Il presidente americano: "Grazie a me evitata la guerra nucleare tra India e Pakistan"
Gli Stati Uniti e la Cina sospenderanno per 90 giorni una parte dei loro dazi doganali reciproci. È quanto si legge in un comunicato congiunto Usa-Cina da Ginevra. Secondo la dichiarazione, la sospensione entrerà in vigore "entro il 14 maggio". Intervenendo a Ginevra, il segretario Usa al Tesoro Scott Bessent ha spiegato che Cina e Usa "abbasseranno i loro dazi del 115%". Washington ridurrà dunque le tariffe doganali dal 145% al 30%, viceversa Pechino abbasserà i dazi sugli Stati Uniti dal 125% al 10%. Xi Jinping commenta: nessun vincitore da una guerra commerciale. Donald Trump, intanto, ha rivendicato la tregua immediata India-Pakistan: "Ho evitato la guerra nucleare tra i due Paesi". E poi ha anche aggiunto: "Sui farmaci l'Europa dovrà pagare un po' di più".
Pechino sollecita gli Stati Uniti a "smetterla di diffamare e di attribuire alla Cina la responsabilità" della crisi del fentanyl, la droga sintetica che è una piaga sociale in America e i cui componenti chimici sono prodotti principalmente dal Dragone. Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian ha definito "irragionevole" il 20% di dazi Usa sul made in China ancora in piedi a causa del fentanyl, non toccato dalla tregua sul commercio raggiunta dalle parti a Ginevra. "La Cina ha ripetutamente detto che il fentanyl è una questione degli Usa che ignorano l'impegno cinese mostrato nella lotta al narcotraffico".
"Non ci sono vincitori in una guerra commerciale e dei dazi, e il protezionismo porta all'isolamento". E' quanto ha detto il presidente cinese Xi Jinping, aprendo a Pechino i lavori della quarta riunione ministeriale del Forum Cina-Celac (la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici), nei primi commenti dopo la tregua sul commercio raggiunta a Ginevra da Cina e Usa. Xi ha inviato i Paesi Celac a "rafforzare i rapporti in una fase di confronto tra blocchi" e a lavorare insieme per un "mondo aperto e multilaterale. La Cina è un amico e un buon partner per promuovere relazioni Cina-Celac orientate verso un futuro condiviso".
Una giudice federale si è rifiutata di impedire all'Irs, l'agenzia fiscale americana, di condividere i propri dati con le autorità dell'immigrazione per identificare chi risiede illegalmente negli Stati Uniti. Lo riportano i media americani. Dabney Friedrich ha respinto il ricorso presentato da alcune organizzazioni no-profit, secondo le quali gli immigrati che pagano le tasse hanno diritto alla stessa protezione dei dati personali dei cittadini Usa. La decisione della giudice è arrivata dopo che l'ex commissaria ad interim dell'Irs, Melanie Krause, si è dimessa per non consegnare alle autorità dell'immigrazione i dati che venivano richiesti.
Wall Street chiude in forte rialzo dopo l'accordo sui dazi tra Usa e Cina. Il Dow Jones sale del 2,81% a 42.410,10 punti, il Nasdaq guadagna il 4,35% a 18.708,34 punti e lo S&P 500 avanza del 3,26% a 5.844,20 punti.
Gli Stati Uniti hanno incassato 16,3 miliardi di dollari dai dazi nel mese di aprile, un record. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che la raccolta lorda del mese scorso è stata maggiore di quella di marzo per 7,6 miliardi. Dall'inizio dell'anno fiscale in ottobre, gli Usa hanno incassato 63,3 miliardi con i dazi.
"Sui farmaci l'Europa dovrà pagare un po' di più, il resto del mondo dovrà pagare un po' di più e gli Stati Uniti pagheranno un po' meno". Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca annunciando un ordine esecutivo per abbassare il presso delle medicine negli Usa.
Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che potrebbe parlare con il presidente cinese Xi Jinping "alla fine della settimana"". Intervenendo in conferenza stampa, Trump ha definito "amichevoli" i colloqui in corso a Ginevra tra le delegazioni dei due Paesi, sottolineando che "la parte migliore dell'accordo è che la Cina si apre alle imprese americane".
"L'Unione europea è stata brutale" contro le nostre aziende farmaceutiche. Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca annunciando un ordine esecutivo per la riduzione dei prezzi delle medicine negli Stati Uniti.
Donald Trump ha rivendicato la tregua immediata tra India e Pakistan evitando un conflitto nucleare sostenendo di aver usato l'arma commerciale, minacciando altrimenti di non fare accordi con i due Paesi. "L'hanno fatta per molte ragioni ma quella commerciale è la più grande", ha detto.
L'accordo con la Cina "è una vittoria per gli Stati Uniti e dimostra l'incomparabile competenza del presidente Trump nel garantire accordi che portano vantaggi al popolo americano". Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che "per troppo tempo le ingiuste pratiche commerciali e l'elevato deficit commerciale americano con la Cina hanno spinto all'estero i posti di lavoro americani e hanno causato un declino del settore manifatturiero".
Dopo che Usa e Cina hanno concordato di abbassare i loro dazi del 115%, gli Stati Uniti ridurranno i dazi sulla Cina al 30% (prima erano al 145%, ndr) mentre la Cina abbassa quelli sugli Stati Uniti al 10% (prima erano al 125%, ndr). Lo chiarisce il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent.
Stati Uniti e Cina hanno riconosciuto "l'importanza delle loro relazioni economiche e commerciali bilaterali per entrambi i Paesi e per l'economia globale", nonché "l'importanza di avere una relazione economica e commerciale sostenibile, di lungo termine e reciprocamente vantaggiosa". Le parti hanno deciso di procedere "in uno spirito di reciproca apertura, comunicazione continua, cooperazione e rispetto".
Intervenendo a Ginevra, il segretario Usa al Tesoro Scott Bessent ha affermato che Cina e Usa "abbasseranno i loro dazi del 115%", dopo aver concordato una pausa di 90 giorni. Lo riporta i media internazionali.
Gli Stati Uniti e la Cina sospenderanno per 90 giorni una parte dei loro dazi doganali punitivi. E' quanto si legge in un comunicato congiunto Usa-Cina da Ginevra. Secondo la dichiarazione, la sospensione entrerà in vigore "entro il 14 maggio". La Cina revisionerà "i dazi addizionali" sulle importazioni di beni Usa, ha riferito il ministero del Commercio, in merito alla nota congiunta dopo i negoziati di Ginevra.