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Gaza, Trump: "Se l'accordo non viene rispettato, Israele può attaccare" | Hamas: "Abbiamo restituito tutti i corpi che siamo riusciti a raggiungere"

I miliziani consegnano i corpi di altri due ostaggi. La Croce Rossa: "Ci vorrà tempo per recuperare tutti i cadaveri"

di Redazione online
15 Ott 2025 - 21:25

Il valico di Rafah - tra Gaza e il Sinai egiziano - è rimasto chiuso per tutta la giornata, per il secondo giorno consecutivo, diversamente da come era previsto dall'accordo di cessate il fuoco in Medioriente. Una misura presa dalle autorità israeliane dopo aver accusato Hamas di non aver rispettato l'impegno di restituire i corpi di tutti gli ostaggi morti nella Striscia. Donald Trump fa sapere di aver preso in considerazione l'idea di consentire a Benjamin Netanyahu di riprendere l'azione militare a Gaza se Hamas si rifiutasse di rispettare la sua parte dell'accordo. "Rispettiamo l'accordo, abbiamo restituito tutti i corpi che siamo riusciti a raggiungere e stiamo facendo grandi sforzi per recuperare i restanti", fanno sapere i miliziani. Intanto l'Italia è pronta ad allestire a Gaza un ospedale da campo e casette prefabbricate per ospitare le famiglie. 

Gaza, identificate le salme degli ultimi ostaggi restituite da Hamas

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© X  | Sonthaya Oakkharasr
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"Nessuno verrà lasciato indietro". Lo ha detto un alto consigliere Usa, in una call con un ristretto gruppo di giornalisti, in riferimento al recupero dei corpi degli ostaggi a Gaza.


Hamas ha restituito otto corpi, ma secondo Israele i test del Dna avrebbero confermato che uno di loro non era un ostaggio. Con gli altri due corpi di stasera, sono 9 i cadaveri restituiti e 19 quelli che restano a Gaza. Hamas non sarebbe quindi riuscita a recuperare quasi due terzi degli ostaggi morti.


Hamas ha consegnato altri due corpi alla Croce Rossa: lo afferma l'esercito israeliano, come riportano i media israeliani. Ora le bare sono in viaggio per essere ricevuti dall'Idf.


L'esercito israeliano ha dichiarato che la Croce Rossa è in viaggio verso Gaza per ricevere i corpi di "diversi" ostaggi morti.


Hamas ha affermato che ha bisogno di attrezzature extra per restituire i corpi di tutti gli ostaggi rimasti. "La resistenza ha rispettato l'accordo e ha consegnato tutti i prigionieri ancora in vita e tutti i corpi che è riuscita a raggiungere", si legge nella dichiarazione, ripresa da Sky News. "I corpi rimanenti richiedono notevoli sforzi e attrezzature specializzate per essere ricercati e recuperati, e stiamo facendo grandi sforzi". Finora, secondo il conteggio israeliano, Hamas ha restituito sette dei 28 corpi rimanenti, e si prevede che altri due saranno consegnati a breve.


Donald Trump ha detto che avrebbe preso in considerazione l'idea di consentire a Benjamin Netanyahu di riprendere l'azione militare a Gaza se Hamas si rifiutasse di rispettare la sua parte dell'accordo. Le forze israeliane potrebbero tornare in campo "non appena lo dirò io. Quello che accadrà con Hamas lo sapremo rapidamente", ha detto il presidente americano alla Cnn.



Il quarto corpo restituito martedì da Hamas a Israele appartiene a un palestinese della Cisgiordania che sarebbe stato utilizzato dall'esercito israeliano come scudo umano nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel ricostruendo la vicenda. Ufficialmente, Israele ha affermato che il corpo restituito a Israele non apparteneva ad alcun ostaggio.


"Credo che senz'altro sia possibile ma bisogna anche tenere presente le difficoltà concrete di raggiungere Gaza, come si sistema la questione della sicurezza interna non perché al Papa interessi molto la sua sicurezza personale naturalmente, ma non ha senso mettere in pericolo la sicurezza degli altri". Lo ha detto il Prefetto delle Chiese orientali, il cardinale Claudio Gugerotti, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se sia possibile una visita del Papa a Gaza. "Ma credo che sia inserito nel suo cuore, perché lo conosco bene, il desiderio profondo di essere vicino" a Gaza, ha aggiunto Gugerotti.


La Farnesina sta preparando nuove operazioni di accoglienza e il più grande invio di aiuti alimentari a Gaza dall'inizio della crisi: 100 tonnellate in totale, raccolte grazie al contributo delle principali realtà del Sistema Italia. È una delle indicazioni emerse dalla riunione di coordinamento a Palazzo Chigi, presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Si punterà molto anche su sanità e formazione, che rappresentano i pilastri fondamentali dell'azione italiana per rafforzare le istituzioni palestinesi, ha sottolineato il ministero degli Esteri.


"E' auspicabile ma ci vorrà tempo per un cambio di leadership. È necessario per avere delle prospettive nuove nel futuro, abbiamo bisogno di nuovi volti, ma non sarà così immediato, bisogna prepararli". Lo ha detto il cardinale di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Il Patriarca parla sia di Israele sia di Palestina. Per questi ultimi "l'interlocutore legittimo è Abu Mazen, nel senso che rappresenta legalmente il popolo palestinese, ma anche qui, lo ripeto, è necessario guardare al futuro, anche per motivi anagrafici". 


Un alto funzionario dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al Times of Israel che la guerra a Gaza "non è ancora finita", nonostante l'insistenza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump all'inizio di questa settimana e una lettera del governo alle famiglie degli ostaggi in cui si afferma che la guerra è terminata.


Il comandante del comando centrale Usa, Centcom, l'ammiraglio Brad Cooper, ha chiesto "con urgenza ad Hamas di sospendere immediatamente la violenza e gli spari contro civili palestinesi innocenti, sia nelle zone di Gaza che controlla sia in quelle protette dalle Idf dietro la Linea Gialla". In una nota pubblicata sugli account social del Comando l'ammiraglio sottolinea che "questa è un'opportunità storica per la pace. Hamas dovrebbe coglierla ritirandosi completamente, aderendo rigorosamente al piano di pace in 20 punti del presidente Trump e consegnando le armi senza indugi". 


Alcune fonti hanno riferito al canale televisivo qatariota Al-Arabi che le Brigate Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, consegneranno stasera altri cinque corpi di ostaggi. Lo riporta Ynet. 


"Assisteremo i bambini di Gaza con gravi disabilità grazie ad una rete che coinvolge l'Istituto serafico di Assisi e l'associazione 'La Nostra Famiglia', in collaborazione con la Protezione Civile grazie al capo dipartimento Fabio Ciciliano". Lo ha annunciato il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha partecipato al tavolo Italy for Gaza riunito a Palazzo Chigi: "Ho proposto il progetto che abbiamo messo a punto con la rete per l'assistenza e la riabilitazione, ma ho anche segnalato le gravi carenze igienico-sanitarie che si sono create sul territorio martoriato dalla guerra e alcune urgenti necessità quali i presidi di assorbenza. Appena sarà possibile interverremo per far fronte anche a queste necessità". 


L'attivazione di corsi a distanza, con atenei tradizionali e telematici, oltre alla creazione di spazi comuni attrezzati con connessione e strumenti digitali. Ma anche la costruzione di un'università nella Striscia di Gaza, con spazi idonei allo studio e alla ricerca. Sono queste alcune delle iniziative proposte dal ministero dell'Università al tavolo Italy for Gaza, riunito a Palazzo Chigi. Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo di progetti di telemedicina e alla creazione di presidi locali per la realizzazione e la personalizzazione di protesi, grazie al contributo delle strutture italiane di eccellenza nel settore ortopedico e protesico.


"La Protezione civile italiana è pronta a fornire risorse umane, strumentali e mezzi in soccorso della popolazione palestinese". Lo ha ribadito il ministro Nello Musumeci nel vertice di Palazzo Chigi."In particolare - ha chiarito - possiamo allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine". Il ministro ha anche annunciato che nella fase della ricostruzione a Gaza della città distrutta "si potrà mettere a disposizione un apposito team di esperti per collaborare nella fase della pianificazione e progettazione". 



"La missione Eubam a Rafah resta in stand-by" e sarà dispiegata "a sostegno del piano di pace per Gaza non appena le condizioni lo consentiranno". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per gli affari esteri, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa. "Come Ue, invitiamo tutte le parti ad attuare pienamente l'accordo senza ulteriori indugi, consentendo l'istituzione di un cessate il fuoco duraturo, il rilascio di tutti gli ostaggi e la distribuzione continuativa degli aiuti umanitari su larga scala verso Gaza", ha sottolineato.


Una fonte della sicurezza israeliana ha affermato che "il valico di Rafah non verrà aperto oggi e non si sa nemmeno quando ciò accadrà". Lo scrive Ynet. La fonte ha aggiunto che "non è possibile farlo nemmeno dal punto di vista logistico. Dobbiamo recarci nella zona per controllare e inviare una squadra di avanguardia, ma questo richiede tempo. Si stima che con tutta probabilità si deciderà di tenere chiuso anche il valico anche domani".


"Dopo il completamento degli esami presso l'Istituto nazionale di medicina legale, il quarto corpo consegnato a Israele da Hamas non corrisponde a nessuno degli ostaggi". Lo riportano le Idf (Forze di sicurezza israeliane) su X. "Hamas è tenuta a compiere tutti gli sforzi necessari per restituire gli ostaggi deceduti", si legge ancora. 


"E' ancora tutto molto prematuro" per pensare all'aiuto militare per la pacificazione della Striscia di Gaza, "siamo ancora alla fase iniziale del lavoro per trasformare il cessate del fuoco in pace, quindi vedremo se ci sarà richiesta una presenza militare, siamo pronti a farlo ovviamente, e se dovranno esserci presenze consistenti in aggiunta per esempio ai carabinieri che sono già nella missione europea Rafa, ai carabinieri che sono nella missione di formazione della polizia dell'autorità nazionale palestinese è ovvio che dovrà essere convolto il Parlamento". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani


"Il riconoscimento dello Stato di Palestina? I fatti abbreviano i tempi per cui questo avvenga, abbiamo sempre detto che siamo pronti a farlo, il problema è Hamas, ancora c'è l'organizzazione militare ed è difficile poterlo fare. Poi bisogna riunificare Cisgiordania e Gaza. Noi lavoriamo molto con l'Anp, Abu Mazen sarà all'inizio di novembre in visita ufficiale in Italia". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, arrivando alla Camera per l'informativa sul Piano di pace nella Striscia di Gaza.


Uno dei quattro corpi restituiti nella serata di ieri dal movimento islamista palestinese Hamas non apparterrebbe a un ostaggio israeliano, bensì sarebbe un palestinese ucciso nel corso del conflitto a Gaza. Lo riferisce una fonte di sicurezza israeliana all'emittente dello Stato ebraico "Channel 12". Nel mentre, gli altri corpi sono stati identificati come appartenenti a Uriel Baruch, Tamir Nimrodi ed Eitan Levy, il quarto non è stato ancora identificato. All'inizio di quest'anno, Hamas aveva consegnato a Israele un corpo che sosteneva appartenesse all'ostaggio uccisa Shiri Bibas, ma che si era poi rivelato appartenere a un palestinese di Gaza. Successivamente, i resti di Bibas erano stati effettivamente consegnati a Israele.


Israele ha trasferito lunedì scorso all'ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, i corpi non identificati di 45 palestinesi. Stando a quanto riferito alla Cnn dal reparto di medicina legale dell'ospedale, le salme sono state consegnate dal Comitato Internazionale della Croce Rossa nell'ambito dello scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Non è chiaro dove, quando o come siano morti i 45 palestinesi. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, Israele non ha fornito un elenco dei nomi dei palestinesi deceduti. Tutte le salme sono arrivate all'ospedale con mani e gambe legate e avevano un numero di identificazione, secondo quanto riferito dall'ospedale. "Alcuni sono bendati e in alcuni casi ci sono segni di ferite da arma da fuoco, mentre altri sono stati investiti dai carri armati", ha detto l'ospedale Nasser, aggiungendo che cercherà di identificare le salme chiedendo alle famiglie delle persone scomparse.


Sono stati identificati i primi due corpi dei quattro ostaggi che martedì sera sono stati consegnati da Hamas. Si tratta di Uriel Baruch, di 35 anni, rapito al festival musicale Supernova, e di Tamir Nimrodi, di 19 anni, un soldato preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. In entrambi i casi sono state le famiglie a confermare il riconoscimento delle salme. 


Il governo di Israele ha deciso di annullare le sanzioni su Gaza previste per oggi che includevano la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah fra la Striscia e l'Egitto, dopo che Hamas ha annunciato la restituzione di altri 4 corpi di ostaggi deceduti. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan, rilanciata dal Times of Israel. Pertanto, secondo Kan, il valico di Rafah riaprirà oggi e gli aiuti umanitari potranno entrare a Gaza come previsto. Secondo l'emittente, Hamas ha restituito questi ulteriori 4 corpi che sostiene siano di 4 ostaggi, ma non ne ha rivelato le identità. I corpi sono stati portati in un istituto di medicina legale, dove l'identificazione potrebbe richiedere fino a due giorni di tempo.


Hamas deve rinunciare alle armi e smilitarizzarsi, altrimenti "si scatenerà l'inferno". È quanto ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un'intervista rilasciata a Cbs News dopo la visita di Donald Trump a Tel Aviv per celebrare l'accordo sulla prima fase del suo piano in 20 punti per Gaza. Netanyahu si è detto fiducioso in una prossima fase pacifica nell'accordo fra Israele e Hamas e, adesso che gli ostaggi vivi sono stati liberati, ha affermato che il prossimo passo devono essere smilitarizzazione e disarmo. "In primo luogo, Hamas deve consegnare le armi", ha dichiarato Netanyahu in nell'intervista esclusiva a Tel Aviv. "In secondo luogo, bisogna assicurarsi che non ci siano fabbriche di armi all'interno di Gaza. Non ci deve essere contrabbando di armi a Gaza. Questa è la smilitarizzazione", ha aggiunto. Martedì Trump ha avvertito che, se Hamas non si disarmerà, "li disarmeremo".


Secondo alcuni media, "Hamas sarebbe pronta a consegnare le armi pesanti"


Hamas ha informato i mediatori che mercoledì trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. È quanto riporta il Times of Israel. Con questi nuovi trasferimenti, il numero dei corpi degli ostaggi restituiti da Hamas salirebbe a 12, mentre altri 16 rimarrebbero nella Striscia di Gaza. Hamas ha affermato di aver bisogno di tempo per raggiungere tutti i corpi, poiché alcuni di essi si trovano sotto le macerie degli edifici e dei tunnel bombardati dall'esercito israeliano, mentre altri si trovano in aree sotto il controllo delle Idf. 


Le bare contenenti i resti presunti di quattro ostaggi israeliani deceduti sono arrivate all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per essere identificate. Lo ha affermato il ministero della Salute israeliano. Il processo di identificazione può richiedere fino a due giorni. Hamas non ha fornito l'identità degli ostaggi consegnati.