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Speciale Il conflitto in Medioriente

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L'Onu dichiara lo stato di carestia a Gaza: "A rischio 132mila bambini" | Israele: "Falso" | Media: "Offensiva a Gaza City a metà settembre"

Il ministro della Difesa israeliano Katz: "Se Hamas non libera gli ostaggi, si apriranno le porte dell'inferno"

di Redazione online
22 Ago 2025 - 20:40

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 685. La carestia a Gaza è "interamente provocata dall'uomo" e le vite di 132mila bimbi sotto i cinque anni sono a rischio a causa della malnutrizione. È quanto si legge nel rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dall'Onu, che ha dichiarato ufficialmente lo stato di carestia nella Striscia a causa del blocco degli aiuti da parte di Israele. Condanna del ministro degli Esteri britannico, David Lammy: "Il rifiuto del governo israeliano di consentire l'ingresso di aiuti sufficienti a Gaza" ha causato la "catastrofe" della carestia, che rappresenta "un oltraggio morale". Per Tel Aviv, però, "il rapporto dell'Ipc è falso e si basa su dati parziali e di parte e su informazioni superficiali provenienti da Hamas, un'organizzazione terroristica". Immediata è arrivata la controreplica dell'Ipc: "I nostri criteri sono validi". Intanto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato i piani dell'esercito per "sconfiggere Hamas" nella Striscia, con l'invasione di Gaza City. Inoltre, ha avvertito: "Si apriranno le porte dell'inferno per gli assassini e gli stupratori di Hamas". L'esercito di Israele ha lanciato volantini sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, nei quali si chiede ai residenti non ancora evacuati di spostarsi a sud.

Israele: entrati nella Striscia di Gaza 370 tir carichi di aiuti umanitari FOTO

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Nella serata di oggi, le Forze di difesa israeliane (Idf) "hanno colpito un deposito di armi di Hezbollah nell'area di Dier Kifa, nel sud del Libano". Lo rendono noto le stesse Idf sul proprio canale Telegram, sottolineando come "la presenza del deposito di armi costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano". 


Questa sera, dopo una discussione infruttuosa nel governo sulle possibili sanzioni da adottare contro Israele, il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp si è dimesso. Lo scrive l'agenzia di stampa nederlandese ANP. "Mi rendo conto di non essere in grado di adottare ulteriori misure significative" per fare pressione su Israele, ha affermato Veldkamp. 


Un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano si è "molto probabilmente frammentato in aria". Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane su Telegram, rimarcando come, "durante l'incidente, sono stati effettuati diversi tentativi di intercettazione da parte dei sistemi di difesa aerea" e che "le sirene sono state attivate in conformità con il protocollo".


Israele dovrebbe lanciare la sua nuova offensiva su Gaza City a metà settembre, circa due settimane dopo che i riservisti appena richiamati si presenteranno in servizio il 2 settembre. A sostenerlo è il canale Channel 12 - rilanciato dal Times of Israel - che cita funzionari israeliani, secondo cui circa un milione di palestinesi attualmente a Gaza City saranno chiamati a evacuare già domenica. Secondo il report, Netanyahu e i vertici politici stanno spingendo per accelerare l'avvio dell'operazione, mentre l'esercito vuole prima adottare misure per proteggere gli ostaggi e le truppe per poi evacuare i palestinesi da Gaza City e garantire la legittimità internazionale dell'operazione. 


Oggi nel sermone del venerdì nelle moschee d'Italia "preghiamo per la sopravvivenza delle famiglie palestinesi a Gerusalemme e a Gaza e per il rilascio incondizionato degli ostaggi israeliani mentre chiediamo ai politici di disarmare i terroristi senza mai sterminare militarmente la dignità e la vita di qualsiasi popolo". Lo scrive il Consiglio delle guide religiose della comunità religiosa islamica italiana.


Un agente di Hezbollah è stato ucciso in un attacco con drone israeliano ad Ayta ash-Shab, nel Libano meridionale. Lo ha riferito l'Idf citato dal Times of Israel. Secondo l'esercito, l'agente era coinvolto negli sforzi per ripristinare le infrastrutture di Hezbollah nella zona. Dal cessate il fuoco del novembre 2024, l'Idf afferma di aver ucciso oltre 230 agenti di Hezbollah in attacchi in Libano.


"Il rapporto dell'IPC è una bugia assoluta. Israele non ha una politica di fame. Israele ha una politica di prevenzione della fame". Lo ha affermato in un post su X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "Dall'inizio della guerra, Israele ha consentito l'ingresso di 2 milioni di tonnellate di aiuti nella Striscia di Gaza, oltre una tonnellata di aiuti a persona", ha aggiunto affermando che lo Stato ebraico "continuerà ad agire responsabilmente, assicurando che gli aiuti raggiungano i civili di Gaza e distruggendo al contempo la macchina del terrore di Hamas". La 'campagna di fame' orchestrata da Hamas non ci impedirà di liberare i nostri ostaggi ed eliminare Hamas", ha detto ancora Netanyahu secondo cui il "mondo civile" deve "esigere" due cose ovvero "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e la verità".


Sale a 52 morti il bilancio delle vittime dei raid israeliani nella Striscia di Gaza: lo riferisce al Jazeera, citando fonti mediche. A Gaza City gli uccisi sono 36, incluse 5 persone che cercavano aiuti alimentari. Nel sobborgo di Sheikh Radwan è stata colpita una scuola che ospitava gli sfollati, almeno 12 i morti secondo le fonti.


"Il rifiuto del governo israeliano di consentire l'ingresso di aiuti sufficienti a Gaza" ha causato la "catastrofe" della carestia, che rappresenta "un oltraggio morale". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, dopo la pubblicazione del rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dalle Nazioni Unite, sulla carestia nella Striscia. Il documento "evidenzia chiaramente le conseguenze disastrose, soprattutto per i bambini", ha aggiunto Lammy.


"Proprio quando sembra che non ci siano più parole per descrivere l'inferno di Gaza, ne è stata aggiunta una nuova: carestia. Non è un mistero, è un disastro provocato dall'uomo, un'accusa morale e un fallimento dell'umanità stessa. La carestia non riguarda solo il cibo, è il collasso deliberato dei sistemi necessari alla sopravvivenza umana". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. "Le persone muoiono di fame, i bambini muoiono, e coloro che hanno il dovere di agire stanno fallendo. In quanto potenza occupante, Israele ha obblighi inequivocabili ai sensi del diritto internazionale, incluso il dovere di garantire cibo e forniture mediche alla popolazione. Non possiamo permettere che questa situazione continui impunemente. Basta scuse. Il momento di agire non è domani, è adesso". Guterres ha poi ribadito che serve "un cessate il fuoco immediato, il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e un accesso umanitario completo e senza restrizioni". 


Un drone israeliano ha colpito una tenda di fortuna a Khan Younis nella Striscia di Gaza: nel raid sono rimasti uccisi una donna e 4 bambini. Lo riferiscono fonti mediche del centro Nasser Medical Complex, citate da al Jazeera, secondo le quali sale così ad almeno 30 palestinesi morti il bilancio dei raid israeliani dall'alba di oggi.


"Per il bene dell'umanità, fateci entrare nella Striscia". È l'appello disperato lanciato dal responsabile umanitario delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, alle autorità israeliane, dopo la presentazione del rapporto sulla fame a Gaza, affinché non venga più bloccato l'ingresso degli aiuti umanitari. "Facciamo arrivare cibo e altri rifornimenti senza impedimenti e nella quantità massiccia richiesta. È troppo tardi per troppi, ma non per tutti a Gaza", ha aggiunto.


L'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) ha respinto le accuse del ministero degli Esteri israeliano, secondo cui i criteri sarebbero stati modificati per poter dichiarare la carestia a Gaza. La risposta spiega i diversi modi di valutare la malnutrizione nei bambini sotto i cinque anni, a seconda delle prove disponibili. L'Ipc ha affermato che quando si effettua una valutazione basata sul peso e sull'altezza viene utilizzata una soglia del 30% per decretare il tasso di malnutrizione, ma che questi dati non sono disponibili a Gaza. In assenza della misura di peso e altezza, viene utilizzata una misurazione della circonferenza delle braccia dei bambini. In questo caso la carestia viene dichiarata quando il 15% dei bambini presenta una circonferenza delle braccia al di sotto di una certa misura. L'Ipc ha assicurato che questo standard è valido da oltre un decennio e che è stato utilizzato di recente per valutare la carestia in Sudan ha sottolineato che l'uso della circonferenza del braccio "non rappresenta una 'soglia abbassata' nella metodologia Ipc ma dimostra invece la continua applicazione degli standard Ipc consolidati". Lo riporta la Bbc.


La carestia a Gaza è "interamente provocata dall'uomo" e le vite di 132mila bimbi sotto i cinque anni sono a rischio a causa della malnutrizione. È quanto si legge nel rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dall'Onu, cha ha dichiarato ufficialmente lo stato di carestia nella Striscia a causa del blocco degli aiuti da parte di Israele. "Il tempo del dibattito e dell'esitazione è passato, la fame è presente e si sta diffondendo rapidamente", afferma il rapporto.


La fame a Gaza è "apertamente promossa da alcuni leader israeliani come arma di guerra". Lo ha detto il responsabile umanitario delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, commentando il rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sistema globale di monitoraggio della fame sostenuto dalle Nazioni Unite, sulla carestia nella Striscia. "È una carestia che ci perseguiterà tutti" ha aggiunto, invitando il premier Benjamin Netanyahu a un "cessate il fuoco immediato" e chiedendo che vengano aperti i valichi per far entrare gli aiuti umanitari.


L'Idf ha lanciato volantini sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, nei quali si chiede ai residenti non ancora evacuati di spostarsi a sud. Lo riferiscono i media di Tel Aviv.


Israele afferma di "respingere fermamente" le conclusioni dell'ultimo rapporto dell'IPC, "in particolare l'affermazione sulla carestia a Gaza City". Il Coordinamento delle Attività Governative nei Territori (Cogat), l'organismo militare responsabile degli aiuti, afferma che "il rapporto è falso e si basa su dati parziali e di parte e su informazioni superficiali provenienti da Hamas, un'organizzazione terroristica". Prosegue definendo la valutazione dell'Ipc unilaterale accudandola di ignorar "gli ampi sforzi umanitari intrapresi a Gaza". "Fatti distorti minano la credibilità dell'Ipc", afferma Israele.


"Già 16mila persone sono uscite da Gaza e altre continueranno a uscire a mano a mano che Israele renderà la situazione più difficile. Ma c'è gente che non se ne andrà, perché non ha un posto dove andare. La zona sicura, Al Mawasi, continua ad essere bombardata". La direttrice in Spagna dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Raquel Martì, ha denunciato la situazione disperata dei civili, mentre Netanyahu annuncia la ratifica del piano militare. "Sono mesi che sentiamo parlare Netanyahu di negoziati di pace e continua a massacrare". Secondo la direttrice dell'agenzia Onu, la popolazione si trova di fronte a una scelta impossibile e senza alternative.


Secondo fonti mediche degli ospedali di Gaza contattate da Al Jazeera Arabic, negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza sono rimasti uccisi almeno 25 palestinesi. Tra le vittime ci sono tre bambini, morti durante un bombardamento israeliano su una tenda in Jalaa Street, a ovest di Gaza City. 


Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato di aver approvato i piani dell'esercito (Idf) per "sconfiggere Hamas a Gaza", che comprendono l'invasione di Gaza City con una nuova offensiva. "Le porte dell'inferno si apriranno presto sugli assassini e gli stupratori di Hamas a Gaza", ha scritto Katz in un post su X. E ha aggiunto: "Distruggeremo Gaza City se Hamas non accetterà di deporre le armi e di rilasciare tutti gli ostaggi". 


Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha dichiarato di aver condotto con successo un'operazione nel nord della Siria per eliminare un membro di spicco dell'Isis. "Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto con successo un raid nel nord della Siria il 19 agosto, uccidendo un membro di spicco dell'Isis e un importante finanziatore che pianificava attacchi in Siria e Iraq. Aveva relazioni con tutta la rete dell'Isis nella regione, rappresentando una minaccia diretta per le forze statunitensi e della coalizione e per il nuovo governo siriano", ha dichiarato il comando in una nota.


L'ambasciatrice israeliana nel Regno Unito, Tzipi Hotovely, ha risposto al Ministro degli Esteri britannico David Lammy per le sue critiche al controverso nuovo piano di insediamenti israeliano. "Non direi agli inglesi dove costruire a Londra", ha dichiarato al Daily Mail. "Consideriamo l'E1 come parte della Grande Gerusalemme", ha aggiunto, riferendosi al progetto di costruzione.


L'amministrazione Trump ha chiesto a Israele di "ridurre" le sue azioni militari "non urgenti" in Libano, dopo che due settimane fa il governo di Beirut ha chiesto alle Forze armate di preparare un piano per lo smantellamento di tutti i gruppi armati non statali, incluso il movimento filo-iraniano di Hezbollah. Lo hanno detto fonti anonime al portale di informazione "Axios".