The Witcher 4: cartoline dalla demo tecnica del gioco di ruolo
© Ufficio stampa | Immagini dalla demo tecnica di The Witcher 4.
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Da scenari ultra-realistici a personaggi mai così "vivi": la dimostrazione del nuovo The Witcher ci offre un assaggio del possibile futuro dei videogiochi
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Che cosa riserva il futuro dei videogiochi? Una possibile risposta arriva da CD Projekt Red ed Epic Games, che durante l'evento State of Unreal 2025 hanno presentato una dimostrazione tecnica di The Witcher 4: un video che, nonostante la sua natura interattiva, non ha mostrato l'esperienza di gioco vera e propria, ma un assaggio di come potrebbe essere il gioco di ruolo dello studio grazie al motore Unreal Engine 5.
Questa dimostrazione tecnica ha permesso di capire le ambizioni artistiche e tecnologiche degli sviluppatori di CD Projekt Red che, grazie al supporto di Epic Games, stanno sfruttando le caratteristiche del motore per dar vita a un gioco di ruolo incredibilmente ambizioso. Forse troppo, a giudicare dalla bellezza di quanto mostrato in una demo, che secondo lo studio, girava in tempo reale su una PlayStation 5 base a 60 fotogrammi per secondo.
Ambientato nell'estremo nord del continente, nella regione di Kovir, il nuovo gioco di ruolo di CD Projekt Red punta a offrire ambienti naturali incredibilmente dettagliati, con foreste lussureggianti, montagne spettacolari e città sempre più dinamiche rese possibili grazie alle nuove tecnologie offerte da Unreal Engine: in tal senso, è emblematica la dimostrazione di Nanite Foliage, evoluzione del sistema particellare Nanite già vista in passato, che permetterà agli sviluppatori di offrire rappresentazioni realistiche della vegetazione senza compromettere le prestazioni su sistemi meno potenti.
La nuova demo tecnica ha offerto anche un primo sguardo alla città portuale di Valdrest, dove più di 300 personaggi non giocanti vivono e interagiscono con la protagonista in modo realistico e credibile. Lo spezzone svelato da CD Projekt Red, che punta a mostrare come potrebbero apparire gli "hub cittadini" nel suo prossimo gioco di ruolo, mostrano scene che avvengono dinamicamente in base ai movimenti di Ciri e alla posizione dei PNG, come mercanti che perdono la merce dopo uno scontro accidentale con la donna o guardie che reagiscono con diffidenza alla presenza della cacciatrice di mostri.
© Ufficio stampa | Immagini dalla demo tecnica di The Witcher 4.
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Tra gli elementi più apprezzati c'è la presenza di Kelpie, il cavallo di Ciri già apparso nei romanzi di Andrzej Sapkowski che, grazie alle tecnologie offerte da Unreal Engine 5.6, come la gestione "simbiotica" di più personaggi e delle relative interazioni o compenetrazioni, promette di offrire un maggiore realismo nelle fasi esplorative in sella al cavallo. Gli sviluppatori promettono un sistema di controllo più preciso e una mobilità migliorata rispetto a Rutilia, il celebre destriero di Geralt di Rivia, che renderà le fasi di "scoperta" meno frustranti e più coinvolgenti.
Non è mancata un'attenzione particolare alla narrazione, da sempre elemento centrale della saga di The Witcher: la demo tecnica ha evidenziato una nuova generazione di filmati interattivi, che elimineranno le schermate di caricamento per offrire un passaggio senza soluzione di continuità tra gioco e scene narrative, e ha offerto un primo assaggio a una delle belve che Ciri dovrà affrontare, la manticora, una creatura mitologica già attesa nel capitolo precedente ma rimossa dal gioco finale. Un elemento, questo, che ribadisce con forza gli elementi principali alla base di questo nuovo capitolo della saga di The Witcher, che offrirà un mix di avventura, azione e mistero ancora più ricco.
Il lungo video mostrato da CD Projekt Red ed Epic Games si è chiuso con una "sorpresa" per coloro che conoscono la serie letteraria: il video, infatti, ha mostrato il primissimo assaggio di Lan Exeter, una grande città che promette di essere una versione "fantasy" e ghiacciata della nostra Venezia, con un'esplorazione che passerà necessariamente dai canali che caratterizzano questo scenario.
È la prima volta che la celebre ambientazione dei romanzi di Sapkowski comparirà in un capitolo del gioco di ruolo, e sarà interessante capire in che modo gli strumenti di Unreal Engine 5.6 permetteranno allo studio di rendere questa città ancora più intrigante. Viste le interazioni tra Ciri e i personaggi secondari mostrati nel piccolo porto di Valdrest, è lecito attendersi tantissimi momenti speciali nelle ambientazioni più vaste di The Witcher 4: dettagli, questi, che promettono di rendere l'esperienza più coinvolgente che mai, qualora CD Projekt Red riuscisse effettivamente a implementare tali dinamiche nella versione finale del suo gioco di ruolo.
Già, perché tutto ciò che è stato mostrato durante la dimostrazione tecnica all'evento di Epic Games non deve trarre in inganno: pur essendo "manovrata" in tempo reale, questa versione di The Witcher 4 non è altro che una "fetta" del gioco di ruolo attualmente in lavorazione, una porzione costruita ad arte per mostrare il risultato che lo studio vorrebbe raggiungere al lancio sul mercato e che, tuttavia, potrebbe subire variazioni quando nell'insieme dovranno essere incluse anche tutte le altre meccaniche di gioco alla base del progetto, chiaramente non presenti in questo frangente.
La promessa dello studio è di creare un gioco di ruolo capace di definire nuovi standard dal punto di vista narrativo e tecnico, una vera anticipazione di come potrebbero essere i videogiochi del futuro: la speranza è che lo studio riesca a concretizzare la sua visione senza ripetere i numerosi errori del suo ultimo progetto, Cyberpunk 2077, il cui lancio è stato accolto in modo estremamente negativo dai giocatori in seguito all'evidente ridimensionamento del progetto rispetto alla superlativa demo tecnica iniziale. Speriamo che, questa volta, CD Projekt Red abbia imparato la lezione.