Il 4 luglio il patron di Tesla aveva proposto il quesito in un sondaggio su X. L'obiettivo è puntare ai seggi chiave del Congresso
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Elon Musk ha annunciato la nascita dell'America Party. "Con un rapporto di 2 a 1 avete votato per un nuovo partito politico. E lo avrete", ha scritto l'ex numero uno del Doge dopo la rottura totale con Donald Trump. "Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi l'America Party è nato per restituirvi la libertà".
Il 4 luglio, nel giorno dell'indipendenza degli Stati Uniti, Musk aveva indetto un sondaggio su X per chiedere agli americani se fossero d'accordo con la fondazione di un nuovo partito nel panorama politico nazionale: il 65% ha risposto "sì", il 35% "no". "Il Giorno dell'Indipendenza è il momento perfetto per chiedersi se si desidera l'indipendenza dal sistema bipartitico (che alcuni definirebbero monopartitico)! Dovremmo creare l'America Party?", recitava il quesito votato in tutto da 1.248.856 utenti.
Il nuovo partito politico che Elon Musk ha dichiarato di poter (e voler) finanziare potrebbe inizialmente concentrarsi su una manciata di seggi del Congresso, che però potrebbero rivelarsi decisivi nel voto sulle questioni nazionali più importanti. A suggerirlo è stato lo stesso patron di Tesla in un altro post su X, mentre continuava la disputa con Trump sul disegno di legge sulla spesa pubblica che il presidente ha poi firmato. "Un modo per raggiungere questo obiettivo sarebbe concentrarsi su soli due o tre seggi al Senato e 8-10 distretti della Camera", ha scritto Musk. "Dati i margini legislativi ridottissimi, questo sarebbe sufficiente per fungere da voto decisivo sulle leggi controverse, garantendo che servano la vera volontà del popolo".
La svolta politica di Musk è giunta dopo l'approvazione in Congresso del "big beautiful bill", la legge sul budget federale fortemente voluto da Trump e altrettanto fortemente criticato dal proprietario di X. Firmando il provvedimento alla Casa Bianca, il presidente ne ha tessuto le lodi: è in grado di lanciare l'età dell'oro, ha detto soddisfatto circondato dai repubblicani del Congresso alla Casa Bianca. Il miliardario visionario però critica il provvedimento da tempo, e non ha mai nascosto la sua contrarietà a una misura a suo avviso in grado di "far piombare gli Stati Uniti nella bancarotta", spingendosi a minacciare tutti coloro in Congresso che hanno votato a favore. "Perderete le elezioni, anche se fosse l'ultima cosa che farò", ha assicurato.
A giugno, all'apice delle tensioni con Trump, Musk aveva già paventato la possibilità di fondare un nuovo partito che avesse "veramente a cuore gli interessi degli americani". Il suo "risentimento" è però montato nel corso delle settimane con il via libera del Senato e della Camera al "big beautiful bill". Poi è stato un crescendo che ha portato fino alla provocazione finale: la nascita di un nuovo partito che, nei sogni del patron di Tesla e X, è in grado di attirare quei repubblicani e quei democratici frustrati e alla ricerca di qualcosa di nuovo che li protegga.