Roghi a Gerusalemme, è emergenza nazionale: Israele chiede l'assistenza internazionale
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Un ospedale di Rafah avverte: sistema sanitario al collasso, mancano i farmaci essenziali
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 575. Hamas ha pubblicato un video dell'ostaggio Maxim Herkin. Si tratta del secondo filmato che lo riguarda, dopo quello reso pubblico il mese scorso in cui lo si vedeva insieme a un altro ostaggio. In questo video Herkin sembra bendato. Intanto un ospedale di Rafah avverte: sistema sanitario al collasso, mancano i farmaci essenziali. Secondo Hamas, almeno 57 palestinesi sono morti di fame per il blocco degli aiuti. Domenica il gabinetto israeliano politico-di sicurezza approverà l'escalation dell'Idf nella Striscia e verrà evacuta la popolazione dal nord e dal centro. Israele ha richiamato decine di migliaia di riservisti.
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Il primo ministro israeliano Netanyahu esorta il Qatar a "smetterla di fare il doppio gioco" nei negoziati per una tregua con Hamas. "È giunto il momento che il Qatar smetta di giocare su entrambi i fronti con i suoi doppi discorsi e decida se stare dalla parte della civiltà o dalla parte della barbarie di Hamas", ha scritto Netanyahu su X, aggiungendo: "Israele vincerà questa guerra giusta con mezzi giusti".
L'esercito israeliano sta richiamando decine di migliaia di riservisti in vista dell'espansione pianificata dell'offensiva contro Hamas a Gaza, secondo quanto riportato dai media israeliani. I riservisti saranno inviati a sostituire i coscritti e i soldati in servizio attivo in Israele e nella Cisgiordania occupata, in modo che questi possano essere riassegnati a Gaza, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa. Un portavoce militare non ha né confermato né smentito le notizie, ma tra coloro che hanno ricevuto gli ordini di mobilitazione figurano anche parenti di giornalisti dell'Afp.
Domani il gabinetto israeliano politico-di sicurezza approverà l'escalation dell'Idf nella Striscia. Lo riferisce il notiziario della tv pubblica Kan. L'esercito israeliano ritiene che Hamas stia operando in strutture non organizzate, a parte tre brigate, e che stia reclutando ragazzini di 14-16 anni. Il piano del capo di stato maggiore prevede l'acquisizione di territori che l'Idf rastrellerà, restandoci con un'operazione definita "Piano Piccola Gaza". L'Idf evacuerà la popolazione dal nord e dal centro, saranno costruiti complessi umanitari tra le rotte Morag e Filadelfia, dove il cibo sarà distribuito da aziende private e altre organizzazioni.
Hamas ha pubblicato un video dell'ostaggio Maxim Herkin. Si tratta del secondo filmato che lo riguarda, dopo quello reso pubblico il mese scorso in cui lo si vedeva insieme a un altro ostaggio. In questo video Herkin sembra bendato. Le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, ha diffuso il video affermando che il prigioniero si trova in un tunnel e che è ferito a causa dei bombardamenti dell'esercito israeliano
Almeno 57 palestinesi sono morti di fame dal 7 ottobre 2023 ad oggi, a causa del blocco israeliano in corso sulla Striscia di Gaza, secondo fonti governative di Gaza, che fa capo ad Hamas citate da Anadolu. "Il numero delle vittime della politica della fame è salito a 57 morti e il bilancio è destinato ad aumentare a causa della continua chiusura dei valichi e del divieto di ingresso di cibo, latte in polvere, integratori alimentari e decine di farmaci essenziali", in atto per il 63/o giorno consecutivo, ha avvertito l'ufficio stampa in una nota.
Donald Trump ha in programma di tenere un vertice con i leader dei Paesi del Golfo durante la sua visita ufficiale in Arabia Saudita tra 10 giorni. Lo riferisce il sito israeliano Walla, solitamente ben informato sui dossier mediorientali. Il principe saudita bin Salman prevede di invitare al vertice i leader di tutti i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo: Emirati, Bahrein, Kuwait, Oman e Qatar. Trump è atteso a Riad il 13 maggio, il vertice è previsto il 14. Fonti affermano che una visita in Israele non è prevista poiché a breve non vi sarà un accordo per il rilascio dei rapiti e la tregua a Gaza.
Il Kuwait specialized hospital di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha lanciato l'allarme per un imminente collasso del sistema sanitario dovuto alla grave carenza di medicinali, forniture mediche. Nella Striscia "c'è una carenza di oltre il 75 per cento dei farmaci essenziali, il che ha portato a un grave declino della capacità di fornire servizi medici ai pazienti", si legge in una nota dell'ospedale che sottolinea: "La capacità di continuare a fornire servizi sanitari è ora a rischio". Il Kuwait specialized hospital dichiara che le scorte rimanenti di medicinali "non sono sufficienti per più di una settimana", il che comporta "il rischio di interrompere la maggior parte dei servizi medici se non si interviene con urgenza e immediatezza". Secondo il portale d'informazione "Axios", gli Stati Uniti, Israele e i rappresentanti di una nuova fondazione internazionale sarebbero vicini a un accordo per la distribuzione degli aiuti umanitari ai palestinesi nella Striscia di Gaza. Sono trascorsi due mesi da quando Israele ha nuovamente imposto il blocco all'ingresso di aiuti per la popolazione palestinese della Striscia.
E' salito ad almeno 52.495 morti e 118.366 feriti il bilancio della guerra nella Striscia di Gaza, iniziata il 7 ottobre 2023 a seguito dell'attacco del movimento islamista palestinese Hamas contro Israele. Nelle ultime 24 ore sono morte 77 persone. Dalla rottura del cessate il fuoco da parte di Israele lo scorso 18 marzo si contano 2.326 decessi e 6.325 feriti. E' quanto emerge dai dati diffusi dalle autorità della Striscia. Il bilancio, che include sia civili palestinesi che miliziani, non può essere verificato in modo indipendente.
Gli Usa, Israele e i rappresentanti di una nuova fondazione internazionale sono vicini a un accordo su come riprendere la distribuzione degli aiuti umanitari ai palestinesi a Gaza, senza che siano controllati da Hamas. Lo riporta Axios, citando due funzionari israeliani e una fonte statunitense a conoscenza del piano. Dopo il fallimento dell'accordo di cessate il fuoco di due mesi fa, lo Stato ebraico ha bloccato tutte le consegne di forniture umanitarie sotto forma di cibo, acqua e medicine nell'enclave, aggravando la crisi umanitaria. I funzionari israeliani sostengono che durante e prima del cessate il fuoco, Hamas è riuscita a prendere il controllo della maggior parte degli aiuti entrati a Gaza.
Un attacco israeliano compiuto nella notte sul campo profughi di Khan Yunis ha ucciso almeno 19 persone, tra cui tre bambini. Otto delle vittime appartenevano alla stessa famiglia, tra cui due piccoli di un anno e un neonato di un mese. Sono state colpite abitazioni di civili e tende per sfollati. Dal 7 ottobre 2023 i palestinesi morti o feriti nel conflitto superano quota 170mila.
Israele dovrebbe richiamare migliaia di riservisti mentre si prepara a una significativa espansione della sua operazione militare in corso a Gaza, a fronte del mancato raggiungimento di un nuovo accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo riferisce il Times of Israel. Il premier Benjamin Netanyahu ha tenuto una consultazione sulla sicurezza, durante la quale ha esaminato l'offensiva pianificata, che richiederà una mobilitazione sostanziale. Allo stesso tempo, le Idf si stanno preparando a supervisionare la ripresa della distribuzione di aiuti nella Striscia sotto una supervisione più rigorosa. Poiché il blocco degli aiuti ha superato i due mesi, le organizzazioni internazionali lanciano l'allarme per le terribili condizioni umanitarie nella Striscia.
I ribelli filoiraniani yemeniti Houthi hanno denunciato nuovi raid aerei sullo Yemen, compresa sulla capitale Sana'a controllata dai fondamentalisti. Lo afferma l'agenzia di stampa dei ribelli sciiti Saba. Dal 15 marzo gli Stati Uniti hanno avviato un'operazione militare contro gli Houthi. Nella notte le sirene sono risuonate in Israele e un missile lanciato dallo Yemen è stato abbattuto.
L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito un'infrastruttura militare in Siria. Si tratta, si legge in una dichiarazione, di "un sito militare, cannoni antiaerei e infrastrutture missilistiche terra-aria. L'esercito - si legge ancora - continuerà ad agire, se necessario, per difendere i civili israeliani". Secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un civile è rimasto ucciso. Gli attacchi sono avvenuti dopo sanguinosi combattimenti nei pressi di Damasco e nel sud del Paese, al confine con Israele, che hanno coinvolto combattenti della minoranza drusa, la cui causa è stata sposata da Israele.
Oltre 20 attacchi israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria questa notte, "gli attacchi più violenti dall'inizio dell'anno", ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Più di 20 attacchi israeliani hanno preso di mira magazzini e siti militari a Deraa, vicino a Damasco, e nelle regioni di Hama e Latakia", ha affermato l'osservatorio. "Questi raid sono i più violenti dall'inizio dell'anno", ha aggiunto l'ong.