L'OUTLOOK

Ocse: la crescita globale frena al 2,9% nel 2025 e nel 2026 | "La rimozione di nuove barriere commerciali migliorerebbe le prospettive"

L'Organizzazione internazionale auspica inoltre la "risoluzione pacifica della guerra in Ucraina e dei conflitti in Medioriente" per "migliorare fiducia e incentivi agli investimenti"

03 Giu 2025 - 10:12
 © -afp

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"Le prospettive economiche globali stanno peggiorando, a causa delle elevate barriere commerciali, delle condizioni finanziarie più restrittive, del calo della fiducia e dell'accresciuta incertezza politica". E' quanto emerge dall'ultimo Economic outlook dell'Ocse, secondo cui "questi fattori avranno un impatto negativo sulla crescita". In base alle stime dell'Ocse, la crescita globale "rallenterà dal 3,3% nel 2024 al 2,9% sia nel 2025 sia nel 2026". 

Pericolo inflazione

 Viene quindi evidenziata una "serie di rischi, tra cui il timore che una maggiore frammentazione degli scambi, derivante anche da ulteriori aumenti tariffari e misure di ritorsione, possa esacerbare il rallentamento della crescita e causare significative interruzioni alle catene di approvvigionamento internazionale". Inoltre, sempre secondo l'Ocse, "l'inflazione potrebbe essere più persistente del previsto, in particolare nelle economie che si trovano ad affrontare costi commerciali significativamente più elevati o caratterizzate da tensioni sul mercato del lavoro, portando a un inasprimento monetario e a un peggioramento delle prospettive di crescita". 

Costi sul debito

 L'Ocse sottolinea quindi anche che la crescita dei costi sul debito "potrebbe aumentare le pressioni fiscali in tutto il mondo, mentre le condizioni finanziarie più restrittive rappresenteranno ulteriori rischi per i Paesi a basso reddito". Quanto ai mercati azionari, "si sono ripresi da una recente crisi, ma rimangono volatili", avverte l'organizzazione parigina, che ospita il consiglio ministeriale dell'Ocse, presieduta quest'anno dal Costa Rica. 

Ocse: "Via le barriere commerciali e risolvere i conliftti"

 Il messaggio lanciato dall'Ocse nel giorno in cui vengono presentate le Prospettive economiche globali è quindi questo: "La rimozione di nuove barriere commerciali migliorerebbe le prospettive di crescita globale e ridurrebbe l'inflazione". L'Ocse invoca inoltre "una risoluzione pacifica della guerra aggressiva della Russia contro l'Ucraina e dei conflitti in corso in Medioriente". Un passo, sottolinea l'organismo internazionale di Parigi, che "potrebbe anche migliorare la fiducia e gli incentivi agli investimenti". 

Incertezza politica e debolezza economica

 "L'economia globale  è passata da un periodo di crescita robusta e inflazione in calo a un percorso più incerto - chiarisce il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, commentando i dati -. Le nostre ultime prospettive economiche mostrano che l'attuale incertezza politica sta indebolendo il commercio e gli investimenti diminuendo la fiducia dei consumatori e delle imprese e frenando le prospettive di crescita". Cormann sottolinea quindi che "i governi devono impegnarsi reciprocamente per affrontare in modo positivo e costruttivo qualsiasi problema del sistema commerciale globale attraverso il dialogo, mantenendo i mercati aperti e preservando i benefici economici del commercio globale basato sulle regole per la concorrenza, l'innovazione, la produttività, l'efficienza e, in ultima analisi, la crescita". 

Italia, stimato un calo del deficit

 Sul nostro Paese, l'Ocse stima un calo del deficit al 3,1% nel 2025, con una conseguente riduzione al 148,2% del rapporto debito/Pil. Si prevede un ulteriore miglioramento nel 2026, quando si prevede che il deficit sarà al 2,8% e il rapporto debito/Pil al 147,7%. I dati, si sottolinea, arrivano in un contesto in cui "il governo rimane impegnato a ridurre il deficit fiscale e a portare le finanze pubbliche su un percorso sostenibile a medio termine". 

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