Tensioni Usa-Venezuela, il dispiegamento delle forze navali americane
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Consensi per Trump in forte discesa: il presidente non piace al 59% degli americani
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Per la 14esima volta, il Senato degli Stati Uniti ha bocciato la risoluzione repubblicana per garantire i finanziamenti al governo federale e mettere fine allo shutdown, che si appresta a diventare il più lungo della storia americana. La misura, già approvata dalla Camera, non ha ottenuto i 60 voti necessari. Intanto i consensi per Donald Trump sono in forte discesa: la maggioranza degli americani ritiene che il presidente Usa sia andato oltre i poteri che gli sono conferiti dal suo ruolo. La rivelazione arriva da un nuovo sondaggio di Washington Post, Abc News e Ipsos: Trump piace al 41% dei cittadini statunitensi, mentre il 59% lo disapprovano. La Cina ha esteso per un anno la sospensione dei dazi aggiuntivi del 24% sulle importazioni di beni americani, mantenendo in vigore l'aliquota generale del 10%, a partire dal 10 novembre. Continua senza esclusione di colpi lo scontro con il presidente venezuelano Nicholas Maduro. Dopo l'attacco dell'inquilino della Casa Bianca ("Maduro ha i giorni contati"), è arrivato il sostegno a Washington dal leader dell'opposizione venezuelano, il premio Nobel per la Pace 2025 María Corina Machado.
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L'amministrazione Trump sta valutando una richiesta dell'Arabia saudita per l'acquisto di 48 caccia F-35, un potenziale accordo da diversi miliardi di dollari che ha superato un importante passaggio al Pentagono in vista della visita del principe ereditario Mohamed bin Salman, secondo quanto riferito da due fonti informate citate dall'agenzia di stampa Reuters. La vendita rappresenterebbe un cambiamento significativo nella politica statunitense, con la possibilità di alterare gli equilibri militari in Medio Oriente e di mettere alla prova la tradizionale definizione americana di mantenimento del "vantaggio militare qualitativo" di Israele.
La Cina ha esteso per un anno la sospensione dei dazi aggiuntivi del 24% sulle importazioni di beni americani, mantenendo in vigore l'aliquota generale del 10%, a partire dal 10 novembre. Secondo una dichiarazione pubblicata sul sito del ministero delle Finanze, "per un anno il dazio del 24% sui beni Usa continuerà a essere sospeso, (e) un dazio del 10% sui beni statunitensi rimarrà". Allo stesso tempo, in linea con "il consenso raggiunto nelle consultazioni economiche e commerciali" e la tregua raggiunta dai presidenti Trump e Xi, Pechino ha detto che avrebbe revocato i dazi fino al 15% su alcuni beni agricoli Usa, tra cui la soia.
Le forze Usa hanno condotto un nuovo attacco contro una imbarcazione di presunti narcotrafficanti nell'Oceano Pacifico orientale, uccidendo due persone. "L'intelligence ha confermato che l'imbarcazione era coinvolta nel traffico illecito di stupefacenti, transitava lungo una nota rotta del narcotraffico e trasportava stupefacenti. L'attacco è stato condotto in acque internazionali nel Pacifico orientale", ha dichiarato il segretario alla Difesa Pete Hegseth in un post su X.
"Il caso della Corte Suprema degli Stati Uniti è, letteralmente, questione di vita o di morte per il nostro Paese. Con una vittoria, avremo una straordinaria, ma giusta, sicurezza finanziaria e nazionale. Senza di essa, saremmo praticamente indifesi di fronte ad altri Paesi che, da anni, hanno approfittato di noi". Lo scrive Donald Trump alla vigilia dell'udienza in cui la Corte suprema ascolterà le argomentazioni delle parti sui poteri del presidente di imporre dazi.
Donald Trump fa marcia indietro e, dopo averne ritirato la nomina in giugno, annuncia su Truth di aver scelto nuovamente come amministratore della Nasa l'astronauta commerciale e imprenditore del settore Jared Isaacman. Isaacman era stato sponsorizzato personalmente da Elon Musk, di cui è amico e socio in affari, ma il presidente aveva revocato la nomina iniziale dopo lo scontro con il miliardario, con quale però recentemente si è riavvicinato.
Per la 14esima volta, il Senato ha bocciato la risoluzione repubblicana per garantire i finanziamenti al governo federale e mettere fine allo shutdown, che si appresta a diventare il più lungo della storia statunitense. La misura, già approvata dalla Camera, non ha ottenuto i 60 voti necessari.
"In questo momento non vedo la possibilità che si concretizzi uno scenario di guerra" in Venezuela, "vedo piuttosto la possibilità di un'uscita di scena di Nicolas Maduro dietro una grande pressione internazionale". Lo ha detto a LaPresse l'oppositrice venezuelana Dinorah Figuera, che ha preso il posto di Juan Guaidó come presidente dell'Assemblea nazionale dell'opposizione, che funge da Parlamento parallelo a quello ufficiale, commentando la tensione crescente nel Mar dei Caraibi.
Il lungo braccio di ferro tra Donald Trump e i leader democratici del Congresso sulla riapertura del governo ha raggiunto il 35mo giorno, lo stesso record stabilito durante la prima presidenza Trump. La paralisi, causata da un nuovo scontro sul bilancio e sulla scadenza dei crediti d'imposta per l'assistenza sanitaria, sta mostrando conseguenze sempre più gravi: centinaia di migliaia di dipendenti federali non stanno ricevendo lo stipendio, i ritardi nei voli si moltiplicano per carenza di personale di controllo, e 42 milioni di americani riceveranno solo metà del sussidio alimentare Snap previsto per novembre. Gli insegnanti stanno pagando di tasca propria la mensa per gli studenti poveri. Martedì il Senato voterà per la quattordicesima volta sul disegno di legge già approvato dalla Camera per riaprire il governo, ma i democratici sembrano intenzionati a bocciarlo nuovamente, anche se senatori repubblicani e democratici più centristi sostengono che sono stati fatti progressi dietro le quinte e dopo l'Election Day potrebbero esserci risvolti, anche in possibili colloqui con la Casa Bianca.
I sussidi legati al programma Snap (Supplemental nutrition assistance program), per l'assistenza alimentare alle famiglie più povere, saranno erogati "solo quando i democratici radicali riapriranno il governo, cosa che possono fare facilmente, e non prima". Lo ha scritto il presidente Usa Donald Trump in un post su Truth Social. "I sussidi Snap hanno registrato un incremento di miliardi di dollari durante la disastrosa amministrazione di Joe Biden", ha aggiunto.
I consensi verso Donald Trump continuano a calare e per la maggioranza degli americani il presidente è andato oltre i poteri conferitigli dal suo ruolo. Lo rivela un nuovo sondaggio di Washington Post, Abc News e Ipsos, secondo cui la disapprovazione per l'operato del tycoon è al 59%, mentre l'apprezzamento si ferma al 41%, il livello più basso per un presidente all'inizio del secondo mandato. Il 64% degli americani, inoltre, ritiene che l'inquilino della Casa Bianca stia eccedendo nel tentativo di espandere i suoi poteri presidenziali. Su otto questioni chiave tra cui economia, immigrazione, dazi, gestione del governo federale, criminalità, conflitti in Medio Oriente e Ucraina, la maggior parte degli americani disapprova la sua gestione. Nonostante questi dati, la corsa per le elezioni di metà mandato del 2026 rimane equilibrata, con i democratici al 46% e i repubblicani al 44% nelle preferenze per il Congresso. Il sondaggio afferma quindi che a un anno dal voto ci sono poche prove che le impressioni negative sulla performance di Trump stiano andando a vantaggio dei dem.