Trump: "Se l'Unione europea aprirà i suoi mercati ai prodotti americani, abbasseremo le imposte doganali"
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Prosegue il braccio di ferro commerciale tra Usa e Ue. Alla notizia su un possibile accordo su una base unica del 15% sulle importazioni europee, è seguita quella secondo cui in caso di "no deal" ("nessun accordo") scatterà una vera guerra doganale tra le due sponde dell'Atlantico. Dal lato americano, la decisione finale spetta a Donald Trump. Sul versante europeo, intanto, il Comitato Barriere Commerciali ha dato il via libera alla fusione in una sola lista dei controdazi Ue ai prodotti americani. La lista unica da 93 miliardi di euro non scatterà comunque prima del 7 agosto, ma serve a chiarire le possibili contromisure da mettere in campo. "Se l'Unione europea aprirà i suoi mercati ai prodotti statunitensi, abbasseremo i dazi", aveva dichiarato il presidente americano. Le tariffe sull'acciaio, però, resterebbero fuori dallo schema dell'intesa al 15%, con la conferma della tariffa doganale al 50%.
"Dopo molti anni, l'Australia ha accettato di accettare la carne bovina americana! Per molto tempo, e nonostante siamo grandi amici, hanno vietato la nostra carne. Ora, venderemo così tanto all'Australia perché questa è la prova innegabile e inconfutabile che la carne bovina statunitense è la più sicura e la migliore al mondo. Gli altri Paesi che rifiutano la nostra magnifica carne bovina sono avvisati": lo scrive Donald Trump su Truth, lanciando l'ennesimo monito ad aprire i mercati ai prodotti americani.
La Corea del Sud intenderebbe proporre di investire almeno 100 miliardi di dollari negli Stati uniti nell'ambito delle attuali trattative sui dazi con Washington. Lo hanno riferito fonti dell'industria sudcoreana all'agenzia di stampa Yonhap. Secondo le fonti, la delegazione commerciale sudcoreana, attualmente in visita a Washington, intendeva avanzare la proposta durante i colloqui commerciali di alto livello "2+2", previsti per oggi, ma poi rimandati. Il pacchetto di investimenti proposto include impegni potenziali da parte dei principali conglomerati sudcoreani, tra cui Samsung, SK Group, Hyundai Motor Group e LG Group.
In generale licenzierei un project manager che ha sforato il budget: Donald Trump, in visita alla Fed, ha risposto così ad un reporter che gli chiedeva come si sarebbe comportato con il responsabile della lievitazione dei costi di un progetto, come e' accaduto per la ristrutturazione della sede della banca centrale americana.
Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che punta a fornire risorse che spingano le città e gli Stati a impedire ai senzatetto di dormire per strada e a reprimere il consumo di droghe. Tra le altre cose, l'ordine impone alla procuratrice generale Pam Bondi di invertire i precedenti che limitano la capacità dei governi statali e locali di internare le persone considerate un rischio per sé o per gli altri.
"Stiamo andando bene con l'Ue": lo ha detto Donald Trump in visita alla sede della Fed commentando i negoziati commerciali con Bruxelles.
"Dazi al 15% tollerabili? È ovvio che qualsiasi tipo di incremento di costo che viene aggiunto alle nostre imprese in questo momento è un problema. Ma non è solo il tema dei dazi, c'è anche un capitolo che noi non dobbiamo mai scordarci, è il cambio dollaro-euro, oggi al 13,5% con la previsione che possa arrivare a marzo al 20%. Quindi un 20% di cambio più 15% di dazi sarebbe un 35%: danno enorme per le nostre imprese". Lo ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini a margine dell'assemblea di Confindustria Sardegna Meridionale a Cagliari. "Però è ovvio che dal 50% al 30% al 15%, è sempre meglio il 15%", ha osservato.
Gli Stati membri dell'Unione europea hanno votato e adottato la lista unica di contromisure da 93 miliardi di euro, in risposta alle tariffe statunitensi. Le contromisure Ue rimarranno comunque sospese fino al 7 agosto, affinché possano proseguire i negoziati con la controparte americana.
Il governo tedesco non considera l'accordo sui dazi tra Giappone e Stati Uniti un modello per un accordo commerciale transatlantico tra Usa e Ue. "La situazione commerciale non è paragonabile. L'Unione Europea è un importante partner commerciale degli Stati Uniti, ma qui non ci sono elementi di comparabilità", ha dichiarato il portavoce del governo Stefan Kornelius.