Israele, in migliaia in piazza a Tel Aviv per chiedere un accordo sul rilascio degli ostaggi e la tregua a Gaza
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Le famiglie degli ostaggi: "Il 3 settembre manifestazione davanti alla residenza di Netanyahu". Altri morti nei raid sulla Striscia
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 692. Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno annunciato che il 3 settembre terranno una grande manifestazione mercoledì davanti alla residenza ufficiale del primo ministro Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme, per chiedere un accordo per garantire il rilascio delle persone trattenute a Gaza. Il ministro Ben Gvir vorrebbe vietare le proteste nelle strade e nelle sinagoghe. Per il titolare degli Esteri israeliano, Gideon Saar, "non ci sarà alcun piano" per la creazione di uno Stato palestinese. In una lettera congiunta all'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, Svezia e Olanda hanno chiesto misure contro Israele per le violazioni dei diritti umani.
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Fonti negli ospedali di Gaza hanno riferito ai reporter di Al Jazeera nella Striscia di Gaza che almeno 50 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani dalle prime ore di questa mattina. Questo totale include almeno 19 persone colpite da colpi d'arma da fuoco mentre cercavano aiuti alimentari disperatamente necessari.
L'Iran promette una risposta alle sanzioni europee "ingiustificate e illegali". Lo afferma il ministero degli Esteri dopo che, ha rivelato Axios, i ministri degli esteri di Francia, Germania, Regno Unito (E3) e l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue hanno comunicato al segretario di Stato Marco Rubio che attiveranno il meccanismo sanzionatorio "snapback" contro Teheran per il programma nucleare.
Continua a essere difficile la situazione nel quartiere della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza. Come postato su Facebook dal parroco padre Gabriel Romanelli questa mattina ci sono stati bombardamenti a 700 metri dalla parrocchia della Sacra Famiglia. Romanelli ha diffuso alcuni video di quanto successo.
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir sta cercando il via libera del procuratore generale Gali Baharav-Miara per un documento programmatico che metterebbe al bando le proteste che bloccano le strade principali. Il divieto, scrivono i media israeliani, proibirebbe le proteste quasi quotidiane a favore della liberazione degli ostaggi che bloccano da mesi autostrade e strade principali, nonché quelle che conducono a ospedali, città isolate, vie di emergenza e all'aeroporto Ben-Gurion. La proposta richiederebbe ai manifestanti di ottenere l'autorizzazione della polizia per manifestare dentro le città.
L'Idf ha annunciato di aver intercettano un drone lanciato dallo Yemen. Le sirene avevano risuonato nelle comunità di Bnei Netzarim e Naveh, nel sud di Israele, vicino al confine con l'Egitto. L'Idf ha aggiunto che i dettagli dell'incidente sono in fase di indagine.
E' salito a 17 il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani su Gaza. Tra questi, nove persone erano in cerca di aiuto. Lo riporta Al Jazeera, citando fonti mediche dell'enclave.
Per la prima volta dalla dissoluzione del regime siriano di Bashar al Assad a dicembre scorso, soldati aviotrasportati israeliani sono penetrati alla periferia di Damasco in una base militare alla ricerca di armi in precedenza usate dagli Hezbollah libanesi. Lo riferiscono media siriani, secondo cui un gruppo di militari israeliani si sono calati a terra da elicotteri nel distretto di Kiswa, pochi chilometri a sud-ovest dal centro di Damasco. L'area era stata già bombardata due giorni fa dall'aviazione israeliana e otto militari governativi siriani erano stati uccisi secondo la tv di Stato siriana.
La Svezia e l'Olanda, alla vigilia del consiglio informale di Copenaghen, inviano una lettera all'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas in cui chiedono misure contro Israele (e contestualmente sanzioni ai vertici politici di Hamas) alla luce delle violazioni ai diritti umani, in relazione a quanto dice l'articolo 2 dell'accordo di associazione con l'Ue. In particolare, nella missiva, vista dall'Ansa), si chiede la sospensione parziale della partecipazione di Israele al programma Horizon, come proposto dalla Commissione, e anche la sospensione del capitolo sul commercio dell'accordo stesso, chiedendo all'esecutivo Ue di avanzare "una proposta".
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha dichiarato che "non ci sarà alcun piano" per la creazione di uno Stato palestinese. Lo ha detto ai giornalisti lasciando la sede del Dipartimento di Statoa Washington, dove ha incontrato il segretario Marco Rubio.