aveva 35 anni

Michele Noschese, morto a Ibiza il dj italiano Godzi | Dubbi sul coinvolgimento della Guardia civil, il padre: "Si tratta di un omicidio"

Le autorità spagnole stanno indagando per ricostruire le cause della morte. Per gli agenti sono legate a un "arresto cardiaco dopo una festa". Il papà: "Pestato dalla polizia"

24 Lug 2025 - 09:28

Il dj e producer italiano Michele Noschese, noto con il nome di "Godzi", è morto a Ibiza, in Spagna, in circostanze ancora da chiarire e con il dubbio che vi possa essere stato un coinvolgimento della Guardia civil spagnola. Sul corpo del giovane è stata effettuata l'autopsia per risalire alle cause del decesso, avvenuto nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 luglio. Le autorità spagnole stanno indagando per ricostruire le ultime ore dell'artista, che aveva 35 anni.

Dubbi e indiscrezioni sulla morte

 Fonti vicine alla famiglia hanno confermato nel pomeriggio la notizia, che si è diffusa sui social e sui siti specializzati, dove unanime è il cordoglio per la scomparsa di un artista molto noto sulla scena della musica techno, con numerose produzioni e tanti concerti all'attivo in tutto il mondo. Sulle circostanze della morte, al momento, solo indiscrezioni. C'è chi parla di una festa a Ibiza durante la quale, a causa del rumore, sarebbe intervenuta la polizia. Qualcuno riferisce di una reazione troppo energica degli agenti, che avrebbe portato alla morte del dj, che non sarebbe stato trasportato in ospedale ma direttamente all'obitorio.

L'esposto del padre contro la polizia di Ibiza

 Un esposto in cui si denuncia la polizia di Ibiza per omicidio volontario è stato presentato alla magistratura spagnola da Giuseppe Noschese, padre di Michele. Lo afferma il Tgr Rai Campania, secondo cui per gli investigatori locali il 35enne sarebbe invece morto per arresto cardiaco al termine di una serata a base di alcol e stupefacenti. Il dj, che avrebbe organizzato una festa a casa sua con una decina di amici, sarebbe stato arrestato dalla Guardia civil, fatta intervenire dai vicini per la musica alta. Noschese sarebbe morto proprio durante l'arresto. 

Il padre: "Pestato dalla polizia"

 "C'è stato un pestaggio da parte della polizia", ha raccontato il padre a Repubblica. "La festa è finita con una colluttazione e il successivo arresto di mio figlio da parte della polizia. In casa c'era un ragazzo che dormiva, si è svegliato e ha visto la scena: Michele colpito dagli agenti", ha aggiunto Giuseppe. "I fatti, da accertare come si sono svolti, non giustificano in alcun modo il decesso di mio figlio", ha spiegato ancora, aggiungendo che "due fatti sono incontrovertibili: mio figlio è deceduto mentre si trovava sotto la custodia della polizia" e "era uno sportivo in perfette condizioni fisiche e cliniche". 

Le testimonianze contro la Guardia civil

 Le persone presenti alla festa, infatti, avrebbero raccontato al padre della vittima che il figlio sarebbe stato percosso senza motivo dai poliziotti fino alla morte, portandolo fuori dalla casa a braccia e trasportandolo direttamente in obitorio. Testimonianze che sono contenute nella denuncia presentata dal padre del dj, un medico e primario in pensione, e ora al vaglio delle autorità spagnole. 

Eseguita l'autopsia, aperto un fascicolo

 Anche le autorità diplomatiche italiane sul posto stanno seguendo la vicenda. La magistratura locale ha aperto un fascicolo. Sull'inquietante vicenda è intervenuta anche la politica, con Fulvio Martusciello, eurodeputato e segretario di Forza Italia in Campania, che dice: "Vogliamo la verità sulla morte di Michele Noschese. Capire cosa è accaduto e quale è la responsabilità della guardia civile. La morte improvvisa di un giovane napoletano affermato e benvoluto da tutti, un dj di fama internazionale, non può restare nell'ombra. Vogliamo tutta la verità su quello che è accaduto".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri