imbarazzo alla casa bianca

Usa, primi problemi per "Alligator Alcatraz": centro migranti allagato dopo un temporale

La struttura detentiva, che per le autorità della Florida "può resistere a uragani di categoria 2", è stata inaugurata pochi giorni fa dal presidente Trump

03 Lug 2025 - 19:39
 © Ansa

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Primi problemi per "Alligator Alcatraz", la struttura per la detenzione di immigrati illegali allestita in Florida. Dopo l'inaugurazione di martedì 1 luglio alla presenza di Donald Trump, alcuni video comparsi online sui media americani mostrano come il centro di detenzione si sia allagato a causa di un semplice temporale estivo avvenuto poco dopo la visita del presidente.

Cosa è successo - Come riportano i media americani, l'allagamento è avvenuto martedì, quando sulla città di Ochopee, la più vicina alla struttura detentiva, sono caduti circa 6 millimetri di pioggia: un evento poco rilevante per quelle zone. In particolare, è stato il giornalista Jason Delgado, che lavora per l'emittente locale Spectrum News 13, a riprendere e pubblicare le immagini che mostrano infiltrazioni d'acqua nelle tende e negli impianti elettrici.

Le reazioni - L'allagamento ha suscito ilarità in Usa. Il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, aveva infatti garantito che la struttura sarebbe stata in grado di resistere addirittura ai venti di un uragano di categoria 2. La divisione per la Gestione delle Emergenze della Florida ha dichiarato a Spectrum di avere preso provvedimenti per affrontare l'imprevisto.

La prigione di Alcatraz, da struttura detentiva a luogo turistico

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© Italy Photo Press
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Cos'è Alligator Alcatraz - Il centro si trova in Florida nel mezzo delle Everglades, la regione paludosa a Sud dello Stato americano. Può accogliere fino a 5.000 persone e, secondo le stime dei media americani, costerà 450 milioni di dollari l'anno. Tecnicamente, si tratta di un luogo di sosta in attesa dell'espulsione. Ma, ha avvertito l'inquilino della Casa Bianca, "potrebbe essere più duro della prima Alcatraz". Gli alloggi per gli immigrati, del resto, non sono altro che delle tende da campo.

Perché si chiama così - Il sito si è guadagnato il soprannome di "Alligator Alcatraz" per la presenza di alligatori e pitoni nelle zone umide circostanti, un ambiente che secondo le autorità americane dovrebbe scoraggiare i tentativi di fuga.

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