LA RISPOSTA DELLO STUDIO

Ubisoft e la mancata preservazione dei videogiochi: "Non è un problema solo nostro"

L'amministratore delegato dell'editore franco-canadese risponde alle critiche della petizione "Stop Destroying Videogames" sulla chiusura dei videogiochi

21 Lug 2025 - 12:54
 © Ufficio stampa

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Il dibattito sulla preservazione dei videogiochi si è riacceso dopo le dichiarazioni di Ubisoft in risposta alla crescente pressione pubblica sul tema Stop Destroying Videogames, la petizione che ha già raccolto più di un milione di adesioni in Europa. Il problema, secondo l'amministratore delegato Yves Guillemot, coinvolge l'intera industria videoludica, che non può semplicemente "garantire un servizio in eterno".

La petizione, che ha raccolto oltre 1,4 milioni di firme in tutta Europa, punta a sollecitare interventi legislativi affinché i videogiochi già venduti non vengano resi inutilizzabili una volta terminato il supporto post-lancio da parte dell'azienda.

L'iniziativa è nata in reazione alla chiusura definitiva di The Crew, un gioco di guida del 2014 sviluppato da Ivory Crew sotto l'egida della stessa Ubisoft, che è stato completamente disattivato nel 2023, rendendo impossibile l'uso di qualsiasi modalità anche per chi, a conti fatti, lo aveva regolarmente acquistato.

In occasione dell'assemblea annuale degli azionisti, un interlocutore ha sollevato con forza il problema della "morte prematura" dei videogame online, portando Yves Guillemot a replicare e a spiegare il suo punto di vista. Secondo l'amministratore delegato di Ubisoft, la dismissione progressiva dei servizi è un fenomeno inevitabile legato all'obsolescenza tecnica del settore dei videogiochi. "Operiamo in un mercato in cui nulla è eterno", ha affermato. "L'infrastruttura tecnologica si evolve, gli strumenti invecchiano. Dopo dieci o quindici anni, alcune piattaforme diventano non più sostenibili".

Il polverone causato dalla chiusura dei servizi online di The Crew ha spinto Ubisoft a intervenire sui videogiochi più recenti per ridurne la dipendenza dall'infrastruttura multigiocatore. I capitoli successivi della serie di guida come The Crew 2 e The Crew Motorfest, per esempio, riceveranno aggiornamenti che consentiranno di giocare in assenza di una connessione e, di conseguenza, anche nel caso in cui Ubisoft decidesse di staccare la spina a questi titoli.

Nel frattempo, l'associazione Video Games Europe (che rappresenta gli interessi delle aziende del settore dei videogiochi) ha iniziato a muoversi per rispondere ufficialmente alla petizione, che solo qualche giorno fa è stata pubblicamente sostenuta dal vicepresidente del Parlamento europeo.

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