Il presidente americano: "Credo ci sarà un accordo". La Casa Bianca: "Sulla pace vogliamo procedere velocemente". Quindici italiani della Flotilla rientrano in patria da Atene
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 732. A due anni esatti dal 7 ottobre che innescò la guerra tra Hamas e Israele, si è chiuso il primo round dei negoziati in Egitto che si vorrebbero decisivi per il raggiungimento di una tregua a Gaza. Donald Trump ha definito "molto positivo" l'atteggiamento di Benjamin Netanyahu in merito all'accordo su Gaza. Il presidente americano ha poi aggiunto che Hamas sta acconsentendo a punti "molto importanti". La Casa Bianca spinge affinché si chiudano in fretta le trattative con un esito positivo. Intanto l'esercito israeliano continua a bombardare in diverse zone della Striscia, non solo a Gaza City, nonostante la richiesta del presidente americano di fermare i raid. I 15 italiani della Flotilla rimasti in Israele sono decollati alla volta di Atene per rientrare in Italia. Sono tutti in ottime condizioni fisiche.
"Hamas sta acconsentendo a cose molto importanti". Lo ha detto Donald Trump, parlando dei negoziati in corso. "Stiamo procedendo molto bene".
Donald Trump smentisce che ci siano stati momenti di tensione tra lui e Benajmin Netanyahu per l'accordo su Gaza. "Non è vero, è stato molto positivo", ha detto il presidente Usa parlando nello Studio Ovale.
Il primo round di colloqui a Gaza tra Hamas e i mediatori in Egitto si è concluso "in un clima positivo". Lo ha riferito Al-Qahera News, media legato all'intelligence del Cairo. I colloqui proseguiranno martedì, sempre tra Hamas e i mediatori, a Sharm El-Sheikh, dove una delegazione israeliana è arrivata lunedì. Si prevede che lo Stato ebraico e i fondamentalisti palestinesi avvieranno colloqui indiretti sui dettagli di una proposta di Donald Trump per uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco a lungo termine.