Trump annuncia dazi del 50% al Brasile: "Nessun processo per Bolsonaro"
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Von der Leyen: "Con gli Usa potrebbe non essere più come prima. La priorità Ue è stabilizzare le relazioni con gli States". Il presidente di Confindustria: "Anche le tariffe del 10% ci preoccupano"
L'amministrazione Trump tira dritta sulla questione dazi, annunciando tariffe ai Paesi membri dei Brics e spingendo gli Stati Ue a un accordo entro il 1° agosto, data limite stabilita dagli Usa prima che scattino gli aumenti doganali. Ad agosto scatteranno imposte del 50% anche sulle importazioni di rame. Il Brasile, in particolare, sarà destinatario di dazi del 50%, ufficialmente per come il governo Lula ha trattato l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro. L'esecutivo brasiliano ha "restituito" all'ambasciata americana la lettera inviata dalla Casa Bianca, definendola "offensiva". Fonti Ue fanno sapere intanto che "siamo alle trattative finale con Washington sul fronte dazi", mentre Ursula von der Leyen sottolinea che la priorità comunitaria è la stabilizzazione delle relazioni con gli Usa e che tuttavia il rapporto tra le due sponde dell’Atlantico "potrebbe non essere più come prima". Anche il ministro Adolfo Urso concorda: "Una guerra commerciale con Washington sarebbe devastante, Bruxelles dialoghi". Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha osservato come anche dazi al 10% siano preoccupanti per le imprese italiane. E Trump ha incontrato a Washington alcuni leader africani per la questione delle terre rare.
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L'Unione europea e il Canada riceveranno in giornata le lettere di Donald Trump sui dazi. Lo ha detto lo stesso presidente americano.
Donald Trump esorta i repubblicani a votare per togliere i fondi a Pbs e Npr, la televisione e la radio pubblica. "Sono peggio di Cnn e Msdnc messe insieme", ha detto il presidente sul suo social Truth cambiando il nome di Msnbc in Msdnc, in riferimento al Democratic National Committee. "I repubblicani che voteranno per consentire a queste mostruosità di continuare non avranno il mio sostegno", ha messo in evidenza Trump.
La Casa Bianca accusa il presidente della Fed di aver gestire in modo "grossolano" e pessimo un'"ostentata" ristrutturazione della sede della banca centrale a Washington, aprendo un nuovo fronte di scontro con Jerome Powell, da tempo nel mirino di Donald Trump. Il direttore dell'Office of management and Budget, Russel Vought, ha puntato il dito contro Powell per i lavori di ristrutturazione che, finora, sono risultati più costosi di 700 milioni di dollari rispetto al budget, rendendo la sede della Fed costosa quando il palazzo di Versailles.
Mahmoud Khalil, lo studente di origine palestinese della Columbia University arrestato in marzo a New York pur avendo la carta verde e poi rilasciato, chiede all'amministrazione Trump 20 milioni di dollari di danni. Nella richiesta di risarcimento presentata dai suoi legali si afferma Khalil è stato ingiustamente imprigionato e perseguito, ed è stato diffamato come antisemita.
"La Commissione Ue ci ha informato che un'intesa di principio con gli Stati Uniti potrebbe essere raggiunta entro pochi giorni. I negoziati sono entrati in una fase intensa e probabilmente finale". Lo fa sapere un alto diplomatico in vista del Consiglio Ue del commercio convocato in via straordinaria lunedì. Oggi è prevista la riunione degli ambasciatori dei 27 (Coreper). La dinamica della discussione tra i ministri dipenderà dalle evoluzioni delle prossime ore. Il possibile stop all'attivazione automatica - prevista il 14 luglio - dei primi controdazi Ue "è nelle mani di Bruxelles", spiega la stessa fonte, indicando che, se i negoziati dovessero naufragare, "l'Ue si farà trovare pronta" con il secondo pacchetto.
"La nostra pressione congiunta ha creato seri problemi strategici per la Russia. Le sanzioni stanno funzionando, grazie per tutti i pacchetti dell'Unione Europea". Ora "abbiamo bisogno di sanzioni così forti dagli Stati Uniti. Con queste sanzioni, penso che la Russia non abbia un futuro roseo". Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla call della Coalizione dei volenterosi da Roma. "Purtroppo la Russia ha ancora la capacità di continuare a combattere. Ed è per questo che dobbiamo aumentare la pressione insieme e rafforzare ulteriormente la nostra difesa. Concentriamoci su questo".
L'Ue deve dialogare con gli Stati Uniti affinché "non s'inneschi una guerra commerciale che sarebbe devastante per tutti". Lo ha detto il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, evidenziando che occorre puntare "alla riduzione dei dazi, per quanto possibile, con la prospettiva che deve rimanere chiara a tutti di una visione strategica che quando ci saranno le condizioni ci deve portare a realizzare una macro aerea di libero scambio euro-atlantica a dazi zero tra le due sponde".
"Stiamo lavorando senza sosta per trovare un'intesa iniziale con gli Stati Uniti, per mantenere i dazi il più bassi possibile e per fornire la stabilità di cui le imprese hanno bisogno". Lo ha affermato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, commentando che i dazi "sono una perdita per tutti. Una tassa sull'industria. Una tassa sulle persone. Ma non siamo nemmeno ingenui: sappiamo che il rapporto con gli Usa potrebbe non tornare più quello di una volta".
La priorità dell'Ue "è stabilizzare la situazione con gli Stati Uniti". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che gli Stati Uniti "sono il nostro partner commerciale e di investimento più importante, rappresentando il 20% di tutte le nostre esportazioni, che vale circa il 3% del nostro Pil. Milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell'Atlantico dipendono da loro".
"Siamo preoccupati per il tema dei dazi, anche il 10% ci preoccupa". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, precisando che "non è solo per il 10%, che potrebbe essere comunque un buon dato a fronte del 50%, ma perché sommandolo con la salutazione del dollaro per le imprese italiane è comunque un peso importante".
Gli Stati Uniti imporranno un dazio del 50% sul rame a partire dal 1° agosto per rafforzare la sicurezza nazionale del Paese. Lo ha dichiarato il presidente Donald Trump. Il rame è necessario per semiconduttori, aeromobili, navi, munizioni, data center, batterie agli ioni di litio, sistemi radar, sistemi di difesa missilistica e anche armi ipersoniche. "Il rame è il secondo materiale più usato dal Dipartimento della Difesa. Perché i nostri sciocchi e pigri leader hanno decimato questa industria così importante? Questo dazio del 50% invertirà il comportamento avventato e stupido dell'amministrazione Biden", ha dichiarato Trump.
Il ministero degli Esteri brasiliano ha "restituito" all'incaricato d'affari statunitense a Brasilia la lettera del presidente Donald Trump con l'annuncio sui dazi al 50% contro il Paese sudamericano. Il diplomatico degli Stati Uniti, Gabriel Escobar, è stato convocato per la seconda volta in poche ore, per fornire chiarimenti sulla decisione americana. Il ministero degli Esteri ha definito "offensiva" la lettera, sottolineando che contiene dichiarazioni false sul Brasile ed errori fattuali sui rapporti commerciali tra i due Paesi.