La Corte Suprema impone all’ex presidente misure cautelari senza precedenti: vietati i contatti con co-indagati, diplomatici e l’uso dei social. È accusato di aver pianificato un colpo di Stato
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Jair Bolsonaro dovrà indossare un braccialetto elettronico e rispettare un rigido coprifuoco notturno. La Corte Suprema del Brasile ha disposto contro l’ex presidente una serie di misure cautelari mai viste prima contro un ex capo di Stato, nell’ambito dell’inchiesta sul presunto tentativo di colpo di Stato del 2022. Oltre alla sorveglianza elettronica e all’obbligo di permanere in casa tra le 19 e le 7, Bolsonaro non potrà più utilizzare i social network né avere contatti con co-indagati o con diplomatici stranieri. Il provvedimento è stato notificato durante un’operazione della polizia federale, ancora in corso, che ha interessato anche l’ufficio del Partito Liberale. La decisione arriva in un momento cruciale per il futuro politico dell’ex leader, che rischia un processo davanti all’Alta Corte.
Le nuove misure imposte all’ex presidente comprendono l’uso di un braccialetto elettronico per il monitoraggio costante dei suoi movimenti. Bolsonaro dovrà inoltre restare nella sua residenza a Brasilia ogni sera dalle 19 alle 7 del mattino successivo. La sorveglianza h24 rappresenta un livello di controllo inedito nei confronti di un ex capo di Stato brasiliano. L’operazione è stata eseguita dalla polizia federale, che ha perquisito anche la sede del Partito Liberale, il partito di Bolsonaro, nell’ambito della stessa inchiesta. Le autorità hanno eseguito l’ordine del giudice Alexandre de Moraes, relator del caso, noto per la sua linea intransigente contro la disinformazione e le manovre sovversive.
Bolsonaro non potrà più accedere o utilizzare piattaforme social come X, Facebook o Instagram. Il divieto si estende anche a comunicazioni indirette o tramite terze persone. La decisione riflette l’intenzione della Corte di interrompere ogni forma di influenza e comunicazione pubblica da parte dell’ex presidente, già indagato per propaganda e incitamento al colpo di Stato. Inoltre, il provvedimento prevede il divieto di contatti con co-indagati nel processo, tra cui potrebbero rientrare ex collaboratori, membri del partito e familiari coinvolti nelle indagini. Particolarmente significativa è l’interdizione ai contatti con diplomatici stranieri, una misura insolita che segnala la delicatezza del quadro internazionale connesso al caso.
La Polizia federale del Brasile (Pf) ha informato la Corte suprema (Stf) del ritrovamento di circa 10mila dollari alla casa dell'ex presidente Jair Bolsonaro. Lo riportano i media locali. In una nota, la Pf, che ha fatto irruzione nella mattinata di oggi alla residenza di Bolsonaro a Brasilia, ha riferito che sta eseguendo due mandati di perquisizione e sequestro, oltre a misure cautelari diverse dalla detenzione, in ottemperanza a una decisione dell'Stf.
Il giudice Alexandre de Moraes, figura centrale nella giurisprudenza brasiliana degli ultimi anni, è stato il promotore delle misure cautelari. Moraes è lo stesso magistrato che aveva guidato l’inchiesta contro la disinformazione online e che, durante le elezioni, aveva messo sotto pressione le piattaforme social per contenuti considerati pericolosi per la democrazia. Già a marzo la Corte aveva annunciato che Bolsonaro sarebbe andato a processo per tentato golpe, una decisione che ha rafforzato l’impressione di un percorso giudiziario accelerato. Nel febbraio la magistratura aveva già puntato l’attenzione su un presunto progetto di colpo di Stato, rivelazioni che hanno alimentato le successive misure cautelari.
La notizia ha subito avuto eco anche all’estero. Negli Stati Uniti, Donald Trump – alleato storico di Bolsonaro – ha parlato di “caccia alle streghe”, criticando apertamente le autorità brasiliane e il giudice de Moraes. Voci critiche sono emerse anche da ambienti diplomatici conservatori, che vedono nella decisione della Corte un precedente pericoloso. Secondo la Procura, formalmente, è stata avanzata una richiesta di condanna fino a 43 anni – come riportato pochi giorni fa in Brasile, Procura chiede condanna di Bolsonaro per tentato golpe.
Le misure imposte a Bolsonaro potrebbero avere un impatto sulle relazioni internazionali del Brasile, in particolare con gli Stati Uniti, dove vive attualmente Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente e anch’egli coinvolto nell’inchiesta. Non è escluso che la vicenda possa portare a nuove tensioni diplomatiche e conseguenze politiche sul piano globale.