Dopo le parole di Giorgia Meloni sul non ritiro delle schede, si riaccende il dibattito sul quorum. Ecco cosa accade in ogni scenario: dalle astensioni classiche al rifiuto della scheda, fino alla dichiarazione di protesta
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In vista dei cinque referendum abrogativi previsti per l'8 e 9 giugno 2025, il dibattito politico si è acceso, soprattutto dopo le dichiarazioni della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante la Festa della Repubblica, Giorgia Meloni ha affermato: "Vado a votare, non ritiro la scheda. È una delle opzioni", riferendosi alla possibilità di recarsi al seggio senza ritirare la scheda referendaria. Questa scelta ha suscitato critiche da parte dell'opposizione, con il Partito Democratico che ha accusato la premier di promuovere l'astensione e di "prendere in giro gli italiani". Ma quali sono le opzioni che si presentano a ciascun elettore? Ecco tutti gli scenari possibili.
Un primo scenario è quello in cui l’elettore decide di non presentarsi affatto al seggio. In questo caso, si astiene totalmente e non contribuisce al quorum. La sua assenza non viene registrata ufficialmente nel verbale, ma incide matematicamente nel tenere basso il numero dei partecipanti al voto. Si tratta della forma classica di astensione, utilizzata per far mancare il quorum richiesto.
Un’altra possibilità è che l’elettore si presenti al seggio e ritiri tutte le schede referendarie. Se esprime un voto valido – per il "sì" o per il "no" – contribuisce al quorum e il suo voto sarà conteggiato nel risultato. Anche se decide di lasciare la scheda bianca o di annullarla, il solo fatto di averla ritirata fa sì che la partecipazione venga considerata valida ai fini del quorum.
Può accadere che l’elettore scelga di ritirare solo alcune delle schede referendarie, per esempio due su cinque. In questo caso, contribuisce al quorum solo per i quesiti relativi alle schede ritirate (ogni quesito ha un quorum a se stante). Anche se poi esprime un voto nullo o lascia in bianco una delle schede ricevute, conta comunque come partecipazione per quei quesiti. Le schede non ritirate, invece, non generano alcun effetto sul quorum dei quesiti corrispondenti.
Un’opzione particolarmente dibattuta è quella in cui l’elettore si presenta al seggio ma sceglie di non votare. In questo caso, il regolamento distribuito al personale dei seggi distingue due situazioni ben precise, con effetti diversi sul quorum:
Infine, l’elettore può decidere di presentarsi al seggio per rilasciare una dichiarazione scritta, che può esprimere motivi di protesta, astensione o dissenso politico. Questa dichiarazione viene allegata al verbale. Tuttavia, ciò che rileva ai fini del quorum è il comportamento pratico: se non ritira la scheda, non partecipa al voto e non contribuisce al quorum; se invece ritira anche una sola scheda – a prescindere da ciò che dichiara – viene considerato presente ai fini del quorum per quel quesito.