Israele, in migliaia in piazza a Tel Aviv per chiedere un accordo sul rilascio degli ostaggi e la tregua a Gaza
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Libano, un razzo israeliano esplode vicino a un asilo: i bambini scappano terrorizzati. A Gaza altri 10 morti per fame. Tajani: "Israele ha superato la linea rossa della reazione legittima, si fermi"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 691. Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno annunciato che il 3 settembre terranno una grande manifestazione mercoledì davanti alla residenza ufficiale del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme per chiedere un accordo per garantire il rilascio delle persone trattenute a Gaza. Lo scrive Haaretz. Un raid israeliano ha causato un'esplosione vicino a un asilo in Libano e i bambini sono scappati terrorizzati, mentre continuano gli attacchi di Tel Aviv a Gaza, dove almeno 37 persone sono morte da mercoledì mattina e si contano altri 10 decessi per fame e stenti nelle ultime 24 ore. Nella notte le difese aeree dello Stato ebraico hanno intercettato un nuovo missile lanciato dallo Yemen. L'esercito ha spiegato che l'ospedale Nasser di Khan Younis è stato attaccato per colpire una telecamera ritenendo che "fosse stata piazzata lì da Hamas per monitorare i movimenti dei combattenti". Le autorità religiose di cattolici e ortodossi a Gaza dicono che non lasceranno la Striscia, con il cardinale Pizzaballa e il patriarca Teofilo che in una nota congiunta scrivono: "Il clero e le suore rimarranno e continueranno a prendersi cura di tutti coloro che saranno nei complessi. Andarsene sarebbe una condanna a morte". Tajani: "Israele ha superato la linea rossa della reazione legittima, si fermi".
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Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha dichiarato che "non ci sarà alcun piano" per la creazione di uno Stato palestinese. Lo ha detto ai giornalisti lasciando la sede del Dipartimento di Statoa Washington, dove ha incontrato il segretario Marco Rubio.
Le forze armate israeliane hanno ucciso stasera quattro palestinesi in cerca di aiuti nella Striscia di Gaza settentrionale, e ne hanno feriti altri. Un quinto palestinese che cercava aiuti era stato ucciso oggi nella Striscia centrale, a Salah al-Din Road. Lo scrive sul suo sito l'agenzia palestinese Wafa.
"La comunità internazionale sta facendo il possibile per convincere Netanyahu a fermare questa ondata di attacchi, che puntano a spostare la popolazione da Gaza. Questo è inaccettabile, io mi riconoscono le parole di Leone XIV che ha pronunciato oggi, parole piene di buonsenso. Hamas è sicuramente una organizzazione terroristica a criminale, che si fa scudo del proprio popolo per difendersi, ma Israele ha superato la linea rossa della reazione legittima dopo l'attacco del 7 ottobre". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite di Zona Bianca su Rete4, aggiungendo che "è tempo di fermarsi".
Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani a Gaza nella giornata di oggi è salito a 51: tra questi, 12 persone erano in cerca di aiuti umanitari. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera.
Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno annunciato che terranno una grande manifestazione mercoledì davanti alla residenza ufficiale del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, mentre la guerra sta per entrare nel suo 700° giorno, chiedendo un accordo per garantire il rilascio delle persone trattenute a Gaza. Lo scrive Haaretz.
L'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha dichiarato che nei "prossimi giorni" ci saranno ulteriori informazioni sul bombardamento all'ospedale Nasser di Gaza di lunedì, in cui sono morti anche cinque giornalisti. "Stiamo ancora esaminando i dettagli di quell'incidente, e nei prossimi giorni avremo maggiori informazioni a riguardo", ha detto Danon ai giornalisti, come riporta Times of Israel. "Il nostro obiettivo è combattere i terroristi, non i giornalisti, né chiunque non sia coinvolto nel terrorismo", ha aggiunto.
Almeno 37 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani condotti in diverse zone della Striscia di Gaza da questa mattina all'alba, tra cui 4 che "cercavano aiuti". Lo riferiscono fonti degli ospedali di Gaza gestiti dal movimento islamista palestinese Hamas, citate dall'emittente panaraba satellitare di proprietà qatariota Al Jazeera.
La Siria ha espresso la sua "ferma condanna e denuncia" dell'attacco condotto da droni israeliani che hanno preso di mira un'unità dell'esercito siriano nei pressi della città di al-Kiswah, nella campagna di Damasco. Lo riporta l'agenzia Sana, spiegando che il bilancio è di 6 morti. Il ministero degli Esteri di Damasco afferma che l'attacco costituisce "una grave violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite" e invita il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ad "assumersi le proprie responsabilità legali e morali nel porre fine a questi ripetuti attacchi e ad adoperarsi per obbligare le autorità israeliane a porre fine alle continue violazioni contro la Siria, il suo popolo e le sue istituzioni nazionali".
I media palestinesi riferiscono che Alam Abdallah al-Amour, un atleta della Striscia di Gaza che ha gareggiato in gare di corsa internazionali, è stato ucciso dal fuoco dell'esercito israeliano nei pressi di un centro di distribuzione degli aiuti della Gaza Humanitarian Foundation a Khan Younis. Non ci sono commenti immediati da parte delle Forze di Difesa Israeliane.
Un portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che l'evacuazione di Gaza City è "inevitabile", mentre l'Idf si prepara a conquistare la città più grande del territorio palestinese. "L'evacuazione di Gaza City è inevitabile" e, "ogni famiglia che si trasferirà a sud riceverà i più generosi aiuti umanitari, attualmente in fase di elaborazione", ha scritto su X il portavoce in lingua araba dell'esercito, Avichay Adraee, secondo cui "l'Idf ha iniziato a lavorare per portare le tende, preparare le aree per l'istituzione di complessi di distribuzione degli aiuti" nel sud della Striscia.
L'attacco del movimento islamista palestinese Hamas in Israele del 7 ottobre "non sarebbe avvenuto" se l'attuale inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, fosse stato presidente degli Stati Uniti all'epoca. Lo ha detto oggi il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riferito dal sito web d'informazione "Inn".
"Supplico che siano liberati tutti gli ostaggi, che si raggiunga un cessate il fuoco permanente e che si faciliti l'ingresso degli aiuti umanitari e che venga integralmente rispettato il diritto umanitario, in particolare l'obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva e di spostamento forzato della popolazione". Così papa Leone in un nuovo appello per la Terra Santa all'udienza generale.
Il ministero della Sanità di Gaza riferisce che nelle ultime 24 ore sono morte altre dieci persone "a causa di carestia e malnutrizione" nella Striscia, precisando che due erano bambini. Questo porta il numero totale dei decessi legati alla fame a 313, fra cui 119 minori.
Gli ispettori dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea), sono tornati in Iran per la prima volta dopo la guerra di 12 giorni avvenuta a giugno, quando Israele e Usa hanno attaccato i siti nucleari persiani. "In Iran ci sono molti impianti atomici. Alcuni sono stati attaccati, altri no. Stiamo discutendo quali modalità pratiche possano essere applicate per facilitare la ripresa del nostro lavoro".
Almeno 21 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi: lo hanno reso noto fonti mediche citate da Al Jazeera. Il bilancio include quattro civili uccisi mentre aspettavano gli aiuti umanitari.
L'esercito israeliano ha intercettato un missile lanciato dallo Yemen, "in seguito ad allarmi attivati poco tempo fa in diverse zone del Paese".
Donald Trump presiedera' oggi una "grande riunione" su Gaza. Lo ha annunciato l'inviato Usa Steve Witkoff.
"Faremo in modo che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". Lo ha detto Benjamin Netanyahu durante un evento tenutosi in onore del Consiglio regionale di Binyamin in Cisgiordania, per celebrare 17 nuovi insediamenti nella regione. "Che prezzo pagano, insieme al resto del nostro popolo", ha detto il premier che, nel suo discorso, durante l'evento ha dichiarato: "Siamo sulla strada della vittoria e grandi cose sono già state realizzate, ma c'è ancora del lavoro da fare. Veniamo da una riunione di gabinetto. Non credo di potermi dilungare troppo, ma dirò una cosa: è iniziato a Gaza e finirà a Gaza. Non lasceremo lì questi mostri, libereremo tutti i nostri ostaggi, faremo in modo che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele".