Le indagini

Dj italiano morto a Ibiza, "Michele inseguiva una ragazza, c'era stato un droga party" | La famiglia chiede altri esami

L'autopsia avrebbe rivelato tracce di stupefacenti ed escluso ecchimosi sul corpo del 35enne. Il racconto di una testimone: "Correva dietro a una ragazza sul balcone, poi è comparso l'anziano vicino"

24 Lug 2025 - 14:17

Proseguono le indagini sulla morte di Michele Noschese, il 35enne italiano noto come dj Godzi morto a Ibiza. Stando all'autopsia, che avrebbe rivelato tracce di stupefacenti, sul corpo della vittima non ci sarebbero segni di soffocamento né di lesioni. Proseguono anche le testimonianze: una donna avrebbe visto Michele inseguire una ragazza sul balcone di casa la mattina della tragedia e avrebbe parlato anche di una "festa piena di droga". La famiglia del 35enne napoletano intanto chiede altri esami: una nuova autopsia, tac e risonanza. 

L'esito dell'autopsia

 Un primo esame autoptico parla di "necrosi polmonare". Michele Noschese avrebbe assunto droghe, stando all'esame del medico legale, e sul suo corpo non sarebbero stati rinvenuti segni di soffocamento e nemmeno ecchimosi e lesioni riconducibili a percosse. 

Dinamica ancora da chiarire

 Quanto accaduto quella notte, tra venerdì e sabato, e che ha portato alla morte di dj Godzi, questo il nome con cui era noto nel mondo della techno, resta tutto da chiarire. La Guardia civil, intervenuta all'alba di sabato 19 luglio nella sua abitazione in Santa Eulalia, ha subito parlato di condizioni alterate di Noschese, che avrebbe anche minacciato un vicino di casa con un coltello, mentre la famiglia ha fin dal primo momento espresso dubbi sul possibile coinvolgimento degli agenti, intervenuti per contenere una presunta aggressione.

La testimonianza: "Inseguiva una ragazza"

 E poi ci sono le testimonianze. Oltre a quella già fornita dall'amico Raffaele ("L'ho visto tenuto dagli agenti, ho visto il suo ultimo respiro") al Corriere della Sera, si aggiunge quella di una donna di 40 anni, per ora rimasta anonima: "Saranno state le 8 di mattina ed eravamo in piscina, richiamati da urla e trambusto. Abbiamo visto Michele, sul balcone di casa, inseguire una ragazza. Lei scappava, ha scavalcato un divisorio e ha raggiunto un altro balcone, quello dell'appartamento in cui viveva l'anziano Xavier", riporta il quotidiano. 

La colluttazione con l'anziano vicino

 E sarebbe stato a quel punto, stando al racconto della donna, che sarebbe apparso Xavier, il vicino di casa: "Michele lo ha afferrato alle spalle e Xavier ha gridato di chiamare la polizia", ha aggiunto. La figlia dell'anziano aggredito, intanto, ha parlato al Periodico de Ibiza, raccontando i buoni rapporti tra Michele e Xavier: "Ha ancora il corpo pieno di lividi poiché ha avuto una lunga colluttazione, ha un trauma e non ricorda nemmeno se il dj avesse un coltello", come sostenuto dalla Guardia civil. 

Il dettaglio della ragazza che scappava era emerso anche dal racconto dell'amico Raffaele, che aveva detto di non aver visto coltelli in mano a Michele che invece avrebbe ricevuto cazzotti dalla Guardia civil: "Alle 7:45 Michele mi ha chiesto se potevo andare a comperare da mangiare per i gatti, era un po' esagitato e l'ho assecondato. Sono sceso in piscina, già affollata: c'era gente che aveva chiamato la polizia per quelle urla, c'era pure una ragazza che scappava", è il racconto fatto al Corriere della Sera.

"Una festa piena di droga"

 Nell'elegante complesso residenziale di Roca LLisa a Ibiza, dove dj Godzi viveva, ci sarebbe stata "una festa piena di droga", come raccontato da una ragazza al quotidiano Affari italiani. Di certo, tra le 7 e le 8 del mattino erano presenti diverse persone il giardino, richiamate, come già riferito dalla testimone, dalle grida e dal trambusto. 

La famiglia chiede altri esami

 La famiglia ha definito "frettolosa" l'autopsia. Un esame "incompleto", come precisato dall'avvocato: "Chiederemo una nuova autopsia o comunque altri accertamenti, tac e risonanze magnetiche per accertare la presenza di lesioni", ha fatto sapere il legale che assiste la famiglia del 35enne napoletano. Giuseppe Noschese, il papà di dj Godzi che ha subito pensato al pestaggio, ha dichiarato: "Mio figlio era in stato di agitazione? Allora serviva un medico, non la polizia". 

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