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Dai negoziati a Sharm: "Gli ostaggi forse liberi a inizio settimana" | Trump: "C'è una reale chance di pace a Gaza"

Media: Hamas accetta il disarmo ma rifiuta Tony Blair governatore. A due anni dalla strage del 7 ottobre, gli israeliani commemorano l'anniversario al Nova Festival, nel deserto del Negev, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250

di Redazione online
07 Ott 2025 - 20:34

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 732. Una fonte a conoscenza dei dettagli delle trattative in corso a Sharm ha dichiarato a Channel 12, l'emittente più importante in Israele, che le autorità "si stanno preparando al rilascio degli ostaggi all'inizio della prossima settimana". Il presidente americano Donald Trump vede una "reale possibilità" di raggiungere un accordo di pace a Gaza in questo momento. Nei colloqui in Egitto, secondo quanto scrive l'agenzia Efe, Hamas avrebbe deciso di consegnare le armi rifiutando però Tony Blair come governatore di Gaza, mentre vorrebbe negoziare la gestione della Striscia con l'Autorità nazionale palestinese. La proposta di pace di Trump, afferma Giorgia Meloni, "apre più di uno spiraglio per la pace". Il presidente del Consiglio poi aggiunge: "È un percorso molto fragile su cui lavorare tutti con forza, e l'Italia c'è". Intanto, a due anni dalla strage del 7 ottobre, gli israeliani commemorano l'anniversario al Nova Festival, nel deserto del Negev, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250. Le famiglie delle vittime si sono recate sul luogo in cui è avvenuto l'attacco osservando un minuto di silenzio.

Israele, 7 ottobre: in centinaia si ritrovano presso il sito del Nova Festival

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Almeno 30mila persone si sono radunate a Tel Aviv per l'evento commemorativo nazionale a due anni dall'attacco di Hamas del 7 ottobre. La cerimonia è stata organizzata da Kumu ("Rise Up"), un movimento fondato da famiglie di vittime, ostaggi e sopravvissuti all'attacco, al Parco Yarkon, il più grande spazio all'aperto della città. Tra i partecipanti ci sono l'ex ostaggio Omer Shem Tov e Anat Angrest, madre dell'ostaggio Matan Angrest, oltre a performance degli artisti israeliani Yuval Rafael, Idan Amedi e altri. A differenza dell'anno scorso, il governo israeliano ha scelto di non celebrare una commemorazione ufficiale di Stato, istituendo invece una giornata nazionale di commemorazione il giorno dopo Simchat Torah - la festa che si svolge al termine della festività di Sukkot - il 16 ottobre. 


Hamas chiede delle "garanzie reali" di porre fine alla guerra: lo ha ribadito il leader politico dell'organizzazione palestinese, Khalil al-Hayya, in un'intervista concessa alla rete televisiva araba Al-Qahera Al-Ikhbariya. Hamas "è venuta in Egitto con l'obbiettivo di mettere fine alla guerra, assicurare il ritiro israeliano da Gaza ed effettuare uno scambio di prigionieri - il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, vivi e morti e dei prigionieri palestinesi in base al piano Trump", ha concluso Al-Hayya.


Hamas chiede il rilascio di Marwan Barghouti, detenuto in una prigione israeliana, nell'ambito dei negoziati in corso per uno scambio di ostaggi. Lo riferiscono i media egiziani legati allo Stato. Al-Qahera News, vicina ai servizi segreti egiziani, ha affermato che nella località turistica egiziana di Sharm El-Sheikh sono iniziati i colloqui sulle liste dei detenuti palestinesi da liberare da Israele in base a un potenziale accordo di cessate il fuoco. Barghouti, membro di spicco del partito palestinese Fatah e incarcerato dal 2002, è tra i numerosi detenuti di alto profilo di cui Hamas chiede il rilascio. Tra gli altri nomi menzionati ci sono Ahmad Saadat, Hassan Salameh e Abbas Al-Sayed.


"Siamo in giorni decisivi. Continueremo ad agire per conseguire tutti gli obiettivi della guerra: il ritorno di tutti gli ostaggi, l'eliminazione del dominio di Hamas e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. Rimarremo uniti, e insieme, con l'aiuto di Dio, vinceremo". Lo dichiara in una nota il premier israeliano Benjamin Netanyahu.


Una fonte a conoscenza dei dettagli delle trattative in corso a Sharm ha dichiarato a Channel 12, l'emittente più importante in Israele, che le autorità "si stanno preparando al rilascio degli ostaggi all'inizio della prossima settimana. Witkoff e Kushner non si fermeranno per più di due o tre giorni e si stima che la firma avverrà entro il weekend, se non ci saranno sorprese". "Israele chiederà di ricevere tutti gli ostaggi vivi entro un giorno, e dopo anche i morti", ha detto la fonte. Se le parti non raggiungeranno un accordo, gli Usa potrebbero proporre un compromesso finale, con un approccio "prendere o lasciare".


"Ci sono progressi nei negoziati a Sharm El-Sheikh", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu al "Times of Israel", aggiungendo che c'è "ottimismo, ma molta cautela". "Hamas può aggiungere ostacoli in qualsiasi momento e andarsene", ha avvertito un funzionario dell'ufficio. Il capo negoziatore del team israeliano Ron Dermer partirà domani per i colloqui, ha dichiarato il funzionario.


"Io, Crosetto, Tajani e Cingolani siamo stati denunciati per concorso in genocidio alla Corte penale internazionale. Credo che sia un caso unico a livello mondiale". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Hamas ha chiesto il pieno ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza non appena l'ultimo ostaggio verrà liberato. E' quanto riporta la rete satellitare araba Al Jazeera, citando fonti della stessa organizzazione palestinese. Secondo le stesse fonti gli estremisti vorrebbero anche garanzie internazionali sul rispetto da parte di Tel Aviv del totale cessate il fuoco e del completo ritiro dal territorio costiero. Secondo quanto riporta Al Jazeera, al centro dei negoziati indiretti attualmente in corso a Sharm el-Sheikh c'è al momento la tempistica per il rilascio dei 48 ostaggi israeliani. 


La proposta di pace di Trump per Gaza "apre più di uno spiraglio per la pace". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in tv. "È una proposta molto articolata, fino a riconoscere l'aspirazione palestinese ad aver un loro Stato. C'è stata una convergenza totale" ma "è un percorso molto fragile su cui lavorare tutti con forza, e l'Italia c'è", ha aggiunto.


La nave Conscience, salpata una settimana fa dal porto di Otranto per unirsi a una nuova flottiglia umanitaria composta in tutto da una decina di imbarcazioni dirette a Gaza, potrebbe arrivare entro mercoledì nella "zona rossa" del Mediterraneo ed essere quindi intercettata da Israele. A riferirlo è Riccardo Corradini, uno degli attivisti italiani, chirurgo di professione, a bordo della nave con altri cinque connazionali. Le imbarcazioni della nuova flottiglia trasportano complessivamente 250 persone tra medici, infermieri e giornalisti provenienti da diverse parte del mondo. 


Donald Trump vede una "reale possibilità" di raggiungere un accordo di pace a Gaza in questo momento.


Il presidente Donald Trump ha inviato una lettera alle famiglie degli ostaggi israeliani in cui li ringrazia di averlo candidato al Nobel per la Pace e di essere "deciso a riportare a casa tutti gli ostaggi e ad assicurare la totale distruzione di Hamas, affinché questi atti orribili non si ripetano mai più". "Queste scene indicibili sono rimaste impresse nella nostra memoria e non le dimenticheremo mai", aggiunge. "Sappiate che restiamo fermamente impegnati a porre fine sia a questo conflitto sia alle ondate di antisemitismo, sia in patria che all'estero", si legge nella lettera.


"Preferisco non commentare ma il cardinale ha espresso l'opinione della Santa Sede". Così Papa Leone, uscendo dalla sede vaticana di Castel Gandolfo, sull'attacco dell'ambasciata israeliana presso la Santa Sede alle parole del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, sul conflitto in Medioriente.


"Tra due giorni le persone di Gaza Freedom Flotilla e Thousand Madleens to Gaza sfideranno di nuovo il blocco navale israeliano. Fate rumore e poi riorganizziamoci per la prossima irresponsabile provocazione globale". Lo annuncia attraverso i suoi canali social Antonio La Piccirella, attivista della Global Sumud Flotilla rientrato in Italia dopo essere stato fermato al largo di Gaza. 


"La recente intervista al Cardinale Parolin, sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo. Si concentra sulla critica a Israele, trascurando il continuo rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi o di porre fine alla violenza. Ciò che più preoccupa è l'uso problematico dell'equivalenza morale laddove non è pertinente". Lo afferma l'ambasciata d'Israele presso la Santa Sede. 



Nei colloqui in Egitto Hamas avrebbe "accettato di consegnare le sue armi a un comitato egiziano-palestinese, rifiutando categoricamente di affidare la gestione della Striscia di Gaza a un comitato di transizione internazionale". Lo scrive l'agenzia Efe dal Cairo citando una fonte palestinese informata. Hamas "propone di negoziare la gestione di Gaza con l'Autorità Nazionale Palestinese" e "rifiuta la presenza di Tony Blair come governatore di Gaza", pur "accettando che assuma un ruolo di monitoraggio a distanza". 


Il 7 ottobre "è una giornata che preoccupa; sono state annunciate iniziative. Poi confido sempre che possa prevalere il buonsenso e confido soprattutto nell'attività anche preventiva che riescono a fare le forze dell'ordine, perché non va macchiata la ricorrenza di una grande tragedia". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine della cerimonia per il giuramento degli allievi dei vigili del fuoco, rispondendo a una domanda sui rischi nella ricorrenza della strage di Hamas del 2023.


"Gli ultimi attacchi di Israele contro il Qatar dimostrano che la minaccia più grande per la stabilità della nostra regione deriva dall'attuale amministrazione di questo Paese". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante il suo intervento presso il 12esimo vertice dei capi di Stato dell'Organizzazione degli Stati Turchi, a Gabala in Azerbaigian, come riferisce Anadolu. 


Hamas condanna un "fallimento arabo senza precedenti" per la situazione a Gaza, in un comunicato nel secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre di due anni fa. "Israele continua la sua brutale guerra contro il popolo palestinese commettendo massacri contro civili indifesi, tra il vergognoso silenzio e la complicità internazionale e un fallimento arabo senza precedenti", recita il testo citato da al Jazeera. "A due anni di distanza, il nostro popolo rimane radicato nella sua terra, aggrappato ai propri legittimi diritti di fronte ai piani di liquidazione e di sfollamento forzato", conclude Hamas.


L'agenzia di stampa statale giordana riferisce che oggi 131 attivisti della flottiglia di Gaza sono stati espulsi da Israele in Giordania attraverso il ponte di Allenby. Il ministero degli Esteri giordano ha affermato che gli attivisti provenivano dai seguenti Paesi: Bahrein, Tunisia, Algeria, Oman, Kuwait, Libia, Pakistan, Turchia, Argentina, Australia, Brasile, Colombia, Repubblica Ceca, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Serbia, Sudafrica, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Uruguay.


"Quanto avviene a Gaza e i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell'antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull'imbecillità e diffondendo odio". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a due anni dal 7 ottobre. "A due anni dal 7 ottobre 2023 desidero rinnovare la vicinanza al popolo di Israele e ai familiari delle vittime e delle persone rapite, che vanno immediatamente liberate, nell'auspicio che i tentativi di porre fine a questa inaudita ondata di violenza abbiano al più presto esito positivo", conclude.


"Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


"Dobbiamo essere paladini della pace. Sosteniamo il piano Usa, e come ha detto papa Leone non dobbiamo abbandonare mai la speranza della pace. Roma e l'Italia sono sempre di più in crocevia di pace, sviluppo e crescita. In questo senso in vista delle Olimpiadi di Milano e Cortina presentiamo alle Nazioni Unite una proposta di Tregua Olimpica, per tutte le guerre compresa l'Ucraina e il Medioriente". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.


Un bambino è stato ucciso e molti palestinesi sono rimasti feriti in un attacco israeliano a Khan Younis: lo riferiscono i funzionari dell'ospedale al-Amal a Al Jazeera. 


"Il Piano di pace presentato dal Presidente Trump, che ha incontrato il convinto sostegno non soltanto delle Nazioni europee, ma anche dei Paesi arabi e islamici, offre una opportunità che non deve andare sprecata, per giungere a una cessazione permanente delle ostilità, riportare a casa gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e avviare un processo verso un quadro di pace e di sicurezza in tutto il Medioriente". Lo afferma il premier Giorgia Meloni in una dichiarazione nel secondo anniversario degli attacchi di Hamas contro i cittadini di Israele che, sottolinea, "cade in un momento in cui si intravede la concreta possibilità di porre fine a questa guerra". 


"Sono trascorsi due anni dall'ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia". Lo afferma il premier Giorgia Meloni. "Oggi - aggiunge - rinnoviamo la vicinanza ai famigliari delle vittime e torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, che ancora oggi attendono di tornare a casa dopo due anni di prigionia, vessazioni, sofferenze". 


I colloqui sui negoziati sul piano di pace per Gaza "sono positivi". Lo confermano fonti vicine ai negoziatori di Hamas dopo le indiscrezioni emerse sulla stampa egiziana. Le fonti confermano anche che il secondo round a Sharm El-Sheikh, dove ieri è arrivata una delegazione israeliana, inizierà oggi in tarda mattinata.


"Non dimenticheremo mai l'orrore degli attacchi di Hamas del 7 ottobre e il dolore che hanno causato alle vittime innocenti, alle loro famiglie e all'intero popolo israeliano, due anni fa. Onoriamo la loro memoria lavorando instancabilmente per la pace". Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. "Il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco sono ora a portata di mano. Questa opportunità non deve essere persa, nel contesto del piano Trump. Bisogna cogliere questo momento per aprire la strada a una pace duratura , basata sulla soluzione dei due Stati", aggiunge von der Leyen. 




Un razzo è stato lanciato dal nord della Striscia di Gaza contro la comunità israeliana di confine di Netiv Ha'asara. Lo ha riferito l'esercito dello Stato ebraico. Il razzo ha colpito l'area della comunità, ma non ha causato feriti, hanno spiegato le Idf. Netiv Ha'asara è stata una delle comunità attaccate il 7 ottobre di 2 anni fa.


La pace a Gaza "è ancora legata a un filo, ma se si realizzasse sarebbe davvero una svolta storica" perché spianerebbe la strada a "un ribaltamento del futuro nell'intero Medio Oriente" e creerebbe "le condizioni per dare vita in prospettiva a uno stato palestinese libero da Hamas e finalmente privo di pulsioni aggressive verso Israele, che l'Italia sarebbe quindi pronta a riconoscere". Lo scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un intervento su Il Foglio per il secondo anniversario delle stragi del 7 ottobre.


Oggi gli israeliani commemorano il secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre al Nova Festival, nel deserto del Negev, da parte di miliziani palestinesi, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250. Le famiglie delle vittime si recheranno sul luogo in cui è avvenuto l'attacco e osserveranno un minuto di silenzio.


"Hamas sta acconsentendo a cose molto importanti". Lo ha detto Donald Trump, parlando dei negoziati in corso. "Stiamo procedendo molto bene".


Donald Trump smentisce che ci siano stati momenti di tensione tra lui e Benajmin Netanyahu per l'accordo su Gaza. "Non è vero, è stato molto positivo", ha detto il presidente Usa parlando nello Studio Ovale.


Il primo round di colloqui a Gaza tra Hamas e i mediatori in Egitto si è concluso "in un clima positivo". Lo ha riferito Al-Qahera News, media legato all'intelligence del Cairo. I colloqui proseguiranno martedì, sempre tra Hamas e i mediatori, a Sharm El-Sheikh, dove una delegazione israeliana è arrivata lunedì. Si prevede che lo Stato ebraico e i fondamentalisti palestinesi avvieranno colloqui indiretti sui dettagli di una proposta di Donald Trump per uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco a lungo termine.

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