Valentino, "Fireflies": i best look della sfilata alla Paris Fashion Week
© IPA | Valentino, collezione primavera estate 2026
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In passerella abiti meno barocchi, più formali. E una riflessione su come uscire da questi momenti bui
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Valentino fa sempre notizia. Non solo per la curiosità legata a una sfilata di moda e al lancio di una nuova collezione. Ma al lavoro di ricerca, studio e analisi del presente a cui ci ha abituato il direttore creativo della maison Alessandro Michele. Un approccio culturale alla materia, che è sì fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Ma che è anche – e soprattutto – specchio della nostra contemporaneità.
Dopo la sfilata in un bagno pubblico e la “vertiginosa” linea Haute Couture che ha lasciato tutti a bocca aperta, l’ispirazione per le creazioni per la prossima primavera estate trae spunto da un articolo del 1975 di Pier Paolo Pasolini, "Il vuoto del potere", ovvero "l'articolo delle lucciole". La nuova collezione si intitola, appunto “Fireflies”, ovvero lucciole e mette al centro la necessità della ricerca della luce per uscire da momenti bui come quelli che stiamo vivendo.
“Non sono morte le lucciole, è morta la nostra capacità di vederle – spiega il designer romano -. La moda ha la capacità di profanare l’esistente”. In passerella ricami e veli impalpabili, il colore dell’oro, il rosa, l’immancabile bianco e nero. Look meno barocchi, più formali. “Ho bisogno di sensualità, di luce, di vento”, ha sottolineato Alessandro Michele nel backstage della sfilata: “Ho bisogno di ricordare che la bellezza non è un privilegio, è un tentativo”.
© IPA | Valentino, collezione primavera estate 2026
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