Nicolae Ștefănuță sostiene la petizione sulla preservazione dei videogiochi: "Dopo l'acquisto, un videogame appartiene al cliente, non all'azienda"
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Anche Nicolae Ștefănuță, vicepresidente del Parlamento europeo, si schiera a favore dell'iniziativa "Stop Destroying Videogames": in un video pubblicato sui social, il politico rumeno ha confermato di essere tra il milione di utenti che hanno sostenuto la petizione e invita i cittadini dell'Ue a seguire il suo esempio, affermando come un videogioco dovrebbe restare di proprietà dell'utente una volta acquistato.
Quando mancano pochi giorni alla conclusione di "Stop Destroying Videogames", la petizione che punta a creare delle regolamentazioni sulla preservazione dei videogiochi, l'iniziativa lanciata un anno fa da Joe Scott del canale YouTube "Accursed Farms" trova un nuovo alleato importantissimo.
Nicolae Ștefănuță, vicepresidente del Parlamento europeo, ha condiviso un video in cui esprime senza mezzi termini la sua posizione: "Ho già firmato e continuerò a offrire il mio aiuto", afferma l'europarlamentare sui suoi canali social. "Dopo l'acquisto, un videogioco appartiene al cliente, non all'azienda".
L'iniziativa punta a impedire alle aziende di cessare il supporto ai videogiochi regolarmente venduti sul mercato, dopo casi particolarmente eclatanti come The Crew (il videogioco di guida di Ivory Tower e Ubisoft, che dopo la chiusura dei server ufficiali ha smesso effettivamente di funzionare) e Anthem (il gioco d'azione di BioWare ed Electronic Arts, i cui server chiuderanno il prossimo anno, rendendo anche in questo caso l'intera esperienza di gioco impossibile da utilizzare) che hanno messo nuovamente in risalto il problema della preservazione dei videogiochi.
La petizione Stop Destroying Videogames si era posta l'obiettivo di raggiungere un milione di firme sul portale Iniziative dei cittadini europei (ICE) entro un anno, obiettivo ampiamente raggiunto nonostante lo spettro di alcuni voti non validi abbia spinto il suo creatore a continuare a promuovere la campagna fino al termine per assicurarsi che la maggior parte delle adesioni siano autentiche: così facendo, la proposta potrebbe essere affrontata all'interno del Parlamento europeo al fine di trovare delle regolamentazioni per evitare la "distruzione legale" dei videogiochi venduti all'utenza europea da parte degli editori.
Il supporto di Ștefănuță dà certamente un segnale importante e suggerisce che, al termine della petizione, il Parlamento europeo possa effettivamente discutere della questione per ideare nuove leggi a tutela dei consumatori, che aiuterebbero inoltre il movimento a proteggere la proprietà dei videogiochi e a garantirne la preservazione.