Medioriente, morti e feriti dopo raid su centro aiuti a Gaza
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A Gaza i centri di distribuzione degli aiuti restano chiusi. Decine di vittime nei raid israeliani, secondo fonti mediche palestinesi
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 610. Continuano i raid dell'esercito israeliano sulla Striscia. Secondo Al Jazeera a Gaza City c'è stato "un massacro, dall'alba sono almeno 66 morti". Le truppe israeliane hanno recuperato il corpo dell'ostaggio thailandese Pinta Nattapong in un'operazione speciale dell'Idf e dello Shin Bet nella Striscia di Gaza. Intanto Hamas avverte: "C'è un ostaggio ancora vivo nella zona assediata dai militari". Israele ha confermato di stare armando una milizia palestinese contro il gruppo fondamentalista. Starmer ha dichiarato che la Gran Bretagna sta valutando sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza in accordo con gli alleati. Intanto la Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti al momento non saranno operativi, per dare il tempo all'organizzazione, sostenuta da Stati Uniti e Israele, di svolgere il lavoro logistico necessario per accogliere folle più numerose.
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Le autorità israeliane hanno ammesso di aver sostenuto e armato un clan palestinese che si oppone ad Hamas nella Striscia di Gaza, sostenendo che ciò serve ai loro "obiettivi di guerra" e "salva la vita dei soldati" impegnati nell'offensiva contro il movimento islamista nel territorio palestinese. "Stiamo agendo in vari modi contro il governo di Hamas - ha detto il generale di brigata Effie Defrin, portavoce dell'esercito israeliano -, il cui crollo è uno degli obiettivi di guerra".