Gaza City "zona di guerra", attacchi intensificati: un milione di palestinesi in fuga
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In precedenza Trump aveva inoltrato un ultimatum ai fondamentalisti: "Accettino l'intesa, è l'ultimo avvertimento". Diversi morti nei raid israeliani su tenda e scuola-rifugio
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 702. Gli Stati Uniti hanno avanzato un'altra proposta per la tregua e la liberazione degli ostaggi tra Israele e Hamas. A detta di Donald Trump, lo Stato ebraico ha accettato le condizioni dell'accordo americano. "È ora che anche Hamas le accetti, se non lo farà ci saranno gravi conseguenza. Questo è il mio ultimo avvertimento, non ce ne sarà un altro". Il gruppo fondamentalista ha dichiarato di essere pronto a sedersi al tavolo delle trattativa, evidenziando tuttavia "alcuni punti da chiarire" prima di formalizzare il tutto. Secondo la bozza di tregua avanzata dagli Usa, tutti i 48 prigionieri israeliani verrebbero rilasciati il primo giorno in cambio di migliaia di miliziani. Intanto altri 21 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani nella Striscia. A Gaza City sono state colpite una tenda e una scuola-rifugio. Nelle ultime 24 ore altre cinque persone, tra cui tre bambini, sono morte per fame. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha riferito che circa 100mila persone hanno lasciato Gaza City. A Londra 890 persone sono state arrestate durante una protesta a sostegno del gruppo Palestine Action, bandito dal Regno Unito.
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Dopo l'ultimatum lanciato dal presidente americano Donald Trump, Hamas ha accolto "con favore qualsiasi iniziativa che contribuisca agli sforzi per fermare l'aggressione contro il nostro popolo". L'organizzazione palestinese si è detta pronta a "sedersi immediatamente al tavolo delle trattative per discutere il rilascio di tutti i prigionieri in cambio di una chiara dichiarazione di fine della guerra, un ritiro totale dalla Striscia di Gaza e la creazione di un comitato di palestinesi indipendenti per gestire la Striscia di Gaza".
Una fonte vicina a Hamas ha dichiarato che l'organizzazione non esclude la proposta di Donald Trump di un accordo per la liberazione degli ostaggi, in base al quale tutti i 48 prigionieri verrebbero rilasciati il primo giorno in cambio di migliaia di miliziani. Secondo la fonte, dal punto di vista del gruppo palestinese, "sono necessari chiarimenti sul rapporto tra il rilascio degli ostaggi e il numero di prigionieri che verranno rilasciati".
Donald Trump ha dato un ultimatum a Hamas. "Devono liberare tutti gli ostaggi o ci saranno delle conseguenze. Li ho avvertiti", ha scritto il presidente americano su Truth.
"Tutti vogliono che gli ostaggi tornino a casa. Tutti vogliono che questa guerra finisca. Gli israeliani hanno accettato le mie condizioni. È ora che anche Hamas le accetti. Ho avvertito Hamas delle conseguenze del rifiuto. Questo è il mio ultimo avvertimento, non ce ne sarà un altro". Lo ha scritto Donald Trump su Truth.
Secondo una fonte vicina al primo ministro Benjamin Netanyahu, Israele starebbe "considerando molto seriamente" la nuova proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di liberare gli ostaggi e di cessate il fuoco. "Sembra che Hamas continuerà a rifiutare", afferma la fonte. La proposta di Trump prevede il rilascio di tutti gli ostaggi il primo giorno di tregua e, se i colloqui successivi daranno i loro frutti, la fine della guerra a Gaza, riporta Channel 12. Hamas non ha ancora risposto. È considerato improbabile, da Israele, che il gruppo terroristico accetti un'offerta del genere.
Il presidente degli Stati Uniti ha presentato a Hamas una nuova proposta per un accordo globale: rilascio di tutti gli ostaggi (vivi e deceduti) nel primo giorno dell'accordo in cambio della liberazione di migliaia di detenuti palestinesi, tra cui centinaia di terroristi. E Israele interromperà l'operazione per la conquista della città di Gaza. Lo rivela questa sera Channel 12. Trump gestirà direttamente i negoziati per porre fine alla guerra. Le ostilità non riprenderanno fino alla fine dei colloqui. Hamas non ha ancora risposto, Israele sarebbe intenzionato ad accettare la proposta di Trump, riferisce Channel 12.
L'Idf ha annunciato di aver colpito il grattacielo Al-Ruya a Gaza City, del quale aveva ordinato l'evacuazione. "Colpito un grattacielo utilizzato dall'organizzazione terroristica Hamas nella zona di Gaza City", ha scritto su X l'Idf pubblicando una mappa che indica la torre. "I terroristi hanno installato apparecchiature di raccolta dati e posizionato punti di osservazione nell'edificio per monitorare la posizione delle truppe israeliane nella zona. I terroristi di Hamas hanno anche piazzato numerosi ordigni esplosivi nei pressi dell'edificio. Prima dell'attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo i danni ai civili".
Un tunnel di Hamas lungo centinaia di metri nel quartiere Zeitoun di Gaza City è stato recentemente raso al suolo. Lo afferma l'esercito, allegando un video della demolizione. Lo riporta il Times of Israel. Le forze armate israeliane affermano che il tunnel è stato individuato durante le operazioni della Brigata Nahal nella zona. Il tunnel ospitava una stanza utilizzata dalle forze di Hamas a Zeitoun per coordinare gli attacchi, secondo l'Idf.
L'esercito israeliano ha annunciato il "bombardamento imminente" dell'edificio Al-Ruya a Gaza City, ordinando alle persone che si trovano "nelle tende adiacenti" di fuggire. "Le forze israeliane attaccheranno l'edificio nel prossimo futuro a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nelle sue vicinanze", ha affermato il portavoce in arabo dell'esercito Avichay Adraee. "Per la vostra sicurezza, dovete evacuare l'edificio immediatamente a sud, verso l'area umanitaria di al-Mawasi e Khan Yunis", ha aggiunto.
Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir, ha condannato la sentenza dell'Alta Corte che ha stabilito che lo Stato non sta adempiendo ai suoi obblighi legali di nutrire adeguatamente i detenuti palestinesi. "I nostri ostaggi a Gaza non hanno un'Alta Corte a difenderli. I terroristi assassini di Nukhba (Hamas) e gli abominevoli stupratori hanno, con nostra vergogna, l'Alta Corte a proteggerli", ha affermato Ben Gvir, affermando che la sua politica di fornire "le più minime condizioni previste dalla legge" per i prigionieri sarà preservata.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato un'espansione delle operazioni militari a Gaza e nei dintorni, con l'obiettivo dichiarato di prendere il controllo della città. Ha sottolineato che circa 100mila residenti hanno già lasciato Gaza City, la città più grande dell'enclave palestinese. Secondo recenti stime delle Nazioni Unite, quasi un milione di persone vive nella città e nei dintorni.
L'Alta Corte di Giustizia di Israele ha stabilito che lo Stato non sta adempiendo ai suoi obblighi legali di nutrire adeguatamente i detenuti palestinesi nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani e che deve adottare misure per fornire loro cibo sufficiente "per garantire la sussistenza ". Lo riporta il Times of Israel. La decisione risponde alle petizioni presentate da alcune ong contro il ministro Ben Gvir e il Servizio Penitenziario Israeliano, accusati di aver deliberatamente ridotto le razioni dei prigionieri sotto livello di sussistenza e di aver sostanzialmente fatto morire di fame i detenuti palestinesi.
E' salito a 64.368 morti e 162.776 feriti il bilancio degli attacchi lanciati dalle Forze di difesa israeliane dal 7 ottobre 2023 nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il movimento islamista Hamas, che amministra l'enclave palestinese. Il bilancio delle ultime 24 ore indica invece 87 morti e 409 feriti. I dati, che non fanno distinzione tra civili e miliziani, non possono essere verificati in modo indipendente.
L'Idf ha dichiarato che sta indagando sulla mancata identificazione del drone lanciato dallo Yemen sull'aeroporto di Eilat-Ramon, nel sud di Israele, segnalando che nessuna sirena ha suonato per l'Uav che ha colpito lo scalo. In precedenza, altri tre droni Houthi provenienti dallo Yemen erano stati abbattuti dall'aeronautica militare israeliana.
Altri cinque palestinesi, tra cui tre bambini, sono morti di fame a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo afferma il ministero della Salute della Striscia controllata da Hamas, citato da Al Jazeera. Il numero totale di decessi per malnutrizione a Gaza dall'inizio della guerra sale a 387, inclusi 138 bambini.
Almeno 21 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani a Gaza dall'alba. Lo scrive Al Jazeera, citando fonti mediche della Striscia, secondo cui la maggior parte delle uccisioni è avvenuta a Gaza City, dove sono state colpite una tenda e una scuola-rifugio. Secondo quanto riferito, la tenda, situata vicino all'ospedale al-Wafa, ospitava sfollati, mentre almeno otto persone sono state uccise nel raid sulla scuola trasformata in rifugio dove si scava sotto le macerie.
Un totale di 890 persone sono state arrestate a Londra durante una protesta di ieri a sostegno del gruppo Palestine Action, bandito dal Regno Unito. Lo ha dichiarato la Polizia Metropolitana della capitale. Secondo quanto riferito, 857 persone sono state arrestate ai sensi del Terrorism Act per aver sostenuto il gruppo durante la manifestazione di sabato, con altre 33 persone arrestate per altri reati, tra cui aggressioni a agenti di polizia.
Circa 100mila civili hanno lasciato Gaza City nel pieno di un'operazione militare in espansione da parte di Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro dello stato ebraico, Benjamin Netanyahu, durante la riunione settimanale del governo a Gerusalemme. Dopo aver parlato delle crescenti operazioni delle Idf a Gaza City, Netanyahu ha affermato che "circa 100mila persone hanno lasciato Gaza. Hamas sta cercando di fare di tutto per impedire loro di andarsene e di trattenerle lì come scudi umani". Netanyahu si riferiva a Gaza City, non all'intera Striscia di Gaza, ha chiarito in seguito l'ufficio del premier ai media dello stato ebraico.
Una persona è rimasta leggermente ferita per l'impatto di un drone lanciato dagli Houthi sull'aeroporto di Eilat-Ramon, nel sud di Israele. Lo hanno riferito i servizi di emergenza israeliani del Magen David Adom citati dal Times of Israel. Una persona è stata colpita da schegge o dall'esplosione, hanno riferito i soccorsi aggiungendo che un'altra persona è stata assistita per ansia acuta. Secondo quanto riferito, il drone lanciato dallo Yemen ha colpito il terminal passeggeri dell'aeroporto, a nord di Eilat. L'esercito sta indagando mentre le autorità hanno chiuso lo spazio aereo dello scalo. Filmati mostrano il fumo vicino al terminal.
Sono 17 i palestinesi morti a Gaza City negli attacchi notturni da parte delle forze armate israeliane. Lo riporta Al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali il bilancio include sei persone uccise dopo che le forze israeliane hanno bombardato una scuola trasformata in rifugio per sfollati a ovest di Gaza City. In un altro quartiere almeno altre nove persone sono state uccise, tra cui quattro bambini, dopo che le forze israeliane hanno attaccato una tenda e una casa. Altri due bambini sono stati uccisi quando le forze israeliane hanno preso di mira una tenda che ospitava sfollati nel quartiere Remal di Gaza City.
Copenaghen al momento non intende unirsi ad altre capitali occidentali nel riconoscere uno stato palestinese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite prevista per questo mese, ma l'opposizione israeliana alla soluzione dei due stati non costituirà un "veto" in futuro sulla posizione della Danimarca a favore di uno stato palestinese. Lo ha dichiarato, parlando durante una conferenza stampa con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen.
L'emittente pubblica israeliana Kan cita una fonte vicina al premier Benyamin Netanyahu, secondo cui Israele sarebbe disposto a sospendere la sua offensiva pianificata contro Gaza City in favore di un "vero accordo" che ponga fine alla guerra e liberi gli ostaggi, ma al momento non è stata presentata alcuna offerta del genere. Lo scrive Times of Israel. Il commento arriva in risposta alle notizie diffuse dai media israeliani secondo cui Stati Uniti, Qatar ed Egitto si stanno preparando a proporre un accordo onnicomprensivo che riporti a casa tutti gli ostaggi, dopo che il governo di Netanyahu ha dichiarato che non avrebbe più preso in considerazione accordi parziali.