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Gaza, Tajani: "Soluzione Due Stati è l'unica praticabile" | Annuncio storico di Macron all'Onu: "Riconosciamo la Palestina"

Netanyahu: "Combatteremo gli appelli per uno Stato palestinese". Gli Usa: "Il gesto degli alleati è puramente simbolico". Parigi: "Apriremo ambasciata solo con ostaggi liberi

di Redazione online
23 Set 2025 - 00:02
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 718. La conferenza Onu sulla Palestina ha segnato una svolta storica: una decina di Paesi, guidati dalla Francia di Emmanuel Macron, hanno annunciato il riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese, tra applausi e tensioni diplomatiche. La mossa, sostenuta anche da Gran Bretagna, Canada e Australia, ha innescato lo scontro con Stati Uniti e Israele, sempre più isolati al Palazzo di Vetro. Macron ha parlato di «tempo di fermare la guerra e il massacro», ribadendo che «nulla giustifica il conflitto in corso a Gaza». Presente a New York anche Antonio Tajani, che ha confermato la posizione italiana: la bussola resta la soluzione a due Stati, pur senza un riconoscimento immediato.


Malta ha riconosciuto ufficialmente lo Stato palestinese. Lo ha annunciato il premier Robert Abela, parlando alla conferenza di alto livello sulla soluzione a due Stati organizzata a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "La repubblica di Malta e' orgogliosa di confermare il suo riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese", ha affermato.


Il principato di Monaco ha annunciato il riconoscimento dello Stato palestinese. Parlando alla conferenza sulla soluzione a due Stati organizzata a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, il principe Alberto II ha affermato che il suo Paese ha "sempre difeso il diritto di Israele a vivere all'interno di confini sicuri, cosi' come il diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato sovrano e democratico".


Il Lussemburgo ha riconosciuto formalmente lo Stato della Palestina. Lo ha annunciato il premier Luc Frieden, parlando alla conferenza di alto livello sulla soluzione a due Stati organizzata a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Anche il premier belga Bart De Wever ha riconosciuto lo Stato palestinese. "Le recenti dichiarazioni di diversi ministri israeliani, tra cui lo stesso Primo Ministro, secondo cui non esisterà mai uno Stato palestinese, rappresentano un'ulteriore ragione per riaffermare il diritto e la necessità dei palestinesi di avere un proprio Stato, pertanto il Belgio invia un forte segnale politico e diplomatico al mondo unendosi al gruppo di Paesi che dichiarano il riconoscimento dello Stato di Palestina", ha detto il premier. De Wever ha però precisato che "questa iniziativa non può essere una ricompensa per Hamas", per cui il "Belgio procederà al riconoscimento legale dello Stato di Palestina una volta che tutti gli ostaggi saranno stati rilasciati e tutte le organizzazioni terroristiche come Hamas saranno state rimosse dal governo della Palestina".


"Quando la notte è più buia, dobbiamo tenere ben salda la nostra bussola. E la nostra bussola è la soluzione a due Stati". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyne, nel suo intervento alla Conferenza di Alto Livello sulla Soluzione a Due Stati in corso all'Onu. "Il 7 ottobre ha aperto uno dei capitoli più bui della storia. Siamo tutti d'accordo che la tragedia di Gaza deve finire subito. E gli ostaggi devono essere rilasciati. Ma porre fine alla guerra potrebbe non essere sufficiente, se non c'è una via verso la pace. Se la prospettiva dei due Stati non è più praticabile. E mentre parliamo, la soluzione a due Stati viene minata. Questo non può essere. Perché l'unico piano di pace realistico si basa su due Stati. Con un Israele sicuro, uno Stato palestinese vitale e la piaga di Hamas rimossa", ha affermato von der Leyen.

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