Emé, gli abiti da sposa 2026 delle linee Couture e Atelier
© Ufficio stampa | Emé, Collezione sposa 2026
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Modelli da sogno e di alta sartoria, che riflettono le aspettative di donne sempre più consapevoli della loro bellezza e forti della loro femminilità
Uno scatto dalla presentazione della collezione sposa 2026 di Emé, una celebrazione dell’eccellenza e della tradizione dell’alta sartoria italiana © Ufficio stampa
L'abito da sposa è qualcosa che rappresenta un unicum nella moda. È un abito per un giorno, considerato tra i più importanti della vita, si sceglie con il cuore e riflette desideri e aspettative, oltre alla personalità di chi lo indossa. Rimane un sogno, più forte dell'evoluzione dei tempi. Rispetto al passato, la tendenza che sta via via emergendo è che le donne sono sempre più consapevoli anche della loro bellezza, sicure della loro femminilità e quindi attente alla loro sensualità.
"Si riconosce, si avverte qualcosa dentro se stesse ma, allo stesso tempo, è qualcosa di inspiegabile. Si sceglie con l'emozione, è un sentimento che avvolge e da cui bisogna lasciarsi trasportare". A rivelarlo è Silvia Falconi, Direttrice creativa di Emé, che Tgcom24 ha incontrato in occasione della presentazione della nuova collezione sposa 2026. Una celebrazione dell'eccellenza e della tradizione dell'alta sartoria italiana. "Ogni volta che disegniamo un abito, con l'ufficio stile e le sarte, lo viviamo a nostra volta - racconta -. Immaginiamo la donna che andrà a indossarlo, il tipo di cerimonia che sogna, il tema del matrimonio, se sarà in una location al chiuso o en plein air. Siamo consapevoli che porterà con sé anche il ricordo delle mani che lo hanno disegnato, che lo hanno cucito e creato, l'apprezzamento per l'alto lavoro di sartorialità. Il nostro è un mestiere motivato da una passione incredibile".
Protagoniste della presentazione, che si è tenuta a Milano, sono state le creazioni delle linee Couture e Atelier, che racchiudono i modelli più preziosi e ricercati firmati dal brand. Abiti che interpretano diversi immaginari di femminilità e che, nella diversità delle loro silhouette e dei volumi, condividono il romanticismo, l’eleganza e l’assoluto fascino del total white, declinato in molteplici sfumature. Tocchi di rosa cipria contraddistinguono le proposte più eteree e poetiche, impreziosite da ricami tridimensionali e stampe dipinte a mano come un affresco primaverile, mentre un'inedita versione in nero ridefinisce i confini dell’estetica bridal con audacia e personalità. Tra minimalismo e romanticismo, nude look e forme dall'effetto scultura, corpini sagomati e gonne sinuose, scolli dolcemente arrotondati e strascichi come manti floreali, sopragonne rimovibili e boleri, punti luce come fossero gioielli.
Abiti regali e sontuosi, sinuosi e magnetici. Queste creazioni esclusive di Emé sono realizzate a mano in Italia e richiedono per la loro realizzazione fino a centinaia di ore di lavorazione. I ricami si ispirano alla natura in tutta la sua poesia: dalle voluttuose corolle tridimensionali illuminate da cristalli e paillettes, alle cascate floreali dalle linee origami, fino ai romantici strati di tulle, dove florilegi e trasparenze si alternano creando un contrasto materico su veli impalpabili, che aderiscono alla pelle creando un effetto tattoo. I tessuti utilizzati includono organza di seta, pizzo rebrodé, tulle, raso, e mikado. I bustier sartoriali evocano l’eleganza del Rinascimento italiano, mentre i motivi botanici rimandano alle iconiche opere di Sandro Botticelli. Accanto a queste proposte, il brand offre anche una linea più accessibile, "che non rinuncia però al sogno e alla magia del matrimonio", sottolinea Silvia Falconi. È così che ognuna di queste creazione riflette un'espressione inedita di alta artigianalità made in Italy.
© Ufficio stampa | Emé, Collezione sposa 2026
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