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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa

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Powell (Fed) accusa Trump: "L'abbassamento dei tassi è stato rinviato a causa dei dazi"

Il presidente Usa ha minacciato Musk: "Deportarlo? Darò un'occhiata". Il Senato approva la discussa legge di bilancio: determinante il voto di Vance

02 Lug 2025 - 09:41

Mentre si infiamma lo scontro tra Elon Musk e Donald Trump, Jerome Powell, a capo della Fed, accusa il presidente americano: "Abbassamento dei tassi rinviato a causa dei nuovi dazi". Il patron di Tesla, intanto, è tornato a criticare la legge di bilancio dell'inquilino della Casa Bianca, che nel frattempo è stata approvata dal Senato grazie al voto determinante del vicepresidente Vance. "È evidente, con la spesa folle di questo disegno di legge che aumenta il tetto del debito di un record di 5mila miliardi di dollari, che viviamo in un Paese con un unico partito, il partito del maiale", ha scritto su X. In risposta il tycoon ha suggerito al miliardario, fino a poco tempo fa il suo più stretto alleato e ora feroce critico delle sue iniziative fiscali, di "chiudere bottega e tornare in Sudafrica" nel caso in cui dovesse restare "senza sussidi" per le auto elettriche. Poi, a chi gli ha chiesto della possibilità di deportarlo, ha risposto: "Darò un'occhiata". Intanto, sul versante trattative riguardo i dazi, Ue e Usa fanno emergere la volontà di chiudere. Intanto il presidente Usa non pensa di estendere la scadenza del 9 luglio per la pausa dei dazi e solleva dubbi sulla possibilità che gli Stati Uniti raggiungano un accordo commerciale con il Giappone.


Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sostenuto che l'istituto centrale statunitense abbia rinviato l'abbassamento dei tassi di riferimento a causa dei dazi imposti dall'amministrazione Trump. Parlando a un vertice di banchieri centrali in Portogallo, Powell ha detto che la Fed avrebbe probabilmente già tagliato il tasso di riferimento, se non fosse stato per l'introduzione dei pesanti dazi lineari da parte degli Stati Uniti a carico dei loro partner commerciali. "Abbiamo sospeso l'azione quando abbiamo visto l'entità dei dazi, che hanno fatto salire significativamente tutte le previsioni sull'inflazione", ha spiegato Powell. Secondo il presidente della Fed, i dazi non hanno ancora avuto un impatto rilevante sull'economia Usa, ma potrebbero alimentare un'inflazione più elevata nei prossimi mesi.


L'amministrazione di Donald Trump sta studiando la possibilità di togliere la cittadinanza a Zohran Mamdani, candidato democratico a sindaco di New York. Andy Ogles, deputato repubblicano del Tennessee, ne ha infatti chiesto la revoca della sua cittadinanza sostenendo che "ha nascosto il suo sostegno al terrorismo durante la procedura di naturalizzazione". E la portavoce della casa Bianca, Karoline Leavitt, non ha escluso la possibilità. 


Donald Trump non pensa di estendere la scadenza del 9 luglio per la pausa dei dazi. Lo ha detto il presidente americano, secondo quanto riportato l'agenzia Bloomberg, sollevando dubbi sulla possibilità che gli Stati Uniti raggiungano un accordo commerciale con il Giappone. Tokyo pagherà "dazi al 30%, al 35% o qualsiasi altro dazio che fisseremo", ha spiegato. 


Donald Trump minaccia di arrestare Zohran Mamdani, il candidato democratico a sindaco di New York, se il 33enne vincesse le elezioni e si opponesse agli agenti federali per l'immigrazione in città. Se accadesse "allora dovremmo arrestarlo", ha detto il presidente. "Non abbiamo bisogno di un comunista in questo Paese", ha aggiunto. 


Donald Trump ha ammesso che il nuovo centro di detenzione "Alligator Alcatraz", è "controverso" ma ha anche sottolineato che "non me ne frega nulla". Parlando con i giornalisti dopo la sua visita al carcere, il presidente ha detto inoltre che "potrebbe essere più duro della vera Alcatraz".


"Una cosa che hanno detto i miei predecessori è che il livello del debito statunitense è sostenibile, ma la direzione non lo è e va affrontata prima o poi, meglio prima che poi". Lo ha detto il presidente della Fed, Jay Powell, al forum delle banche centrali di Sintra, fra le risate ironiche dei partecipanti, rispondendo alla domanda riferita al "Big Beautiful Deal" di Trump che aggiungerebbe 2.300 miliardi di debito in un decennio. "Questo è quello che dissi lo scorso anno e non posso aggiungere granché".


Il senato americano ha approvato il 'big beautiful bill' di Donald Trump. Il budget che contiene tutte le promesse elettorali del presidente - dall'abolizione delle tasse per le mance e gli straordinari alla lotta all'immigrazione passando per un taglio delle imposte per le azione e gli americani - è stato approvato grazie al voto determinante del vicepresidente JD Vance dopo che tre repubblicani si sono uniti ai 47 democratici e hanno votato no. I senatori conservatori che si sono opposti sono Rand Paul, Thom Tillis e Susan Collins. Il provvedimento passa ora alla Camera.


Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per imporre una nuova stretta su Cuba. Il presidente americano ha incaricato i suoi ministri di riesaminare entro 30 giorni la politica verso l'isola, con l'obiettivo di rafforzare le sanzioni. Tra le misure allo studio, lo stop totale al turismo e la restrizione dei viaggi educativi (sebbene gli americani non possano visitare Cuba per svago, infatti, sono stati sinora consentiti i viaggi per motivi educativi o umanitari).


L'inflazione negli Usa è scesa al 2,3% ma "quando abbiamo visto le dimensioni dei dazi ci siamo messi in attesa, tutte le previsioni d'inflazione sono salite. Non è una reazione eccessiva, serve un po' più di tempo: la cosa prudente da fare è aspettare e capire di più e vedere quali saranno gli effetti" dei dazi sull'inflazione. Lo ha detto il presidente della Federal Reserve Jerome Powell durante un panel al Forum Bce di Sintra, Portogallo.


L'amministrazione Trump sta ridimensionando le sue ambizioni per gli accordi commerciali con i paesi stranieri, puntando a intese più limitate per evitare l'imminente reimposizione dei dazi. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione cerca accordi di principio su un numero limitato di controversie commerciali prima della scadenza del 9 luglio. I paesi che raggiungeranno accordi limitati saranno risparmiati dai dazi reciproci più severi, anche se dovrebbe restare in vigore l'attuale imposta del 10% mentre i colloqui sulle questioni spinose continuano. 


Tesla in forte calo a Wall Street con gli attacchi di Donald Trump a Elon Musk. I titoli del colosso delle auto elettriche perdono il 6,16% nelle contrattazioni che precedono l'apertura dei mercati.


"Ci darò un'occhiata". Così Donald Trump ha risposto a chi gli chiedeva della possibilità di deportare Elon Musk. Il miliardario è nato in Sud Africa e successivamente è divenuto cittadino americano. Fra Trump e Musk, il suo ex first buddy, la tensione è salita con le critiche del patron di Tesla alla legge di bilancio del presidente. 

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