Usa-Cina, strette di mano e sorrisi dopo l'incontro di due ore tra Trump e Xi
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Il leader della Casa Bianca: "Faremo test nucleari se altri Paesi li faranno". Onu: "Inaccettabili i raid americani nel mar dei Caraibi"
Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti condurranno test nucleari se anche altri Paesi lo faranno, mantenendo però l'ambiguità sul tipo di test a cui si riferisce. Il presidente Usa poi ha detto di non prendere in considerazione attacchi all'interno del Venezuela, smentendo così le indiscrezioni del Wall Street Journal. Quando gli è stato chiesto se stesse valutando tale azione, il tycoon ha risposto: "No". I raid militari americani contro imbarcazioni nel Mar dei Caraibi e nel Pacifico sono stati definiti "inaccettabili" dal commissario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. Nel frattempo, la Federal Aviation Administration segnala problemi del traffico aereo in diverse parti del Paese, che stanno causando un blocco dei voli all'aeroporto internazionale Jfk per la carenza di addetti ai centri di controllo dei voli di New York, Indianapolis e Boston. Una situazione legata al perdurare dello shutdown, in corso da un mese.
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Il governo federale metterà a disposizione i fondi di emergenza per finanziare il programma di sussidi alimentari Snap, se "riceverà una indicazione legale appropriata" da parte del tribunale. Lo ha scritto su Truth Social il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo le sentenze a favore di mantenere i finanziamenti al programma, la cui imminente scadenza mette a rischio l'assistenza alimentare per oltre 40 milioni di cittadini, durante lo shutdown del governo. "Non voglio che le persone soffrano la fame solo perché i democratici radicali si rifiutano di fare la cosa giusta e riaprire il governo: quindi ho ordinato ai nostri avvocati di chiedere al tribunale come possiamo fare per finanziare i sussidi Snap il prima possibile", ha scritto il presidente Usa.
La Casa Bianca ha annunciato una nuova regola che limita la possibilità per i giornalisti accreditati di accedere liberamente agli uffici della portavoce Karoline Leavitt e di altri alti funzionari della comunicazione nella West Wing, vicino allo Studio Ovale. Un memorandum emanato in serata vieta ai giornalisti di accedere alla Sala 140, nota anche come "Upper Press", senza un appuntamento precedente, citando la necessità di proteggere materiali potenzialmente sensibili. Il documento specifica che la modifica entrerà in vigore immediatamente.
La Federal Aviation Administration segnala oggi ulteriori problemi del traffico aereo in diverse parti del Paese, che stanno causando un blocco dei voli all'aeroporto internazionale JFK per la carenza di addetti ai centri di controllo dei voli di New York, Indianapolis e Boston. Una situazione legata al perdurare dello shutdown, in corso da un mese. All'aeroporto LaGuardia di New York, i passeggeri stanno riscontrando ritardi di circa 140 minuti, al Newark Liberty International di quasi due ore. Problemi anche a Dallas, Boston, Houston, Phoenix.
Un giudice federale del Rhode Island ha ordinato all'amministrazione Trump di stanziare 5-6 miliardi di dollari di fondi di riserva per il più grande programma nazionale contro la fame, dopo che alcuni funzionari dell'amministrazione hanno affermato che lo shutdown, in corso da un mese, ha impedito di attingere ai fondi di emergenza per gli aiuti da cui 42 milioni di americani dipendono ogni mese per mettere il cibo in tavola. Un altro giudice federale del Massachusetts ha preso una decisione analoga. La scadenza per il pagamento degli aiuti è il primo novembre.
"L'obiettivo degli Stati Uniti è impossessarsi delle risorse del Venezuela". Lo ha affermato il presidente dell'Assemblea nazionale del Venezuela Jorge Rodríguez durante l'incontro dei Parlamentari caraibici per la pace in cui ha commentando gli attacchi lanciati dagli Stati Uniti a presunte barche di narcotrafficanti e a ipotetici futuri attacchi a siti militari. Lo riporta El Universal. Il dispiegamento militare statunitense "con il pretesto di combattere il narcotraffico è sproporzionato e barbaro", ha aggiunto Rodríguez, sottolineato che non è solo il Venezuela a essere minacciato dagli Stati Uniti, ma tutti i paesi dei Caraibi.
Donald Trump si è detto "sempre pronto" a incontrare i democratici se "riaprono il Paese" mettendo fine allo shutdown. "Sono diventati pazzi", ha detto parlando con i giornalisti al suo arrivo in Florida. Il presidente è poi tornato ad attaccare l'Obamacare, definendo la riforma sanitaria "un disastro". "Dobbiamo cambiarla", ha detto.
Donald Trump ha detto di non prendere in considerazione attacchi all'interno del Venezuela, smentendo così le indiscrezioni del Wall Street Journal. Quando gli è stato chiesto se stesse valutando tale azione, il presidente ha risposto: "No".
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha scritto una lettera a Vladimir Putin chiedendogli un aiuto contro i raid nei Caraibi da parte degli Stati Uniti. Lo riferiscono fonti di Caracas al Washington Post, secondo le quali il venezuelano avrebbe contattato anche la Cina e l'Iran. Maduro ha sollecitato assistenza militare e attrezzature per rafforzare le difese del Paese.
Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti condurranno test nucleari se anche altri Paesi lo faranno, mantenendo però l'ambiguità sul tipo di test a cui si riferisce. "Faremo dei test, sì, e se altri Paesi li faranno. Se loro lo faranno, lo faremo anche noi", ha detto ai giornalisti a bordo dell'Air Force One.
I raid militari dell'amministrazione Trump contro imbarcazioni nel Mar dei Caraibi e nel Pacifico sono "inaccettabili". Lo afferma il commissario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk che chiede l'apertura di un'inchiesta.
L'amministrazione Trump ha identificato gli obiettivi da colpire in Venezuela e fra questi ci sarebbero anche strutture militari usate per il contrabbando di droga. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali una decisione definitiva non è ancora stata presa. La possibile campagna aerea americana si concentrerebbe sui target che legano i cartelli della droga e il regime di Nicolas Maduro. Fra i potenziali target ci sono porti e aeroporti controllati dall'esercito e usati per il trasporto di droga, ma anche strutture navali.
L'amministrazione Trump ha identificato gli obiettivi da colpire in Venezuela e fra questi ci sarebbero anche strutture militari usate per il contrabbando di droga. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali una decisione definitiva non è ancora stata presa. La possibile campagna aerea americana si concentrerebbe sui target che legano i cartelli della droga e il regime di Nicolas Maduro. Fra i potenziali target ci sono porti e aeroporti controllati dall'esercito e usati per il trasporto di droga, ma anche strutture navali.
I consiglieri di Donald Trump sono stati colti di sorpresa dall'annuncio del presidente sulla ripresa dei test nucleari. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali al momento al Pentagono non si sta muovendo nulla che possa suggerire un'attività di test nucleare.
Se lo shutdown proseguirà fino alla fine di novembre sarà un "disastro" per il trasporto aereo durante le festività del Ringraziamento. È l'allarme lanciato dal vicepresidente JD Vance e dal segretario ai Trasporti Sean Duffy. "Sarebbe un disastro perché a quel punto" i controlli di volo non avrebbero ricevuto il salario per almeno "quattro settimane. Quanti di loro si presenterebbero al lavoro?", ha detto Vance mettendo in guardia sui possibili forti ritardi. "Il traffico aereo rischia di essere completamente bloccato", gli ha fatto eco Duffy. Il Giorno del Ringraziamento, che cade l'ultimo giovedì di novembre, è il periodo con il maggior numero di viaggi aerei, con milioni di americani che si spostano per raggiungere le loro famiglie o per vacanza.