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Hamas pubblica una foto dei 47 ostaggi israeliani: "Tutti come Ron Arad, disperso dal 1988" | Nuove proteste a Tel Aviv

Ong: 31 reporter uccisi nel raid israeliano del 10/9 a in Yemen. Israele: "Colpiti circa 100 obiettivi nelle ultime 24 ore". Media: "Almeno 71 vittime nella Striscia dall'alba, 56 a Gaza City"

di Redazione online
21 Set 2025 - 00:03
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 715. Hamas ha pubblicato un'immagine propagandistica dei restanti 47 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, indicandoli tutti con il nome di "Ron Arad", un navigatore dell'Aeronautica Militare israeliana, dichiarato disperso dal 1988. La notizia è riportata dal Times of Israel. Il testo a corredo dell'immagine afferma: "A causa del rifiuto di Netanyahu e della capitolazione di Zamir, capo di Stato Maggiore delle Idf, un'immagine di commiato all'inizio dell'operazione militare a Gaza City". Il testo sembra accusare Netanyahu di essersi rifiutato di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, mentre accusa Zamir di eseguire l'ordine di conquistare Gaza City nonostante la sua presunta opposizione al piano. Intanto, decine di migliaia di israeliani si sono riuniti a Tel Aviv, per chiedere l'immediato ritorno di tutti gli ostaggi attraverso un accordo e la fine della guerra. E il comitato per la Protezione dei giornalisti denuncia: 31 tra reporter e operatori dei media sono stati uccisi il 10 settembre negli attacchi di Israele contro le redazioni di giornali in Yemen. Intanto, nelle ultime 24 ore, l'aviazione militare israeliana ha colpito circa 100 obiettivi nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato l'esercito dello stato ebraico. Tra gli obiettivi figurano tunnel, depositi di armi, cellule di agenti e altre infrastrutture utilizzate dai movimenti integralisti islamici palestinesi. Almeno 71 persone sono state uccise dall'alba nella Striscia, di cui 56 nella città di Gaza: lo hanno riferito fonti ospedaliere ad Al Jazeera.


Secondo quanto riportato dal notiziario Channel 12, il Qatar subordina la ripresa del suo ruolo di mediatore nei negoziati sul cessate il fuoco a scuse pubbliche da parte di Israele per il recente attacco contro i leader di Hamas a Doha. 


Sono almeno 71 i palestinesi uccisi in raid di Israele nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi, 56 dei quali a Gaza City. Lo riporta Al-Jazeera citando fonti ospedaliere.


Decine di migliaia di israeliani si sono riuniti anche oggi nella cosiddetta Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv, per chiedere l'immediato ritorno di tutti gli ostaggi attraverso un accordo e la fine della guerra. Un'altra manifestazione inizierà in Piazza Parigi a Gerusalemme. Lo riportano i media locali. "Bibi, alle soglie del nuovo anno, un nuovo anno ebraico, mostraci quali sono i valori ebraici. Riporta a casa i nostri figli e le nostre figlie, non attraverso combattimenti pericolosi e inutili, ma attraverso un accordo globale e immediato. Dopo, ci occuperemo di tutto il resto: lo abbiamo già fatto prima, lo faremo in futuro", le parole di Alon Nimrodi, padre di Tamir Nimrodi.


Hamas "ha aperto il fuoco contro le squadre delle Nazioni Unite e impedito l'apertura di una nuova rotta umanitaria nella Striscia di Gaza meridionale". Lo afferma in un post su X il coordinatore delle attività governative nei territori (Cogat), unità del ministero della Difesa israeliano incaricata di supervisionare la politica civile in Cisgiordania e facilitare il coordinamento logistico tra Israele e Gaza. "Durante i lavori delle Nazioni Unite per aprire una nuova rotta per il trasporto di camion da Kerem Shalom all'area umanitaria nella Striscia di Gaza meridionale, terroristi armati di Hamas hanno minacciato e deliberatamente aperto il fuoco contro una squadra Onu che operava sul sito, costringendola ad abbandonare l'area di lavoro" denuncia il Cogat.


Trentuno tra giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi la scorsa settimana negli attacchi israeliani che hanno colpito le redazioni di giornali in Yemen. Lo ha denunciato il comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj), citato dal Guardian, definendolo l'attacco più sanguinoso contro i reporter degli ultimi 16 anni e il secondo mai registrato dopo il massacro di Maguindanao, nelle Filippine, nel 2009. 


Una pattuglia delle forze di difesa israeliane è entrata nel villaggio di Al Samadaniyya Al Sharqiya, nella campagna di Quneitra, nella Siria meridionale, allestendo un posto di blocco temporaneo. Lo riferisce l'emittente panaraba saudita "Al Arabiya", sottolineando come l'incursione israeliana avvenga nonostante Damasco abbia annunciato che i negoziati con Israele erano vicini a un accordo. I media siriani hanno riferito che una pattuglia dell'esercito israeliano "ha improvvisamente allestito un posto di blocco all'ingresso occidentale della città" e che i soldati "hanno fermato diverse auto civili e chiesto ai passeggeri di mostrare i loro documenti d'identità". I soldati israeliani "hanno perquisito a fondo i passanti, senza eseguire alcun arresto". 


Hamas ha pubblicato un'immagine propagandistica dei restanti 47 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, indicandoli tutti con il nome di "Ron Arad", un navigatore dell'Aeronautica Militare israeliana, dichiarato disperso dal 1988. La notizia è riportata dal Times of Israel. Il testo a corredo dell'immagine afferma: "A causa del rifiuto di Netanyahu e della capitolazione di Zamir, capo di Stato Maggiore delle Idf, un'immagine di commiato all'inizio dell'operazione militare a Gaza City". Il testo sembra accusare Netanyahu di essersi rifiutato di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, mentre accusa Zamir di eseguire l'ordine di conquistare Gaza City nonostante la sua presunta opposizione al piano. Le famiglie degli ostaggi hanno espresso il timore che i loro cari condividano la sorte di Arad senza un accordo per il loro rilascio.


Nelle ultime 24 ore, l'aviazione militare israeliana ha colpito circa 100 obiettivi nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato l'esercito dello stato ebraico. Tra gli obiettivi figurano tunnel, depositi di armi, cellule di agenti e altre infrastrutture utilizzate dai movimenti integralisti islamici palestinesi. Le autorità di Hamas hanno riferito che almeno 34 persone sono state uccise in attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. A Gaza City, l'esercito ha affermato che la 98esima Divisione continua a espandere le sue operazioni e, nel corso della giornata, ha distrutto infrastrutture di Hamas, tra cui cunicoli, edifici con trappole esplosive e postazioni utilizzate da agenti terroristici. Anche diversi agenti di Hamas, inclusi comandanti sul campo, sono stati uccisi, ha sottolineato l'esercito.


L'Egitto avrebbe avvertito Israele che è pronto ad aumentare le sue truppe lungo il confine con Gaza se ci sarà un'ondata di massa di palestinesi che migreranno dalla Striscia. Entro 72 ore da un tale evento, Il Cairo raddoppierebbe il numero di truppe al confine, portando armi pesanti ed elicotteri nel Sinai. È quanto riporta il quotidiano libanese Al Akhbar che cita fonti informate. La notizia è stata rilanciata anche dal media israeliano Times of Israel che spiega che, secondo il trattato di pace tra Egitto e Israele, lo Stato ebraico deve approvare il trasferimento di armi pesanti e l'aumento delle truppe nella penisola. Una fonte militare egiziana ha detto al giornale libanese che l'aumento delle forze militari nel Sinai dissuaderebbe Israele dal costringere gli abitanti di Gaza ad attraversare il confine.


Almeno 36 persone sono state uccise dall'alba nella Striscia, di cui 31 nella città di Gaza: lo hanno riferito fonti ospedaliere ad Al Jazeera. L'attacco aereo ha colpito anche l'abitazione del fratello di Mohammed Abu Salmiya, direttore del complesso medico al-Shifa, uccidendo l'uomo e molti dei suoi figli, alcuni minori.


Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato che la Francia riconoscerà lo stato di Palestina il 22 settembre, durante una riunione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. La sessione per l'80esimo anniversario dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è aperta a New York il 9 settembre. Come da tradizione, comprenderà una settimana di alto livello, con dibattiti generali che si terranno dal 23 al 27 settembre, oltre al 29 settembre. "Ho appena parlato con il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen, ndr). Ho ribadito al presidente Abbas la mia intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina lunedì a New York", ha scritto Macron su X, aggiungendo che questa decisione fa parte di un più ampio piano di pace per la regione del Medio Oriente. 


 Il ministero degli Esteri portoghese ha annunciato che domenica, 21 settembre, il Portogallo riconoscerà lo Stato della Palestina.La conferma arriva dopo che l'Eliseo aveva annunciato che dieci Paesi, tra cui Portogallo e Francia, avrebbero riconosciuto lo Stato palestinese lunedì prossimo. Pochi istanti dopo l'annuncio di Parigi, fonti ministeriali portoghesi hanno rilasciato una dichiarazione che correggeva la data indicata dall'Eliseo. "Ciò avverrà domenica 21 settembre, quindi la dichiarazione ufficiale di riconoscimento precederà la Conferenza di alto livello della prossima settimana", si legge in un comunicato del ministero guidato da Paulo Rangel.


 Circa 15 palestinesi su 16 uccisi dall'esercito israeliano dall'inizio della sua nuova offensiva a Gaza a marzo erano civili, secondo i dati raccolti dall'organizzazione indipendente Acled, specializzata nel monitoraggio della violenza. La notizia è riportata dal Guardian. Il tasso di mortalità civile indicato da un rapporto di Acled (Armed Conflict Location and Event Data) è uno dei più alti mai registrati durante il conflitto e aumenterà la pressione internazionale su Israele con l'avanzata delle sue forze nella città di Gaza, costringendo fino a un milione di persone a evacuare e minacciando ulteriori vittime civili su larga scala. I ricercatori di Acled, sostenuta dai governi occidentali e dalle Nazioni Unite, hanno monitorato le segnalazioni di perdite subite da Hamas e dai gruppi armati alleati a Gaza, provenienti dall'esercito israeliano, da media locali e internazionali affidabili, da dichiarazioni di Hamas e da altre fonti, nell'arco di sei mesi. 


I media palestinesi riferiscono di "pesanti bombardamenti israeliani e un anello di fuoco in diverse aree di Gaza City". I media israeliani confermano che le Forze di Difesa israeliane stanno effettuando attacchi su più zone della città, con numerose esplosioni. Secondo Al Jazeera, otto persone sono morte in un raid su una casa vicino alla Banca della Palestina, nel quartiere Tal al-Hawa. Due bambini sono stati uccisi in un attacco a una scuola trasformata in rifugio. L'ospedale al-Shifa segnala diversi feriti tra i civili colpiti dai bombardamenti. 


Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) ha denunciato che "individui armati" hanno rubato alimenti terapeutici per bambini che erano in quattro camion fuori dal compound Unicef a Gaza City. Israele punta il dito contro Hamas. Il furto è avvenuto due giorni fa, afferma il fondo Onu in un comunicato pubblicato ieri sera. E secondo il Coordinamento delle attività governative nei Territori (Cogat) del ministero della Difesa dello Stato ebraico è stato compiuto dal movimento islamista dell'enclave palestinese. I mezzi "si stavano preparando a trasportare alimenti terapeutici pronti all'uso (Rutf) indispensabili per i bambini malnutriti che soffrono la fame. Gli individui hanno minacciato gli autisti ad armi puntate e hanno sottratto il Rutf prima di rilasciare gli autisti e i camion", spiega l'Unicef. "Questo furto ha privato almeno 2.700 bambini con malnutrizione acuta e grave del Ruft salvavita: un rifornimento vitale in un momento in cui è stata dichiarata la carestia nel nord di Gaza e l'operazione militare in corso sta causando ulteriori sfollamenti e aumentando l'impatto devastante sui bambini", sottolinea il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. L'Unicef esorta infine "tutti coloro che si trovano a Gaza a rispettare e proteggere gli aiuti umanitari e a sostenere il diritto internazionale umanitario. Un cessate il fuoco sostenibile è essenziale per creare un ambiente in cui tali incidenti non si verifichino più e gli aiuti possano raggiungere coloro che ne hanno più bisogno in modo sicuro, rapido ed efficace". 


L'Idf ha dichiarato di aver ucciso due membri di Hezbollah in attacchi aerei israeliani nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. Un attacco effettuato nei pressi della città di Ansar ha ucciso Amar Qasibani, che secondo l'esercito israeliano comandava le forze di Hezbollah nel vicino villaggio di Mazraat Sinay. Un secondo attacco, effettuato fuori da un ospedale nella città di Tebnine, ha ucciso Hussein Ramadan, che l'Idf identifica come membro della Forza d'élite Radwan del gruppo libanese. 


Quello del 7 ottobre "è stato un genocidio ai massimi livelli. Sono stati commessi omicidi, genocidi, chiamateli come volete. Ma dei bambini piccoli sono stati tagliati a metà. Alle persone sono state mozzate le braccia e le teste. Anche quello è genocidio, immagino". Così il presidente Usa, Donald Trump, interrogato da un giornalista alla Casa Bianca in merito al rapporto delle Nazioni Unite pubblicato questa settimana, secondo cui Israele starebbe commettendo un genocidio a Gaza.