Trump-Netanyahu, conferenza stampa alla Casa Bianca: "Accordo su Gaza più che vicino"
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Qatar, Egitto e Turchia esortano i fondamentalisti della Striscia ad accettare la proposta statunitense. In Italia manifestazioni a rischio: stretta sui permessi ai poliziotti
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 726. L'amministrazione Trump lancia un ultimatum a Hamas sul piano di pace proposto dagli Usa per Gaza: "Ha tre o quattro giorni per accettare, se dovesse bocciarlo conoscerà l'inferno". Alcune fonti affermano che il movimento fondamentalista sarebbe vicino al "sì", mentre fonti palestinesi ritengono improbabile la circostanza. Hamas ha comunque chiesto al Qatar una serie di chiarimenti sulle garanzie che la guerra non riprenderà dopo che Israele avrà riavuto gli ostaggi, sulla portata del ritiro delle Idf dalla Striscia e assicurazioni contro futuri attacchi ai leader del gruppo all'estero. Doha, Egitto e Turchia stanno esortando gli estremisti palestinesi ad accettare le condizioni di Trump. Il giorno dopo l'incontro col presidente americano alla Casa Bianca, Benjamin Netanyahu ha approvato la proposta americana in 20 punti per porre fine alla guerra a Gaza, ma non uno Stato di Palestina. Il premier israeliano ha poi affermato che l'esercito "rimarrà nella maggior parte di Gaza".
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Qatar, Egitto e Turchia stanno esortando Hamas a dare una risposta positiva al piano di pace di Trump. Lo scrive Axios, citando due fonti a conoscenza dei colloqui. Tutti e tre i Paesi hanno svolto il ruolo di intermediari per Hamas nei negoziati e hanno una certa influenza sul gruppo palestinese.
Il ministro della sicurezza nazionale israeliano e parlamentare di estrema destra Itamar Ben-Gvir ha dichiarato, durante la riunione del Gabinetto, che il piano di Donald Trump per una pace a Gaza è "pericoloso per la sicurezza di Israele" e che intende discutere la questione con il primo ministro Benyamin Netanyahu.