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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
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Netanyahu: "Combatteremo gli appelli per uno Stato palestinese" | In aumento attività aerea sulla Global Sumud Flotilla

Israele: "Eliminati numerosi terroristi nelle ultime 24 ore". La Giordania riapre parzialmente il valico di Allenby. Hamas pubblica una foto dei 47 ostaggi israeliani

di Redazione online
21 Set 2025 - 21:25
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 716. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che "uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza dello Stato ebraico" e ha promesso di "combattere gli appelli alla creazione di un'entità nazionale palestinese davanti all'Onu". Il Canada e il Regno Unito, da parte loro, hanno riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina, diventando i primi due Paesi del G7 a farlo. Anche l'Australia si unisce al fronte delle nazioni occidentali (e dunque satelliti degli Usa) che hanno annunciato il sostegno diplomatico alla soluzione a due Stati. Gli altri Paesi che hanno promesso di fare altrettanto sono Belgio, Spagna, Francia. Intanto le Forze di difesa israeliane proseguono l'offensiva su Gaza City. Le autorità della Giordania hanno riaperto parzialmente il valico di frontiera con la Cisgiordania occupata, tre giorni dopo averlo chiuso in seguito a un attacco in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani. "Il valico è stato riaperto domenica solo per i viaggiatori, mentre il traffico dei camion merci rimane sospeso fino a nuovo avviso", si legge in un comunicato ufficiale. Il valico di Allenby è l'unica porta che i palestinesi in Cisgiordania possono utilizzare per viaggiare all'estero senza passare da Israele, che occupa il territorio dal 1967. Hamas ha pubblicato un'immagine propagandistica dei restanti 47 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, indicandoli tutti con il nome di "Ron Arad", un navigatore dell'Aeronautica Militare israeliana, dichiarato disperso dal 1988.


Il Portogallo riconosce lo Stato di Palestina. Lo comunica il ministro degli Affari Esteri di Lisbona, confermando quanto preannunciato nelle scorse ore.


L'attività aerea sopra la Global Sumud Flotilla diretta nella Striscia di Gaza è in aumento, con un incremento della frequenza degli avvistamenti di droni e altri velivoli non identificati. La flottiglia ha immediatamente avviato le procedure di sicurezza previste dal protocollo per questa eventualità.


Sono saliti ad almeno 55 i palestinesi uccisi in attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza dall'alba. Almeno 37 di loro si trovavano a Gaza City. Lo riporta Al Jazeera.


"Non ci sarà alcuno Stato palestinese". Lo ha ribadito Benjamin Netanyahu, aggiungendo che Israele risponderà al riconoscimento della Gran Bretagna e di altri Paesi dopo l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "Risponderò a questo ennesimo tentativo di imporre uno Stato terrorista nel cuore del nostro Paese al mio ritorno dagli Stati Uniti. Ho un messaggio chiaro per i leader che hanno riconosciuto uno Stato palestinese dopo l'orribile massacro del 7 ottobre: state concedendo una enorme ricompensa al terrorismo".


Il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Gran Bretagna, Canada e Australia "rappresenta una vittoria per i diritti dei palestinesi e la giustizia della nostra causa. E inviano un messaggio chiaro: non importa quanto l'occupazione si spinga oltre nei suoi crimini, non potrà mai cancellare i nostri diritti nazionali". Lo ha dichiarato l'alto funzionario di Hamas, Mahmud Mardawi.


Secondo il ministero degli Esteri israeliano, la dichiarazione "unilaterale" di riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di alcuni Paesi occidentali "non promuove la pace. Al contrario, destabilizza ulteriormente la regione e mina le possibilità di raggiungere una soluzione pacifica in futuro".


Il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Gran Bretagna, Australia e Canada è "una ricompensa per la jihadista Hamas". È quanto si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri israeliano, secondo cui "gli stessi leader di Hamas lo affermano apertamente: questo riconoscimento è una conseguenza diretta, il 'frutto' del massacro del 7 ottobre. Non lasciate che sia l'ideologia jihadista a dettare la vostra politica".


Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha accolto il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte della Gran Bretagna. "Sua Eccellenza ha elogiato il riconoscimento da parte del Regno Unito dello Stato indipendente di Palestina, affermando che costituisce un passo importante e necessario verso il raggiungimento di una pace giusta e duratura, in conformità con la legittimità internazionale", afferma l'ufficio di Abu Mazen in una nota, come riportano i media israeliani.


I falchi del governo israeliano hanno subito risposto a muso duro al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Regno Unito, Canada e Australia. Il ministro Itamar Ben Gvir ha bollato tale iniziativa "come ricompensa per gli assassini" di Hamas e ha annunciato di voler "presentare una proposta alla prossima riunione del governo per l'immediata applicazione della sovranità israeliana" anche sulla Cisgiordania. Gli ha fatto eco il collega Miki Zohar: l'unica risposta dovrebbe essere "l'applicazione della sovranità israeliana in Giudea, Samaria e Valle del Giordano".


Anche l'Australia ha riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina. In una dichiarazione, il primo ministro Anthony Albanese, ripreso da Sky News, ha affermato che la mossa rientra in uno "sforzo internazionale coordinato" con Canada e Regno Unito.


"Oggi, per ravvivare la speranza di pace tra palestinesi e israeliani e di una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina". Lo annuncia il premier britannico Keir Starmer su X.


Il Canada "riconosce lo Stato di Palestina e offre la sua collaborazione per costruire la promessa di un futuro pacifico sia per lo Stato di Palestina sia per lo Stato di Israele". Lo afferma il primo ministro Mark Carney. Il Canada diventa così la prima nazione del G7 a riconoscere ufficialmente la Palestina.


Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che "uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele" e ha promesso di "combattere gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese davanti all'Onu".



"Non c'è futuro basato sulla violenza, sull'esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace, chi li ama veramente lavora per la pace". Lo ha detto il Papa all'Angelus parlando di Gaza come "terra martoriata".


Le Forze di difesa israeliane (Idf) "stanno ampliando le operazioni nell'area di Gaza City. Nelle ultime 24 ore, le forze hanno eliminato numerosi terroristi che si stavano preparando a compiere attacchi contro le truppe israeliane". Lo riferiscono le stesse Idf in una nota su Telegram. Nell'ambito delle operazioni, "le truppe hanno eliminato terroristi, smantellato siti di infrastrutture militari e scoperto esplosivi nascosti, destinati a colpire le forze Idf".


"Esprimo la mia ferma condanna per le recenti decisioni del Consiglio Municipale di Roma, e mi unisco alle critiche espresse dal Presidente della CER, Victor Fadlun ("Vedere la bandiera palestinese sventolare sul Campidoglio è un colpo al cuore per gli ebrei di Roma. È una decisione che contrasta con la memoria dell'attentato alla Sinagoga, in cui terroristi palestinesi uccisero un bimbo di 2 anni, Stefano Gaj Taché, un 'nostro bambino' come lo definì il presidente Mattarella, e ferirono decine di ebrei"). Si tratta di posizioni unilaterali, che non solo non favoriscono la pace, ma fanno il gioco di Hamas. È particolarmente grave e doloroso che ciò avvenga proprio a Roma, la città segnata dalla tragica morte del piccolo Stefano Gaj Tachè, vittima del terrorismo palestinese". Lo scrive su X l'ambasciatore israeliano Jonathan Peled in riferimento alla decisione sulla bandiera palestinese in Campidoglio.


"A seguito della mozione approvata dall'Assemblea Capitolina lo scorso giovedì, è stata esposta in Campidoglio la bandiera della Palestina, in segno di solidarietà con la popolazione civile di Gaza, duramente colpita dagli attacchi dell'esercito israeliano". Lo riferisce in una nota il Campidoglio. "Accanto alla bandiera è stato posizionato anche il fiocco giallo a sostegno della liberazione dei rapiti israeliani ancora ostaggi dei terroristi di Hamas - prosegue -. Con questo gesto, Roma rinnova il suo impegno a essere un simbolo di pace contro la violenza, città aperta e universale, che promuove dialogo, rispetto reciproco e convivenza".


Le autorità della Giordania hanno fatto sapere di aver riaperto parzialmente il valico di frontiera con la Cisgiordania occupata, tre giorni dopo averlo chiuso in seguito a un attacco in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani. "Il valico è stato riaperto domenica solo per i viaggiatori, mentre il traffico dei camion merci rimane sospeso fino a nuovo avviso", si legge in un comunicato ufficiale. L'emittente statale Al-Mamlaka ha segnalato un traffico intenso in entrambe le direzioni fin dalle prime ore del mattino. Il valico di Allenby è l'unica porta che i palestinesi in Cisgiordania possono utilizzare per viaggiare all'estero senza passare da Israele, che occupa il territorio dal 1967.


Sono due i razzi lanciati poco fa dalla Striscia di Gaza contro la città costiera meridionale di Ashdod, in Israele. Lo riferisce The Time fo Israel, citando fonti dell'esercito. Non si segnalano feritio: un razzo è stato intercettato dalle difese aeree, mentre il secondo ha colpito un'area aperta. 


Sirene sono suonate nella città di Nitzan, nel Distretto meridionale di Israele, e a nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane.


"Nell'area di Gaza City, le IDF hanno colpito ed eliminato Majed Abu Salmiya, un terrorista dell'ala militare di Hamas". Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane. "Nell'ambito del suo ruolo, Abu Salmiya operava come cecchino per Hamas - prosegue la nota - e si stava preparando a compiere un imminente attacco terroristico contro le truppe delle IDF nell'area di Gaza City. Prima dell'attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence".


Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi in un nuovo attacco aereo dell'aviazione israeliana su Gaza City. Lo riferisce l'emittente Al Jazeera, secondo quanto riportato dalla Tass, precisando che il raid ha colpito un edificio residenziale con civili all'interno. Secondo il Ministero della Salute palestinese, nella sola giornata di ieri il bilancio delle vittime causate dalle operazioni militari israeliane a Gaza City e nelle aree circostanti ha superato i 60 morti, con oltre 200 feriti.


Il premier britannico, Keir Starmer, annuncerà nel pomeriggio di oggi, domenica 21 settembre, il riconoscimento dello Stato palestinese. Lo riportano diversi media britannici. A luglio Starmer aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe riconosciuto lo Stato di Palestina a settembre a meno che Israele non avesse soddisfatto alcune condizioni, tra cui l'accordo per un cessate il fuoco a Gaza e l'impegno a raggiungere un accordo di pace sostenibile a lungo termine che prevedesse una soluzione a due Stati. Fonti governative citate dalla Bbc hanno sottolineato che la situazione sul campo è peggiorata significativamente nelle ultime settimane e hanno citato immagini che mostrano la fame e la violenza a Gaza, che Starmer ha precedentemente descritto come "intollerabili".