L'ingegnere, che lavora per una compagnia energetica, sarebbe stato trovato in possesso di una sostanza psicoattiva dopo un controllo stradale
Il top manager italiano Giovanni Di Massa, 61 anni, fermato a Mosca per un presunto possesso di droga, ha lasciato la Russia di sua iniziativa, nonostante si trovasse in libertà vigilata, e si trova ora ad Abu Dhabi. Solo a cose fatte, l'uomo avrebbe avvertito le autorità italiane. L'uomo sarebbe stato trovato in possesso di mefedrone, una sostanza psicoattiva. Secondo la ricostruzione, Di Massa è stato fermato dalla polizia stradale mentre guidava un'auto aziendale in piena notte. Essendo "visibilmente nervoso", gli agenti hanno deciso di perquisirlo. Il manager sarebbe quindi stato trovato in possesso di una bustina di polvere bianca, poi rivelatasi mefedrone, per un totale di 1,15 grammi.
Fonti della Farnesina confermano la notizia riportata inizialmente dai media russi. Il consolato generale si sta occupando del caso. Sulla vicenda è stato aperto un procedimento ai sensi dell'articolo 228 del codice penale russo, che prevede la reclusione fino a 3 anni.
Giovanni Di Massa è uno dei top manager della compagnia energetica Iss International. Il presidente e amministratore delegato della società, Giuseppe Bellantoni, è intervenuto in una nota inviata all'Ansa: "La società da me rappresentata esprime in primo luogo stupore e incredulità alla notizia appresa dai media, tenuto conto che l'ingegnere Di Massa è sempre apparso come persona ligia, attenta e gran lavoratore".
"L'ingegnere Di Massa - prosegue Bellantoni - stava godendo di un periodo di ferie e, pertanto, non si trovava a Mosca per motivi di lavoro, ma personali. La società non è riuscita a mettersi in contatto col proprio dipendente che avrebbe dovuto riprendere servizio nella giornata di oggi presso la nostra filiale di Abu Dhabi, sua sede lavorativa ordinaria. La società si sta attivando con il ministero degli Esteri per avere maggiori chiarimenti".