l'aeronautica militare ha preso di mira decine di siti missilistici terra-terra nell'area occidentale dell'Iran. Si è trattato della terza ondata di attacchi aerei da questa mattina.


"Non parlerò di forze di terra. L'ultima cosa da fare è usare le forze di terra". Così Donald Trump ha risposto a una domanda sulla eventuale necessità di inviare forze di terra in Iran nel caso la campagna aerea non sia sufficiente a piegare il regime di Teheran.


Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito di aspettarsi di prendere una decisione sull'Iran "al massimo entro due settimane". Lo ha detto parlando ai giornalisti in New Jersey. "Ho dato un periodo di tempo, e credo che il massimo sia due settimane", ha affermato il presidente Usa.


 Donald Trump, parlando con i reporter, ha detto di pensare che l'Iran sia a settimane o mesi dalla bomba atomica e ha detto che il capo degli 007 Usa Tulsi Gabbard "sbaglia" sull'intelligence relativa alla distanza che separa Teheran dall'arma nucleare.


È difficile chiedere a Israele di fermate gli attacchi in Iran: lo ha detto Donald Trump ai reporter. (ANSA).


"Stiamo parlando con l'Iran, Teheran non vuole parlare con l'Europa: è improbabile che gli europei possano essere d'aiuto nel porre fine alla guerra tra Iran e Israele". Lo ha detto il presidente americano Donald Trump ai reporter.


Sono saliti a 82 i palestinesi uccisi nei raid lanciati dall'esercito israeliano a partire da questa mattina. In 37 sono stati uccisi nella zona centrale di Gaza, di cui 23 erano in attesa degli aiuti. Almeno in 23 sono stati uccisi a Gaza City, mentre 22 sono stati uccisi nel sud della Striscia, di cui 11 aspettavano di ricevere gli aiuti. Lo riporta Al Jazeera.


L'Iran è pronto a "considerare" un ritorno alla diplomazia "una volta che l'aggressione israeliana sarà stata fermata". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore per il nucleare Abbas Araghchi, dopo un incontro con gli europei a Ginevra. "Siamo favorevoli a proseguire i colloqui con i Paesi E3 (Germania, Francia e Regno Unito) e con l'Unione Europea", ha inoltre dichiarato il ministro ai giornalisti dopo aver incontrato i vertici della diplomazia francese, britannica, tedesca e dell'Ue nella città svizzera.


Una scossa sismica di magnitudo 5.1 ha fatto tremare il nord dell'Iran, mentre nel Paese è in atto la guerra con Israele. Lo riporta l'Usgs, il servizio geologico degli Stati Uniti. L'epicentro della scossa, a circa 10 chilometri di profondità, è stato individuato a sud-est della città di Senman che dista 175 chilometri da Teheran.


"Siamo stati chiari: l'Iran non può avere armi nucleari". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri britannico David Lammy a Ginevra, durante l'incontro avuto assieme ai colleghi di Germania e Francia (il cosiddetto gruppo E3) con il capo della diplomazia iraniana sullo sfondo della guerra con Israele. Lammy ha parlato di "discussioni in corso", destinate a proseguire, dicendo che "è enormemente importante" evitare un'ulteriore escalation fra Israele e Iran.


"Il ministro degli Esteri iraniano ha dato la sua disponibilità a proseguire i negoziati" sul programma nucleare e sui soggetti che gli abbiamo posto sul tavolo, tra cui "c'è il sostegno ai gruppi terroristici in Medio Oriente e alla Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot, presente ai colloqui di Francia, Germania, Gran Bretagna, con l'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas, con Abbas Araghchi. "Ci aspettiamo dall'Iran un'apertura a questa discussione anche con gli Usa", ha aggiunto.


"Il ministro degli Esteri iraniano ha dato la sua disponibilità a proseguire i negoziati" sul programma nucleare e sui soggetti che gli abbiamo posto sul tavolo, tra cui "c'è il sostegno ai gruppi terroristici in Medio Oriente e alla Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot al termine dei colloqui di Francia, Germania, Gran Bretagna, con l'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas, con Abbas Araghchi. "Ci aspettiamo dall'Iran un'apertura a questa discussione anche con gli Usa", ha aggiunto.



I colloqui odierni a Ginevra tra la delegazione guidata dal ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e i rappresentanti europei sono stati "seri e con un approccio rispettoso", e sono stati sospesi "per consultazioni interne". Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana "Irna", secondo cui la delegazione iraniana ha sottolineato che "solo la fine dell'aggressione (israeliana) puo' aprire la strada alla diplomazia". Secondo il rapporto di "Irna", i Paesi del cosiddetto gruppo E3 (Regno Unito, Germania e Francia) e l'Europa, che hanno avviato i colloqui sul nucleare con l'Iran, "sperano ancora di svolgere un ruolo storico e di ottenere un'altra opportunità per far progredire gli sforzi diplomatici". Secondo l'agenzia di stampa, la delegazione iraniana ha precisato che Teheran non si è ritirata dal tavolo delle trattative e i colloqui di oggi "non segnano la fine del dialogo". Vale la pena sottolineare che Francia, Germania e Regno Unito sono tra i Paesi europei firmatari del Piano d'azione congiunto globale noto come Jcpoa, ossia l'accordo sul nucleare del 2015.


"Ci sono indicazioni che Israele violerebbe i suoi obblighi in materia di diritti umani ai sensi dell'articolo 2 dell'Accordo di associazione Ue-Israele". E' quanto spiega, a quanto si apprende da più fonti europee, il rapporto chiesto al Servizio di Azione Esterna nell'ambito della revisione dell'Accordo di associazione Ue-Israele. Il rapporto è stato presentato alla riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 questo pomeriggio. Il rapporto fa riferimento alla guerra a Gaza.


Una fonte medica dell'ospedale al-Awda di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, ha riferito ad Al Jazeera che 35 palestinesi sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti dopo essere stati presi di mira dall'esercito israeliano mentre attendevano di ricevere aiuti nei pressi del corridoio di Netzarim. A loro si aggiungono i 38 uccisi nei raid dell'esercito israeliano. In totale oggi sono quindi almeno 73 i morti per il fuoco dell'Idf nella Striscia.


Il capo di Stato maggiore delle Idf, il tenente generale Eyal Zamir, ha dichiarato che gli israeliani devono prepararsi a una "campagna prolungata" contro l'Iran, al fine di "eliminare una minaccia di tale portata".


Un cittadino europeo è stato arrestato in Iran, con l'accusa di spionaggio. Lo ha riferito venerdì l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, nell'ottavo giorno di guerra tra la Repubblica Islamica e Israele. "Un cittadino europeo che voleva spiare aree sensibili del Paese" è stato arrestato nel sud-ovest del Paese, ha riferito Tasnim, senza specificare la sua nazionalità o la data dell'arresto. "Ha visitato il Paese come turista al momento del brutale attacco del regime sionista", ha detto Tasnim, riferendosi a Israele.


Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di sperare che le dichiarazioni dei leader di alcuni Stati sulla possibilità di assassinare i leader di altri Paesi rimangano "puramente al livello di retorica". Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Putin ha così risposto a una domanda sulle dichiarazioni di Israele sulla possibilità che venga uccisa la Guida suprema iraniana Ali Khamenei.


Parlando al Consiglio di Sicurezza Onu sul conflitto tra Israele e Iran, il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, ha detto che l'agenzia nucleare delle Nazioni Unite "può garantire, attraverso un sistema di ispezioni inconfutabili, che in Iran non verranno sviluppate armi nucleari".


Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha riferito che in Iran non è stata rilevata alcuna fuoriuscita di radiazioni, dopo i raid israeliani, ma che il "pericolo" esiste.


Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, ha spiegato al Consiglio di Sicurezza Onu che "la centrale nucleare di Bushehr è il sito iraniano dove le conseguenze di un attacco potrebbero essere più gravi. È un impianto atomico in funzione e un attacco diretto potrebbe comportare un rilascio molto elevato di radioattività nell'ambiente".


Il governo britannico ha disposto il ritiro temporaneo del suo residuo personale diplomatico dall'Iran. Ufficialmente si tratta di una misura precauzionale, per tutelare la sicurezza e l'incolumità di funzionari e dipendenti sullo sfondo della guerra in atto con Israele.


"Sia il genocidio a Gaza che il conflitto tra Israele e Iran stanno purtroppo rapidamente raggiungendo un punto di non ritorno". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, chiedendo una tregua "prima che si verifichi una catastrofe".


L'attacco di Israele è un "tradimento" del processo diplomatico con gli Stati Uniti. Lo ha denunciato Abbas Araghchi, ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore nucleare davanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. "Siamo stati attaccati nel bel mezzo di un processo diplomatico. Avremmo dovuto incontrare gli americani il 15 giugno per elaborare un accordo molto promettente", ha dichiarato Araghchi poco prima dell'incontro con i suoi omologhi francese, britannico e tedesco in un grande albergo della città svizzera.


Benjamin Netanyahu e il suo governo "commettono da mesi atrocità senza alcun rispetto per le regole e hanno accostato i loro nomi a quelli di tiranni come Hitler e Pol Pot". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che, "purtroppo, sia il genocidio a Gaza sia i conflitti in Iran si stanno rapidamente avvicinando al punto di non ritorno".


Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha definito gravi crimini di guerra gli attacchi di Israele contro gli impianti nucleari in Iran. Il capo della diplomazia di Teheran è intervenuto alle Nazioni Unite a Ginevra prima dei colloqui con gli omologhi europei nella città svizzera.


Un altro scienziato che lavorava al programma nucleare iraniano è rimasto ucciso nel corso di un attacco israeliano con i droni nel cuore di Teheran. L'uomo si trovava in un nascondiglio fuori da casa sua, dove è stato localizzato e ucciso.


Il Comando del fronte interno israeliano ha invitato i cittadini di abbandonare le aree protette in tutto il Paese, in seguito al pesante bombardamento lanciato dall'Iran. Lo riporta Ynet.


I soccorritori israeliani hanno segnalato impatti di missili balistici in tutto il Paese a seguito dell'ultimo attacco dell'Iran contro Israele. Il Comando del fronte interno ha emesso un'allerta nazionale. Una decisione rara per lo Stato ebraico.


Le sirene d'allarme sono risuonate nel centro e nel nord di Israele per una nuova ondata di venti missili lanciati dall'Iran. Esplosioni sono state segnalate a Tel Aviv, dove le case hanno tremato nel centro della città per la potenza delle deflagrazioni.



L'Iran è pronto a negoziare "limitazioni" ai suoi programmi d'arricchimento dell'uranio "a uso civile", ma "respinge categoricamente" ogni proposta "di arricchimento zero", tanto più alla luce dell'attacco d'Israele. Lo riporta il sito della Reuters, citando una fonte diplomatica di Teheran a margine dei colloqui di Ginevra con Francia. Germania e Regno Unito. La fonte sottolinea poi il ruolo cruciale del dialogo diplomatico con i Paesi europei del cosiddetto gruppo E3, visto il rifiuto iraniano di negoziati diretti con gli Usa nella situazione di minaccia bellica attuale: "La situazione è cambiata, l'Europa deve accelerare". 


Circa 11 membri delle Guardie Rivoluzionarie iraniane sono stati uccisi negli ultimi attacchi israeliani contro una base militare a Bostanabad, nella provincia nord-occidentale iraniana dell'Azerbaigian orientale. I media locali hanno riferito che si è tenuta una cerimonia funebre in loro onore.


Un razzo israeliano ha danneggiato venerdì mattina un ospedale di Teheran, secondo quanto affermato da un portavoce del ministero iraniano della Sanità citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, portale di ambienti dell'opposizione all'estero che si pubblica a Londra. Il portavoce non ha fornito altri dettagli, mentre ha accusato Israele d'aver colpito in totale, in una settimana di attacchi, tre ospedali, sei ambulanze e un ambulatorio in Iran. Giovedì Netanyahu aveva denunciato come un crimine di guerra il danneggiamento dell'ospedale Soroka da parte di un missile iraniano. 


"C'è una convenzione che disciplina l'utilizzo delle basi che devono essere utilizzate per motivi diversi a quelli normali ma al momento non c'è nessuna richiesta. Inutile parlare di una cosa che non esiste, ma ogni volta che il Parlamento chiede di andare a relazionare si va, non è una prassi, è un obbligo". Lo ha detto a Padova Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando con i cronisti.


La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha affermato che 43 persone sono state uccise negli attacchi dell'esercito israeliano (Idf) nella Striscia.


Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di aver ordinato all'Idf di "intensificare gli attacchi contro obiettivi del regime a Teheran" per "destabilizzare" il regime iraniano. Lo riporta Times of Israel. "Dobbiamo colpire tutti i simboli del regime e i suoi meccanismi di oppressione, come i Basij, così come la base del potere del regime, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica", ha dichiarato Katz.


Fermeremo il nucleare dell'Iran con o senza Trump: così il premier Benyamin Netanyahu, in una intervista all'emittente israeliana del circuito Kan. "Il nostro principale obiettivo è fermare il programma nucleare, eliminare la minaccia, mentre il secondo obiettivo è fermare la capacità balistiche dell'Iran. Se Trump vuole partecipare o meno - afferma Netanyahu - è una sua decisione, lui farà ciò che è meglio per gli Stati Uniti. Io farò ciò che è meglio per Israele".


Il colosso danese del trasporto marittimo Maersk ha annunciato la sospensione temporanea degli scali delle navi nel porto israeliano di Haifa a causa del conflitto tra Israele e Iran. Maersk ha dichiarato in un comunicato di aver preso la decisione "dopo aver analizzato attentamente i rapporti sui rischi di minaccia relativi al conflitto in corso tra Israele e Iran, in particolare i potenziali rischi di scali nei porti israeliani e le relative implicazioni per la sicurezza dei nostri equipaggi".


Le dichiarazioni del presidente Donald Trump lasciano aperta "una finestra di due settimane per ottenere una soluzione diplomatica" del conflitto fra Israele e Iran. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, giunto a Ginevra per una riunione con il collega iraniano Abbas Araghchi al fianco dei capi delle diplomazie di Germania, Francia e Ue, dopo essersi consultato ieri negli Usa con il segretario di Stato americano Marco Rubio e con il negoziatore di Washington, Steve Witkoff. Lammy ha tuttavia ribadito che "noi siamo determinati a far sì che l'Iran non abbia mai un'arma nucleare". 


Il numero di bambini malnutriti nella Striscia di Gaza sta aumentando a un ritmo allarmante, con 5.119 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni che hanno avuto accesso a cure relative alla malnutrizione acuta nel solo mese di maggio. Secondo i dati ricevuti dai centri nutrizionali sostenuti dall'Unicef in tutta la Striscia di Gaza, questo rappresenta un aumento di quasi il 50% rispetto ai 3.444 bambini che hanno avuto accesso a cure ad aprile 2025 e un aumento del 150% rispetto a febbraio, quando era in vigore il cessate il fuoco e gli aiuti stavano entrando nella Striscia di Gaza in quantità significative. In soli 150 giorni, da inizio anno alla fine di maggio, dice il direttore regionale Unicef Edouard Beigbeder, "16.736 bambini hanno avuto accesso alle cure legate alla malnutrizione". 


"Nulla è cambiato. L'Iran sta ingannando il mondo e sta semplicemente cercando di perdere tempo. Non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo programma nucleare, che rappresenta una minaccia esistenziale per Israele e mette in pericolo il mondo intero". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, postando la dichiarazione dell'omologo iraniano Abbas Araghchi secondo cui Teheran non negozierà con gli Stati Uniti finché Israele continuerà gli attacchi sull'Iran. 


L'Idf ha reso noto che quattro droni lanciati dall'Iran verso Israele nella notte sono stati intercettati. Uno è stato abbattuto sopra Haifa, mentre gli altri tre sono stati intercettati nella zona del Mar Morto.


Israele valuta di colpire il sito nucleare di Fordow entro pochi giorni, con o senza gli Stati Uniti. Lo scrive Iran International citando alcune fonti informate. Lo scenario più probabile sarebbe quello di un raid "entro 48-72 ore" preferibilmente al fianco degli Usa ma non necessariamente. "Se vogliamo costringere l'Iran a fare concessioni che altrimenti non farebbe e riportarlo al tavolo delle trattative, questa è l'unica strada", ha dichiarato a Iran International una fonte dell'intelligence israeliana, a condizione di mantenere l'anonimato. 


Lo riporta la Tv di Stato iraniana Roma, 20 giu. (askanews) - Cinque ospedali iraniani hanno subito danni la scorsa settimana a seguito di attacchi israeliani nelle vicinanze. Lo ha dichiarato il responsabile dei servizi di emergenza iraniani alla Tv di Stato. Secondo i servizi di emergenza, anche i pazienti degli ospedali in questione hanno subito le conseguenze di questi attacchi. Ihr 201019 giu 25


"Stiamo punendo il nemico sionista". E' quanto si legge in un messaggio diffuso sul profilo X della Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, in apertura della giornata segnata dalla tradizionale preghiera islamica del Venerdì. Il messaggio viene rilanciato anche da fonti dell'opposizione iraniana. 


L'Iran non avrà colloqui con gli Stati Uniti, "in quanto complici di questo crimine". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica islamica Abbas Araghchi, facendo riferimento all'attacco di Israele. "Consideriamo gli Usa partner e collaboratori del regime sionista (Israele) nella sua aggressione contro l'Iran", ha affermato il ministro, aggiungendo che "non c'è spazio per il dialogo finché l'aggressione continua". 


Un cambio di regime in Iran sarebbe "inaccettabile" e l'assassinio della Guida suprema del Paese, Ali Khamenei, "aprirebbe il vaso di Pandora": lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista. La Russia reagirebbe "molto negativamente" se l'ayatollah Khamenei venisse ucciso, ha sottolineato Peskov. "La situazione è estremamente tesa e pericolosa non solo per la regione, ma a livello globale", ha aggiunto il portavoce.


Il rinvio della decisione, per due settimane, da parte del presidente Usa Trump di un attacco all'Iran fa scivolare sui mercati il prezzo del petrolio. Il Wti del Texas e il Brent del Mare del Nord cedono oltre il 2% con ribassi rispettivamente a 73,4 e 76,7 dollari. Gli investitori restano comunque timorosi dell'inasprimento del conflitto fra Israele e Iran e della chiusura dello stretto di Hormuz, passaggio chiave per il petrolio della regione. 


Almeno 34 civili palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in due attacchi compiuti dalle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza. L'ospedale Al Awda, nel campo profughi di Nuseirat, ha riferito dell'arrivo dei corpi di 23 morti, oltre a decine di feriti, a seguito del bombardamento israeliano contro "operatori umanitari" nei pressi del "crocevia dei martiri" a nord del campo, nel centro della Striscia di Gaza. Fonti mediche della Mezzaluna Rossa palestinese hanno riferito della morte di altri 11 cittadini e del ferimento di altri a causa del bombardamento israeliano di un'abitazione nella zona di Al Ma'askar, a ovest della città di Deir al Balah, nella Striscia di Gaza centrale. 


Le forze di difesa di Israele hanno effettuato una serie di attacchi nel cuore di Teheran, la capitale dell'Iran. Secondo quanto si apprende da una nota delle Idf, "decine di obiettivi sono stati colpiti, tra cui siti di produzione di missili militari e il quartier generale dell'Spnd (National Defense and Nuclear Defence and Development) per la ricerca e lo sviluppo del programma di armi nucleari iraniano". L'esercito israeliano sostiene che "il quartier generale dell'Spnd e' utilizzato per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie e armi avanzate a supporto delle capacita' militari del regime iraniano. Fu fondato nel 2011 da Mohsen Fakhrizadeh, il fondatore del programma di armi nucleari iraniano (ucciso nel novembre del 2020, presumibilmente dai servizi segreti del Mossad israeliano)". 


Le forze di difesa israeliane hanno rivendicato la distruzione di "tre lanciamissili" iraniani pronti a essere usati e "puntati contro il territorio israeliano". 


L'Aeronautica militare israeliana ha intercettato nella notte quattro droni lanciati dall'Iran: lo ha reso noto su Telegram l'esercito.


 Un singolo missile balistico lanciato dall'Iran ha provocato un'ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele. L'ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. L'Mda segnala sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che "il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l'esercito israeliano". 


L'aviazione israeliana ha effettuato un'ondata di attacchi a Teheran durante la notte, prendendo di mira decine di strutture militari iraniane e sito di ricerca nucleare. Lo conferma l'Idf, citato da The Time of Israel. Più di 60 aerei da combattimento sono stati coinvolti negli attacchi. L'Idf afferma che gli obiettivi includevano "diversi siti di produzione di missili industriali" a Teheran, che servivano come "nucleo industriale del ministero della Difesa iraniano". Un altro sito che è stato colpito era stato utilizzato per produrre un "componente essenziale per il programma di armi nucleari del regime", aggiunge l'Idf. 


Le Forze di difesa israeliane hanno comunicato stamattina che le sirene d'allarme sono entrate in funzione nel sud dello Stato ebraico, dopo il lancio di missili dall'Iran. "Le sirene hanno risuonato in diverse zone di Israele in seguito all'identificazione di missili lanciati" dal territorio iraniano, hanno scritto le Idf su Telegram aggiungendo di essere al lavoro per intercettare i vettori nemici. Almeno un missile avrebbe penetrato le difese israeliane, colpendo nella zona di Beer Sheva, nel centrosud dello Stato ebraico.


Il presidente americano Donald Trump presiederà oggi alle 11 (le 17 in Italia) un'altra riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale, nello Studio ovale, sullo sfondo delle tensioni con l'Iran. Lo rende noto la Casa Bianca. 


Decine di aerei militari americani non si trovano più sulla pista di un'importante base statunitense in Qatar. È quanto mostrano immagini satellitari. Potrebbe trattarsi di una mossa per proteggere i jet da potenziali attacchi aerei iraniani, in attesa che Donald Trump decida il da farsi. Sembra che il 5 giugno solo tre dei circa 40 caccia militari siano rimasti sulla pista di Al Udeid. L'ambasciata americana in Qatar ha annunciato che l'accesso alla base sarebbe stato limitato "per cautela e alla luce delle ostilità regionali in corso" e ha esortato il personale a "essere più vigile".


Diversi Boeing 747 sono stati avvistati sui radar mentre lasciavano la Cina per l'Iran negli ultimi sette giorni, suscitando preoccupazioni sul fatto che Pechino stia aiutando la nazione mediorientale a trasportare merci o persone fuori dal Paese mentre Israele continua ad attaccare le sue strutture nucleari. È quanto riferisce il sito di Fox News. Almeno cinque voli sono stati registrati da FlightRadar24 a partire dal 14 giugno, provenienti dalla Cina e diretti in Iran. I velivoli da trasporto misteriosi hanno volato verso Ovest lungo la Cina settentrionale prima di attraversare il Kazakistan, l'Uzbekistan e il Turkmenistan, per poi scomparire dai radar mentre si avvicinavano all'Iran.


Un'esplosione si è verificata nella residenza dell'ambasciatore norvegese in Israele a Herzliya. Lo ha riferito il ministero degli Esteri norvegese: "Siamo stati in contatto con l'ambasciata. Nessun membro del personale consolare è rimasto ferito nell'incidente". Secondo i media locali, è stata lanciata una granata che ha causato danni all'edificio.


L'Iran ha in programma di attaccare gli uffici dell'emittente israeliana Channel 14, accusata di essere il "canale di propaganda" del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito l'emittente statale iraniana Irib, affermando che Teheran colpirà gli uffici televisivi nei prossimi giorni, esortando tutti i dipendenti a evacuarli. Lunedì, l'esercito israeliano ha attaccato il complesso degli studi del canale di notizie statale iraniano Irinn, definendolo un "centro di comunicazione utilizzato a fini militari dalle Forze armate iraniane". Una forte esplosione è stata udita mentre una conduttrice era in diretta, come mostrato da un collegamento live.


"Sicuramente l'Italia non pensa di entrare in guerra con l'Iran. Non penso che ci saranno mai soldati o aerei italiani che potranno bombardare l'Iran, questo mi pare evidente e chiaro. Non solo perché è costituzionalmente impossibile ma non c'è neanche la volontà". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, ospite a "Dritto e Rovescio" che andrà in onda stasera su Retequattro, alla domanda su quale sarà la posizione dell'Italia se gli Usa dovessero decidere di entrare in guerra contro l'Iran.


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