LIVE
Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Netanyahu frena sulla tregua: "Hamas faccia i nomi degli ostaggi da liberare" | "Ci riserviamo il diritto di tornare in guerra"

Tel Aviv, accoltella diversi passanti: "neutralizzato" dalla polizia

di Redazione online
18 Gen 2025 - 22:32
1 di 16
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che coinvolge Libano, Siria e Iran giunge al giorno 470. Il governo israeliano ha approvato l'accordo con Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi siglato durante la notte tra giovedì e venerdì a Doha. L'accordo (ECCO COSA PREVEDEentrerà in vigore alle 8:30 (ore locali, le 7:30 in Italia) di domenica 19 gennaio, come precisato dal Qatar. Fonti della sicurezza israeliane dicono che tra i 33 ostaggi destinati a essere rilasciati nella prima fase dell'accordo "si stima che 25 siano ancora vivi". In tutta la prima fase del cessate il fuoco, lo Stato ebraico libererà 1.890 prigionieri palestinesi in cambio dei primi ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Ma Netanyahu frena: "Tregua ferma se Hamas non comunica i nomi degli ostaggi da liberare". Il premier israeliano aggiunge che "il cessate il fuoco è temporaneo" e che Israele si "riserva il diritto di tornare in guerra" se necessario. Intanto Tel Aviv ha compiuto un raid su una tenda che ospitava sfollati nel sud della Striscia, uccidendo cinque persone. Il ministro israeliano Ben Gvir, contrario a trovare un'intesa con Hamas, ha annunciato di essere pronto a dimettersi. Il presidente dell'Anp, Abu Mazen, annuncia di essere pronto ad assumersi la responsabilità della Striscia di Gaza. A Tel Aviv un uomo ha tentato di aggredire con un coltello i passanti, ferendone uno. La polizia lo ha ucciso. 


Un funzionario di Hamas ha detto a Ynet che l'organizzazione terroristica sta ritardando per motivi tecnici la trasmissione dei nomi dei rapiti che dovrebbero essere rilasciati domani. E ha spiegato che "la comunicazione avviene fisicamente tramite messaggeri, e ci vuole tempo perché si accordino sui nomi e sulla posizione dei rapiti, quando gli aerei dell'Idf sono ancora sopra di loro". 


"Continua a fare quello che devi fare, questa storia deve finire. Vogliamo che finisca, ma continua a fare ciò che deve essere fatto". È quanto Donald Trump ha riferito di avere detto al premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un'intervista a Nbc News.


Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un discorso tv ha dichiarato che "il cessate il fuoco è temporaneo" e che Israele si "riserva il diritto di tornare in guerra" se necessario. Netanyahu ha aggiunto di avere il sostegno di Donald Trump. In particolare, il premier israeliano ha detto che sia il presidente Usa uscente Joe Biden sia quello eletto Donald Trump hanno dato garanzie che la guerra riprenderà se i negoziati sulla seconda fase dell'accordo saranno improduttivi.


"Dobbiamo raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, in cui Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele. La sacra missione di liberare gli ostaggi mi ha accompagnato per tutta la vita". Lo ha detto Benjamin Netanyahu in un intervento televisivo.


Il portavoce del ministero degli Esteri di Doha, Majed Al-Ansari, ha dichiarato al canale Al-Arabi che "siamo sicuri che le parti siano impegnate a rispettare l'accordo di cessate il fuoco". E ha osservato: "sappiamo dai tentativi precedenti che il processo di scambio di prigionieri non è semplice. Invito a non fare riferimento a dichiarazioni politiche in questo momento". Secondo lui "finora non vi è stata alcuna violazione dell'accordo". 


Il ministro di ultradestra israeliana Bezalel Smotrich ha ribadito di essere "risolutamente contrario all'accordo sugli ostaggi". Tuttavia, ha osservato di aver ottenuto dal governo "l'impegno a cambiare completamente il metodo di guerra per arrivare a una decisione completa, attraverso la graduale presa del controllo dell'intera Striscia di Gaza". Smotrich non ha quindi annunciato le dimissioni dal governo. "Abbiamo insistito e abbiamo potuto garantire, tramite una decisione del governo, nel gabinetto e in altri modi, che la guerra non sarebbe finita in alcun modo senza raggiungere i suoi obiettivi completi", ha dichiarato.


"Non proseguiremo con il piano finché non riceveremo l'elenco degli ostaggi che saranno liberati, come concordato. Israele non tollererà violazioni dell'accordo. La responsabilità esclusiva è di Hamas". Lo rende noto con un comunicato l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu dopo che, nonostante diversi rumors, Hamas non ha ancora consegnato i nomi delle tre donne che saranno rilasciate domani.


L'Egitto, che ha fatto da mediatore nei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza, ha dichiarato che Israele rilascerà più di 1.890 prigionieri palestinesi in cambio di 33 ostaggi israeliani nella prima fase di una tregua a Gaza. Il ministero degli Esteri ha dichiarato che i prigionieri saranno liberati durante la prima fase di 42 giorni del cessate il fuoco, che inizierà domenica alle 7.30 ora italiana.


L'autore dell'attacco con coltello a Tel Aviv è stato identificato come Salah Yahye, 19enne originario di Tulkarem, in Cisgiordania, entrato illegalmente in Israele. Il giovane è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Lo riporta Ynet. Secondo la polizia, l'accoltellamento è stato un attacco terroristico


La Protezione civile della Striscia di Gaza ha invitato la popolazione a "dare priorità alla sicurezza", in vista del cessate il fuoco che entrerà in vigore domenica mattina, e a non precipitarsi a raggiungere il nord dell'enclave palestinese. "Esortiamo la popolazione di Gaza a dare priorità alla propria sicurezza il più possibile. L'obiettivo primario del cessate il fuoco è proteggere le vite, e niente altro conta più di questo", ha detto il portavoce della protezione civile, Mahmoud Basal in un messaggio video. 


Un uomo ha aggredito i passanti a Tel Aviv, in via Levontin, tentando di accoltellarli. Lo riferisce il portavoce della polizia, spiegando che il terrorista è riuscito a ferire una persona ma è stato poi eliminato. Il ferito, 30 anni, è stato portato in ospedale. Gli inquirenti ritengono che possa trattarsi di un attentato, ma al momento stanno indagando. Le forze dell'ordine stanno perlustrando la zona anche in elicottero, alla ricerca di eventuali complici. 


Fonti dell'establishment sicurezza israeliana stimano che "25 dei 33 ostaggi destinati a essere rilasciati nella prima fase dell'accordo siano ancora vivi". Lo riferisce la Radio dell'esercito.


L'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza ha ucciso almeno 46.899 palestinesi e ne ha feriti 110.725 dal 7 ottobre 2023. Lo ha affermato Hamas. Sono 23 i palestinesi uccisi e 83 quelli feriti nelle ultime 24 ore, si legge in un comunicato. 


Israele "non ha raggiunto i suoi obiettivi aggressivi" a Gaza. E' quanto afferma Hamas alla luce dell'accordo di tregua. 


Le sirene d'allarme sono risuonate anche a Gerusalemme, dove sono state udite diverse esplosioni.


Le sirene d'allarme sono risuonate nel centro di Tel Aviv per un missile lanciato dallo Yemen.


Zakaria Zubeidi, ex comandante delle Brigate dei "martiri di Al Aqsa", movimento armato palestinese allineato con Fatah, sarà tra i prigionieri palestinesi rilasciati da Israele nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo riferisce il quotidiano "Times of Israel", ricordando che Zubeidi è noto per la sua fuga da un carcere di massima sicurezza nel nord di Israele nel 2021, prima di essere nuovamente arrestato insieme agli altri evasi.


Il cessate il fuoco a Gaza inizierà domenica alle 8:30 ora locale (le 7:30 in Italia). Lo ha annunciato il ministero degli Esteri del Qatar: "Consigliamo ai nostri fratelli di rimanere cauti, di esercitare la massima attenzione e di attendere istruzioni da fonti ufficiali".


L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che cinque membri di una famiglia, inclusi tre bambini, sono stati uccisi in un bombardamento dell'esercito israeliano. Il raid ha preso di mira una tenda che ospitava gli sfollati nell'area di Mawasi della città di Al-Qarara, nel sud della Striscia di Gaza.


Israele rilascerà 737 prigionieri palestinesi in cambio dei primi ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, nell'ambito della prima fase dell'accordo di tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il ministero della Giustizia. Tra i prigionieri che saranno rilasciati c'è anche Zakaria Zubeidi, responsabile di diversi attacchi contro civili israeliani ed ex leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, braccio armato del partito Fatah, evaso da una prigione israeliana nel 2021.


Il governo israeliano ha approvato l'accordo con Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi siglato durante la notte tra giovedì e venerdì a Doha. L'accordo entrerà in vigore domenica 19 gennaio. Lo ha comunicato l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri