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Hamas: "Pronti ad accordo globale e al rilascio di tutti gli ostaggi" | Israele, gli 007: "Sventato un attentato contro il ministro Ben Gvir"

Netanyahu: l'annuncio di Hamas sulla tregua è l'ennesimo trucco. I manifestanti incendiano i cassonetti intorno alla residenza del primo ministro

di Redazione online
04 Set 2025 - 00:07

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 698. In una dichiarazione ufficiale, Hamas ha annunciato di essere pronto a raggiungere un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi. Tra le condizioni poste, il rilascio di detenuti palestinesi, il ritiro completo delle forze  d'occupazione da tutta la Striscia; l'apertura dei valichi per l'ingresso di tutti i beni e le necessità della popolazione. Netanyahu: "L'annuncio di Hamas sulla tregua è l'ennesimo trucco". In Israele è la "Giornata di disordini", indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra. Le manifestazioni sono iniziate all'alba a Gerusalemme, dove sono stati dati alle fiamme cassonetti intorno alla residenza di Benjamin Netanyahu. "Ogni giorno minacciano di uccidermi, me e la mia famiglia", ha affermato il primo ministro. Gli 007 israeliani sventano "un attentato di Hamas contro il ministro Ben Gvir". La missione della Global Sumud Flotilla incontra un altro ostacolo: cinque delle trenta imbarcazioni in viaggio sono state costrette al rientro in porto a Barcellona a causa delle condizioni avverse del mare, per la seconda volta in due giorni. Il presidente francese Emmanuel Macron ha messo in guardia lo Stato ebraico contro qualsiasi "offensiva" o "tentativo di annessione" di territori, affermando che ciò non fermerà il movimento per il riconoscimento di uno Stato palestinese.

Gaza City "zona di guerra", attacchi intensificati: un milione di palestinesi in fuga

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Il premier israeliano risponde con scetticismo all'annuncio di Hamas di mercoledì sera in cui si dice pronto a un accordo globale. "Purtroppo, si tratta di un ennesimo trucco mediatico di Hamas, che non contiene nulla di nuovo. La guerra può finire immediatamente, ma solo alle condizioni stabilite dal Gabinetto di Sicurezza: liberazione di tutti gli ostaggi; smantellamento dell'arsenale di Hamas, smilitarizzazione completa della Striscia, controllo di sicurezza israeliano sulla Striscia; istituzione di un'amministrazione civile alternativa, che non sia una minaccia per Israele", ha dichiarato Benyamin Netanyahu. 


Attacchi israeliani nel sud del Libano durante la giornata di oggi hanno ucciso almeno cinque persone mercoledì. Lo hanno riferito il governo di Beirut e i media statali. 


"L'aereo israeliano atterrato a Sigonella ci sembra una coincidenza particolare. Le nostre imbarcazioni in Spagna sono state raggiunte da dei droni di controllo, io non posso dire fossero israeliani. C'erano e durante la navigazione notturna li hanno seguiti. La verità è che di fatto ci aspettiamo che stiano monitorando la dimensione dell'iniziativa, non siamo sorpresi". Lo ha detto Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della global sumud Flotilla, arrivata a Siracusa chiedendo "al governo di tutelare la nostra incolumità, visto che noi non stiamo facendo nulla di illegale". 


"Siamo pronti ad accettare un accordo complessivo, nell'ambito del quale tutti i prigionieri nemici attualmente detenuti verranno liberati, in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti da Israele, nel contesto di un'intesa che porterà alla fine della guerra nella Striscia di Gaza", scrive Hamas in una nota.

"Tale accordo includerà: Il ritiro completo delle forze d'occupazione da tutta la Striscia; l'apertura dei valichi per l'ingresso di tutti i beni e le necessità della popolazione; l'avvio di un processo di ricostruzione. Inoltre, il movimento rinnova la sua disponibilità a formare un governo nazionale indipendente composto da tecnocrati, che gestisca integralmente gli affari della Striscia di Gaza e si assuma immediatamente tutte le responsabilità in tutti i settori". Hamas aggiunge: "Stiamo ancora aspettando la risposta di Israele alla proposta che le è stata trasmessa dai mediatori il 18 agosto scorso, proposta che è stata accettata dal movimento e dalle fazioni palestinesi".


In una dichiarazione ufficiale, Hamas ha annunciato di essere pronto a raggiungere un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi. 


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto la richiesta del presidente francese Emmanuel Macron di visitare Israele prima dell'Assemblea generale dell'Onu, quando la Francia, insieme ad altri Paesi, riconoscerà lo Stato palestinese. Lo ha reso noto l'emittente pubblica israeliana Kan. Secondo l'emittente, Netanyahu avrebbe condizionato la visita di Macron al venir meno del riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Francia. Richiesta che il presidente francese ha respinto. 



"In una democrazia, la protesta è una cosa legittima. Ma quello che sta accadendo nelle manifestazioni finanziate e politicamente motivate contro il governo di Israele ha oltrepassato ogni limite. Ogni giorno minacciano di uccidermi, me e la mia famiglia. Si danno anche alla piromania. Hanno detto che circonderanno la mia residenza con un anello di fuoco, proprio come le milizie fasciste". Lo ha dichiarato in un video il primo ministro Benjamin Netanyahu.


Le sirene d'allarme sono state attivate in numerose aree di Israele per il lancio di un missile balistico dallo Yemen.


In risposta alle segnalazioni secondo cui ieri droni israeliani avrebbero sganciato granate nei pressi del personale Unifil, l'Idf dichiara le loro forze stavano rispondendo a una "presenza sospetta" nella zona. Lo riferisce il Times of Israel. "A seguito di un'indagine - si legge anche -, l'Idf afferma di aver tenuto un colloquio tramite i canali di comunicazione militari per chiarire l'incidente" e sottolinea che "non è stato sparato deliberatamente contro il personale dell'Unifil" ribadendo che "la sicurezza dei civili e delle forze israeliane rimane una priorità assoluta".  


"Dite ad Hamas di restituire immediatamente tutti i 20 ostaggi (non 2, 5 o 7!) e le cose cambieranno rapidamente. Finirà!". Lo ha scritto Donald Trump su Truth.  


La plenaria dell'Eurocamera, in programma la prossima settimana a Strasburgo, dovrebbe calendarizzare, per la prima volta dall'inizio delle operazioni militari israeliane, un voto su una risoluzione relativa alla situazione a Gaza. I principali gruppi della maggioranza Ue (Socialisti, Liberali e Popolari) avrebbero trovato un accordo su un titolo di massima che richiama la "crisi umanitaria", "il rilascio degli ostaggi" e l'obiettivo dei "due popoli e due Stati". L'accordo era mancato sino a oggi: il Parlamento Ue aveva affrontato diversi dibattiti su Gaza, senza però mai votare una risoluzione.


L'Idf e lo Shin Bet (servizio di sicurezza interna) hanno sventato una cellula di Hamas proveniente dall'area di Hebron, in Cisgiordania che aveva pianificato un attentato contro il ministro di ultradestra Itamar Ben Gvir, utilizzando droni carichi di esplosivo. La cellula operava sotto il comando di Hamas in Turchia. Gli arrestati avevano acquistato diversi droni, sui quali intendevano montare ordigni esplosivi per compiere l'attentato.


Con l'intensificarsi delle operazioni militari dell'Idf a Gaza city, tra i 70 e gli 80mila residenti hanno lasciato la città, la maggior parte nelle ultime 72 ore, dopo che nel weekend si erano contati circa 10mila. La stima viene riferita dal notiziario della tv pubblica Kan che cita fonti della Difesa, secondo cui intanto Hamas sta facendo di tutto per bloccare il movimento della popolazione verso sud, "al fine di usare i civili come scudi umani e per scopi di propaganda". Ma decine di migliaia di residenti sono riusciti ad aggirare i posti di blocco dei miliziani e a lasciare la città. 


"'E' un atto rilevante, grave. E la differenza con gli episodi passati è che questo fatto, che ha toccato Unifil e anche il nostro contingente, non è un errore, una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell'Idf ma, a quanto ha comunicato Unifil, una scelta precisa. Tanto precisa da parte loro quanto incomprensibile e inaccettabile da parte nostra. Esprimerò con tutta la forza possibile al mio omologo israeliano la nostra totale disapprovazione (e qualcosa in più) per quanto accaduto". Lo dice al Foglio il ministro della Difesa Guido Crosetto, a proposito del nuovo episodio avvenuto nei pressi della blu line, il confine tra Israele e Libano in cui opera la missione delle Nazioni Unite, con all'interno un importante contingente italiano.


Almeno 21mila bambini a Gaza vivono con disabilità causate dalla guerra tra Israele e Hamas dal 7 ottobre 2023, secondo il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità. Circa 40.500 bambini hanno subito "ferite legate alla guerra" in quasi due anni, ha affermato il comitato, composto da esperti che si riuniscono due volte all'anno a Ginevra.  


"Condanniamo gli attacchi alla missione Unifil che lavora per garantire sicurezza e stabilità del Libano". Così su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'incontro a Roma con l'inviato speciale Usa Boulos dopo che droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace. "Lavoriamo con gli Usa - afferma Tajani - per la stabilità del Mediterraneo e del Medioriente a partire dalla Libia. Vogliamo consolidare la cooperazione con i paesi di partenza e di transito del Nord Africa, del Sahel e del Corno d'Africa per combattere la migrazione irregolare e i trafficanti di esseri umani". 


Il dipartimento del ministero israeliano della Difesa per l'amministrazione civile ha dichiarato "terreno statale" circa 45 ettari di terra adiacenti all'avamposto illegale di Havat Gilad nella Cisgiordania settentrionale, il che significa che saranno disponibili per lo sviluppo di insediamenti e infrastrutture. Lo riporta il Times of Israel, spiegando che il terreno faceva precedentemente parte dei terreni amministrativi dei vicini villaggi palestinesi di Jit, Tell e Fara'ata, sebbene non sia di proprietà privata. Chiunque rivendichi la proprietà privata del terreno può presentare ricorso contro la decisione entro 45 giorni dalla dichiarazione, che è stata approvata il 1° settembre.


Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato sul suo account X il successo del lancio del satellite-spia "Ofek 19", definendolo un risultato di livello mondiale che solo poche nazioni possiedono. Katz ha espresso gratitudine all'Industria aerospaziale israeliana, al ministero della Difesa, all'Idf. "È un messaggio ai nostri nemici, vi osserviamo in ogni momento", ha scritto il ministro, sottolineando che l'iniziativa rappresenta anche un invito ai popoli della regione a collaborare per un futuro migliore. "Ofek-19" è un satellite di osservazione radar ad apertura sintetica con capacità avanzate, progettato per fornire immagini ad alta risoluzione per scopi di intelligence e sorveglianza", ha spiegato il ministero della Difesa.



Le sirene sono risuonate per un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano, ha dichiarato l'esercito israeliano. I sistemi di difesa aerea hanno ntercettato la minaccia. Lo riporta il Times of Israel.


Per la prima volta dopo settimane le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'agenzia Ansa sul posto.


L'Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito "uno degli attacchi più gravi" contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. "Martedì mattina, alcuni droni delle Forze di Difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell'Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l'accesso a una postazione delle Nazioni Unite", ha dichiarato la forza Onu.


La 'Giornata di disordini' indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare "un anello di fuoco" attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. Le manifestazioni sono iniziate spontaneamente alle 6:30 (5:30 in Italia) ma erano previste alla Knesset a mezzogiorno.


Le condizioni avverse del mare hanno di nuovo ostacolato la Global Sumud Flotilla, che punta a rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza. Cinque della circa 30 imbarcazioni, salpate domenica dal porto di Barcellona, sono state forzate a rientrare nel porto catalano per la seconda volta in due giorni. Il vento sul nordest iberico era calato rispetto a domenica, quando la Flotilla era tornata in porto, ma il mare grosso, ha danneggiato le imbarcazioni più piccole, soprattutto a vela, costringendole al rientro.


"Se cittadini italiani vengono arrestati in un Paese straniero, il governo non può intervenire. Se vengono arrestati verranno espulsi e avranno lo stesso trattamento che hanno avuto quelli che hanno fatto la stessa iniziativa qualche mese fa. Abbiamo seguito le vicende, li abbiamo accompagnati attraverso il nostro Consolato e la nostra Ambasciata. Il governo non è che può intervenire sugli arresti. Bisogna vedere quali leggi violano, ma in genere vengono fermati e vengono espulsi da Israele. Così come è stato in passato. Noi abbiamo fatto di tutto per accelerare i tempi dell'espulsione". Lo ha dichiarato il vicepremier Antonio Tajani, parlando di un eventuale arresto di italiani a bordo della Global Sumud Flotilla diretta verso Gaza.


Emmanuel Macron ha messo in guardia Israele contro qualsiasi "offensiva" o "tentativo di annessione" di territori, affermando che ciò non fermerà il movimento per il riconoscimento di uno stato palestinese. "Nessuna offensiva, tentativo di annessione o spostamento di popolazioni fermerà lo slancio che abbiamo creato con il principe ereditario e a cui molti partner hanno già aderito", ha affermato il presidente francese, riferendo di un colloquio con l'erede al trono saudita, Mohammed bin Salman.

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