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Gaza, Herzog dal Papa: "Garantiamo la sicurezza dei cristiani | Fondamentale il rilascio degli ostaggi"

Gaza, media: "Solo un detenuto palestinese su quattro è combattente" | Israele: "Non è certo che la conquista di Gaza City farà cedere Hamas"

di Redazione online
04 Set 2025 - 13:58

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 699. Secondo dati classificati, svelati dal Guardian, solo un detenuto su quattro di Gaza è stato identificato come combattente dall'intelligence militare israeliana, mentre i civili costituiscono la stragrande maggioranza dei palestinesi imprigionati "senza accusa né processo in carceri abusive". L'esercito israeliano ha dichiarato che non è certo che la conquista di Gaza City spingerà Hamas a cedere. Da parte sua, il gruppo fondamentalista ha annunciato di essere pronto a raggiungere un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi. Tra le condizioni poste: il rilascio di detenuti palestinesi, il ritiro completo delle forze d'occupazione da tutta la Striscia; l'apertura dei valichi per l'ingresso di tutti i beni e le necessità della popolazione. Il presidente israeliano Isaac Herzog a colloquio con il Papa: "Israele si impegna a garantire la sicurezza e il benessere delle comunità cristiane in Terra Santa".

Gaza City "zona di guerra", attacchi intensificati: un milione di palestinesi in fuga

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Un alto funzionario dell'Unicef ha avvertito che Gaza City sta diventando un luogo "dove l'infanzia non può sopravvivere". Lo scrive l'agenzia di stampa turca Anadolu. "È una città di paura, fuga e funerali" ha affermato Tess Ingram, responsabile della comunicazione dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, durante una conferenza stampa. "L'impensabile non si profila; è già qui", ha detto Ingram, avvertendo: "L'escalation è in corso".


"Abbiamo fatto ascoltare la nostra voce. Nessun militare italiano deve essere toccato. Non è la prima volta che accade. Ci è stato detto che si è trattato di un errore e speriamo che sia così". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riferendosi all'attacco all'Unifil in Libano. 


Almeno 69 palestinesi sono morti negli attacchi israeliani dall'alba, di cui 39 nella sola Gaza City. Lo riporta Al Jazeera, citando fonti ospedaliere dell'enclave, aggiungendo che 14 persone sono state uccise mentre cercavano di ottenere aiuti. 


Il ministro degli Esteri di Israele Gideon Sa'ar ha fatto sapere che non ci sarà alcuna visita del presidente francese Emmanuel Macron se la Francia non rinuncerà a riconoscere lo Stato palestinese. Il ministro ha detto al telefono al diplomatico francese Jean-Noel Barrot che "non c'è spazio" per una visita "finché la Francia persiste nella sua iniziativa e nei suoi sforzi che danneggiano gli interessi nazionali e di sicurezza di Israele". Parigi dovrebbe "riconsiderare la sua iniziativa" di riconoscere uno Stato palestinese entro la fine del mese poiché una tale mossa minerebbe tra l'altro la stabilità regionale.


Il portavoce dell'Idf, il generale di brigata Efi Dufferin, ha dichiarato che le forze israeliane controllano il 40% del territorio di Gaza City. "Questa settimana abbiamo iniziato a mobilitare le forze di riserva che costituiscono un moltiplicatore di forze. Nell'ambito dell'operazione, le forze delle Idf stanno combattendo e manovrando all'interno di Gaza City, nel quartiere di Zeitoun e alla periferia del quartiere di Sheikh Radwan", ha osservato citato da Ynet.


Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che Israele "completerà tutte e dieci le piaghe" contro lo Yemen, dopo la notizia di un nuovo missile Houthi lanciato contro il territorio israeliano. "Piaga delle tenebre, piaga dei primogeniti: completeremo tutte e dieci le piaghe", ha scritto su X il ministro, riferendosi alle 10 piaghe d'Egitto che, secondo la Bibbia, furono le punizioni inflitte da Dio agli Egizi per non aver liberato gli ebrei dalla schiavitù.


"Il genocidio a Gaza mette in luce il fallimento dell'Europa nell'agire e nel parlare con una sola voce, nonostante le proteste si diffondano nelle città europee e 14 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite abbiano chiesto un cessate il fuoco immediato". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea Teresa Ribera alla lezione inaugurale della Scuola di affari internazionali Science Po a Parigi. E' il primo membro della Commissione a usare esplicitamente la parola 'genocidio'. "Se non si tratta di genocidio, assomiglia molto alla definizione usata per esprimerne il significato", aveva detto a inizio agosto.


Un funzionario del governo israeliano ha espresso "sorpresa per la profonda preoccupazione riferita dal ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, per l'incidente di due giorni fa con Unifil che ha coinvolto i soldati ghanesi. Ciò alla luce della stretta coordinazione esistente tra l'Idf e il Comandante delle forze Unifil e in considerazione del fatto che, l'Ufficio del ministro Crosetto, ha ricevuto rapporti dettagliati sull'incidente ed è stato informato di tutti i relativi dettagli". 


Nel corso della visita in Vaticano del presidente israeliano Herzog, Papa Leone ha posto l'accento sulla "tragica situazione che si vive a Gaza". Il Pontefice ha poi auspicato "una pronta ripresa dei negoziati affinché si possa ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi, raggiungere con urgenza un cessate il fuoco permanente, facilitare l'ingresso sicuro degli aiuti umanitari nelle zone più colpite e garantire il pieno rispetto del diritto umanitario, come pure le legittime aspirazioni dei due popoli".


Nell'incontro col presidente israeliano Herzog, Papa Leone ha sottolineato di "garantire un futuro al popolo palestinese e della pace e stabilità della regione, ribadendo da parte della Santa Sede la soluzione dei due Stati, come unica via d'uscita dalla guerra in corso".


"Israele anela a un giorno in cui i popoli del Medio Oriente, i Figli di Abramo, vivranno insieme in pace, collaborazione e speranza. Tutti i leader di fede e di buona volontà devono essere uniti nel chiedere l'immediato rilascio degli ostaggi come primo e fondamentale passo verso un futuro migliore per l'intera regione". Così il presidente israeliano Isaac Herzog su X dopo l'incontro con papa Leone. "Israele - aggiunge - si impegna a garantire la sicurezza e il benessere delle comunità cristiane in Terra Santa".


Fonti mediche di Gaza hanno detto a Wafa che 31 civili, tra cui tre persone che cercavano aiuto a sud di Khan Yunis, sono stati uccisi dall'alba di oggi dai bombardamenti e dagli spari israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza. A Gaza 7 membri di una famiglia sono stati uccisi nella loro tenda nel campo profughi di Nuseirat. Tre civili sono stati uccisi nel bombardamento israeliano di una casa nel quartiere di Al-Sabra a Gaza City. Quattro palestinesi, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi e altri feriti quando un attacco aereo israeliano ha bombardato una tenda a sud-ovest di Gaza City. 


Solo un detenuto su quattro di Gaza è stato identificato come combattente dall'intelligence militare israeliana e i civili costituiscono la stragrande maggioranza dei palestinesi detenuti "senza accusa né processo in carceri abusive". Lo scrive il Guardian, pubblicando un rapporto su dati classificati. Tra coloro che vengono incarcerati per lunghi periodi senza accusa né processo, "ci sono operatori sanitari, insegnanti, dipendenti pubblici, operatori dei media, scrittori, malati, disabili e bambini".


L'esercito israeliano ha dichiarato che non è certo che la conquista di Gaza City spingerà Hamas a cedere. Un rappresentante delle Idf ha fatto questa osservazione alla Knesset, in risposta a una domanda del deputato del Likud Amit Halevi. "Perché l'occupazione di Gaza City dovrebbe indurre Hamas a cedere?", è stata la domanda. "Non ho detto che avrebbe indotto Hamas a cedere, non è affatto certo. La città ha un significato simbolico", ha affermato il militare.


E' di almeno 20 palestinesi uccisi dall'alba il bilancio dei raid israeliani sulla Striscia: lo riferiscono fonti mediche citate dal al Jazeera. I residenti raccontano di "una notte infernale", segnata da pesanti bombardamenti. In Cisgiordania intanto l'Idf ha compiuto raid in diverse località, compresa Nablus arrestando almeno 4 persone, afferma la palestinese Wafa.


Le forze israeliane hanno condotto diverse operazioni la scorsa notte in Cisgiordania, eseguendo nove arresti. Stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa Wafa, i militari hanno arrestato quattro persone nella città di Nablus e nel vicino campo profughi di al-Ein, dopo aver fatto irruzione nelle loro abitazioni. Altre cinque persone sono state arrestate nel governatorato di Hebron.


Le Brigate Al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno avvertito Israele che la decisione dello Stato ebraico di espandere le operazioni militari a Gaza City "avrà ripercussioni sui soldati israeliani e sugli ostaggi detenuti dal movimento". In un breve video pubblicato su Telegram in arabo ed ebraico, i miliziani hanno dichiarato che "Israele pagherà il prezzo di qualsiasi ulteriore escalation". Il filmato mostrava diversi ostaggi, tra cui un uomo con le mani sul viso in lacrime.


Il ministro della Difesa di Tel Aviv, Israel Katz, ha evocato le bibliche dieci piaghe d'Egitto contro i ribelli yemeniti: "Gli Houthi ci stanno sparando altri missili. Una piaga delle tenebre, una piaga dei primogeniti: completeremo tutte e 10 le piaghe", ha scritto su X.


Il premier israeliano risponde con scetticismo all'annuncio di Hamas di mercoledì sera in cui si dice pronto a un accordo globale. "Purtroppo, si tratta di un ennesimo trucco mediatico di Hamas, che non contiene nulla di nuovo. La guerra può finire immediatamente, ma solo alle condizioni stabilite dal Gabinetto di Sicurezza: liberazione di tutti gli ostaggi; smantellamento dell'arsenale di Hamas, smilitarizzazione completa della Striscia, controllo di sicurezza israeliano sulla Striscia; istituzione di un'amministrazione civile alternativa, che non sia una minaccia per Israele", ha dichiarato Benyamin Netanyahu.