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Il ministro israeliano Smotrich: "Gaza è una miniera d'oro immobiliare da spartire con gli Usa" | Meloni: "L'Italia non condivide la scelta di occupare Gaza City"

Bruxelles sospende il sostegno bilaterale a Israele. Il Papa: "Sono vicino alla gente di Gaza, le condizioni sono inaccettabili". Netanyahu: "Chi ci condanna è ipocrita".

di Redazione online
17 Set 2025 - 19:53

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 712. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato che la Striscia di Gaza è una "miniera d'oro immobiliare" e che è in trattative con gli americani su come dividerla dopo la guerra. Il premier Meloni: "La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l'occupazione di Gaza City, una scelta che l'Italia non può condividere". Il Papa rompe il silenzio: "Sono vicino alla gente di Gaza, le condizioni sono inaccettabili". Bruxelles sospende il sostegno bilaterale a Israele, "un segnale importante per la pace", dice la commissaria Ue Suica, mentre von der Leyen scrive su X: "Subito cessate il fuoco e ostaggi liberi, sosteniamo i due Stati". Netanyahu; "Chi ci condanna è ipocrita".

Operazione di terra su Gaza City: i tank israeliani radono al suolo tutto

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Il colonnello "A" dell'intelligence militare israeliana ha riferito ai membri della Knesset che secondo le stime nell'area della città di Gaza ci sono circa 7.500 combattenti armati, 5.000 di Hamas e 2.500 del Jihad islamica. Il numero include una serie di attivisti di livello più basso, come ragazzi che osservano le truppe sul campo e riferiscono. Secondo il rapporto, Hamas ora è impegnato nel reclutamento di combattenti, nella riparazione dei tunnel, nello studio e nella preparazione di esplosivi. "Hamas si prepara a un periodo di combattimenti nella città di Gaza e nel nord della Striscia", ha detto. 


Secondo fonti di Channel 12, funzionari del Qatar si trovano a Londra - dove questa sera è previsto un incontro tra l'inviato Usa Steve Witkoff e il ministro israeliano Ron Demer - ma non è ancora chiaro se parteciperanno al colloquio o se terranno incontri separati. Una fonte ha affermato che l'amministrazione Usa ritiene che nelle prossime due settimane ci sarà la possibilità di riprendere i negoziati tra Israele e Hamas sull'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi. Gli Usa stanno mediando tra Israele e Qatar per superare la crisi scoppiata in seguito all'attacco dell'Idf contro alti funzionari di Hamas a Doha.


Il ministro israeliano Ron Dermer, capo negoziatore e massimo consigliere di Netanyahu, incontrerà questa sera a Londra l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per discutere la possibilità di riprendere i negoziati su un accordo globale per liberare tutti gli ostaggi e porre fine alla guerra a Gaza. Lo riferisce Channel 12.


"La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l'occupazione di Gaza City, una scelta che l'Italia non può condividere". Così il premier Giorgia Meloni. "I terroristi di Hamas ancora oggi si rifiutano di liberare gli ostaggi - ha aggiunto - . Cerchiamo di costruire pace con risposte, non solo con gli slogan". 



"Non abbiamo paura di Trump quando dice che ci aprirà le porte dell'inferno. Non riceviamo istruzioni da lui su come trattare gli ostaggi nemici. Li trattiamo secondo i nostri valori e la nostra religione". Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Razi Hamed apparendo su Al Jazeera dopo essere stato preso di mira dall'Idf in Qatar. "Chiunque voglia liberare gli ostaggi deve ordinare a Netanyahu di concludere un accordo di scambio di prigionieri e fermare la guerra", ha affermato.


"Medici Senza Frontiere è sconvolta e rattristata per la morte di un membro del suo staff, Hussein Alnajjar. Hussein è morto il 16 settembre a Gaza a causa delle ferite da schegge riportate cinque giorni prima, a seguito di un attacco aereo israeliano vicino alla sua tenda. Sono rimasti feriti nello stesso incidente anche la cognata e il nipote". Lo scrive Medici Senza Frontiere in una nota. "Non si tratta di un tragico incidente, ma dell'ennesima dimostrazione che a Gaza non esiste alcun luogo sicuro - prosegue -. Hussein è il tredicesimo collega di MSF ucciso dall'inizio della guerra a Gaza". 


Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato che la Striscia di Gaza è una "miniera d'oro immobiliare" e che è in trattative con gli americani su come dividerla dopo la guerra. A Gaza c'è "un'abbondanza immobiliare" che "si ripaga da sola" e lui ha "già avviato i negoziati con gli americani", ha affermato il ministro di estrema destra, durante una conferenza immobiliare a Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel. "Abbiamo investito molti soldi in questa guerra. Dobbiamo vedere come distribuiremo il terreno in percentuale", ha detto Smotrich, aggiungendo che "la demolizione, la prima fase del rinnovamento della città, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire".


Almeno 45 palestinesi, tra cui 23 della città di Gaza, sono stati uccisi e altri feriti nei bombardamenti israeliani sulla Striscia, riferiscono fonti locali all'agenzia di stampa palestinese Wafa. 


I due ministri israeliani che la Commissione europea propone di sanzionare sono Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. Lo riferisce una fonte europea. I due ministri "saranno soggetti al congelamento dei beni", "saranno sottoposti a un divieto di viaggio" e sarà loro impedito l'accesso "alle risorse economiche che direttamente o indirettamente vanno a loro beneficio", rivela la fonte. 


Più di 65mila palestinesi sono stati uccisi nella guerra con Israele, afferma il ministero della Salute di Gaza. Il bilancio complessivo delle vittime è salito a 65.062, con 165.697 feriti dal 7 ottobre 2023. L'offensiva di Tel Aviv ha devastato Gaza, sfollando il 90% della popolazione. Secondo le autorità della Striscia, donne e bambini sono la metà delle vittime. 


"Sospendiamo il sostegno bilaterale al governo israeliano. Si tratta di un segnale importante, che conferma la nostra politica a favore della pace. In particolare, 14 milioni di euro di fondi già stanziati per il periodo 2020-2024. Di tale importo, 4,3 milioni di euro sono stati contrattualizzati, mentre 9,4 milioni di euro rimangono non contrattualizzati. Fino a nuovo avviso, non procederemo all'identificazione congiunta di nuove azioni né alla firma di contratti". E' quanto ha annunciato la commissaria Ue Dubravka Suica sottolineando che in questo caso l'esecutivo comunitario ha potuto prendere una decisione "indipendente".


"Gli orribili eventi che si verificano quotidianamente a Gaza devono cessare. È necessario un cessate il fuoco immediato, un accesso illimitato per tutti gli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. L'Ue rimane il principale donatore di aiuti umanitari. Continuiamo inoltre a sostenere con fermezza la soluzione dei due Stati, che è stata compromessa dalle recenti azioni di insediamento del governo israeliano in Cisgiordania". E' quanto scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.


Papa Leone XIV lancia un nuovo appello sulla situazione umanitaria a Gaza "davanti al Signore Onnipotente che ha comandato 'Non ucciderai' e al cospetto dell'intera storia umana". Alla fine dell'udienza generale il Pontefice ha ribadito: "Ogni persona ha sempre una dignità inviolabile da rispettare e da custodire".


Dall'alba gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 33 persone, secondo fonti mediche riprese da Al Jazeera. Del totale, 21 sono stati uccisi a Gaza City, dove è in corso il massiccio assalto via terra di Israele per conquistare il principale centro urbano della Striscia.


Papa Leone XIV, alla fine dell'udienza generale, ha espresso la sua "profonda vicinanza al popolo palestinese a Gaza, che continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili costretto con la forza a spostarsi, ancora una volta, dalle proprie terre". Le parole del Pontefice sono state accolte dai fedeli in Piazza San Pietro con un applauso.


L'esercito israeliano ha affermato che l'aviazione ha colpito circa 50 obiettivi nella Striscia di Gaza durante la notte, la maggior parte dei quali a Gaza City. Fra gli obiettivi - viene spiegato - "tunnel, edifici utilizzati da gruppi terroristici, cellule di agenti e altre infrastrutture".


Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha denunciato che Israele ha attaccato l'ospedale pediatrico al-Rantisi di Gaza City e ha condannato il raid. Lo riporta Al Jazeera. Secondo quanto dichiarato dal ministero, la struttura medica è stata colpita tre volte consecutive, ma non sono state segnalate vittime. Si ritiene che almeno 40 pazienti siano fuggiti dall'ospedale, mentre altri 40 sono rimasti con parte del personale. Il ministero palestinese ha invitato "tutte le parti interessate a fornire protezione alle strutture sanitarie, al personale medico e ai pazienti nel governatorato di Gaza".


L'Egitto ha reso la propria posizione molto chiara, dicendosi "fermamente contrario a qualsiasi forma di spostamento forzato del popolo palestinese. Non tollereremo una seconda Nakba". Lo ha affermato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, nel corso di un'intervista al quotidiano egiziano "Al Ahram". Per Nakba, si intende l'esodo forzato della popolazione palestinese avvenuto tra il 1947 e il 1948, durante e dopo la guerra civile e la prima guerra arabo-israeliana. "Il concetto stesso di sfollamento è moralmente ed eticamente corrotto, per non parlare del fatto che è palesemente illegale. I palestinesi non dovrebbero mai essere costretti a lasciare la loro patria", ha aggiunto.


Migliaia di israeliani hanno protestato martedì sera davanti alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, mentre aumentano i timori per la sorte degli ostaggi dopo che l'Idf ha lanciato l'operazione per conquistare Gaza City. Lo riporta il Times of Israel. Mentre la protesta principale si è svolta davanti alla residenza di Netanyahu, diverse centinaia di persone hanno protestato davanti al suo ufficio, dove il premier ha tenuto una conferenza stampa. 

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"L'ipocrisia di coloro che condannano Israele è così evidente". Lo ha affermato martedì in conferenza stampa il premier israeliano Benjamin Netanyahu in merito alle critiche per l'attacco contro i leader di Hamas a Doha la scorsa settimana. 


Le autorità iraniane hanno giustiziato un uomo accusato di spionaggio a favore di Israele. Lo riporta l'agenzia di stampa Mers secondo cui l'uomo, identificato in Babak Shahbazi, è stato giustiziato dopo essere stato riconosciuto colpevole di "scambi di intelligence con agenti legati al Mossad". L'organizzazione Iran Human Rights aveva denunciato negli ultimi giorni il rischio di una sua imminente esecuzione.


Le Forze di difesa israeliane hanno comunicato ai cittadini della Striscia di aver aperto una seconda via di evacuazione per coloro che desiderano fuggire da Gaza City, mentre l'esercito dello Stato ebraico avanza nella principale città dell'enclave palestinese. La via, lungo Sala-al-Din Street nel sud nella Striscia, sarà aperta da mezzogiorno di oggi a mezzogiorno di venerdì, ha annunciato in arabo su X il portavoce militare israeliano Avichay Adraee. Fonti mediatiche di Gaza riferiscono intanto che le forze israeliane hanno continuato a bombardare la città e altre parti della Striscia durante la notte, ferendo o uccidendo diverse persone.


Un rapporto della Ong Human Rights Watch accusa Israele di aver sfollato forzatamente la popolazione nelle aree della Siria meridionale dove l'esercito dello Stato ebraico ha preso il controllo, demolendo le case e impedendo alla popolazione di accedere ai terreni agricoli nelle aree in cui vengono costruite installazioni militari. "Piuttosto che rispondere a una minaccia immediata, le forze israeliane sembrano aver sgomberato e distrutto le case nell'ambito di una strategia più ampia per consolidare la loro presenza militare", afferma l'Ong in merito alle azioni nel villaggio di Hamadiya accusando le Forze di difesa israeliane (Idf) di crimini di guerra. Hrw accusa inoltre Israele di aver arrestato siriani e di averli trasferiti oltre confine: azioni che le Idf hanno ammesso, pur difendendole come basate su dati di intelligence e soggette a controllo giudiziario.


Migliaia di israeliani hanno protestato ieri sera davanti alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, mentre aumentano i timori per la sorte degli ostaggi dopo che l'Idf ha lanciato un'operazione per conquistare Gaza City. Lo riferiscono i media israeliani.