Con "un'aliquota pari all'1,3% su 500mila contribuenti sopra i 2 milioni di euro ci sarebbe un gettito di 23 miliardi", osserva il leader della Cgil
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La Cgil di Maurizio Landini non molla la presa e, in attesa di incontrare venerdì il governo sulla Manovra, rilancia la manifestazione già annunciata per il 25 ottobre a Roma, avanzando, tra le altre proposte, una "patrimoniale" per i redditi sopra i 2 milioni di euro. "È possibile introdurre un contributo di solidarietà dalle grandi ricchezze. Una proposta che avanzeremo anche all'incontro di venerdì a Palazzo Chigi", ha affermato Landini, ipotizzando "un'aliquota pari all'1,3% su 500mila contribuenti sopra i 2 milioni di euro: il gettito addizionale sarebbe di 26 miliardi".
"Andremo all'incontro di venerdì a Palazzo Chigi per avanzare le nostre richieste e, se non saremo ascoltati, - ha spiegato Landini - valuteremo insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali cosa è necessario mettere in campo per portare a casa risultati e per cambiare le politiche economiche e sociali che in realtà stanno aumentando le disuguaglianze e stanno portando il nostro Paese a sbattere".
Per il leader della Cgil "la spesa al 2% come oggi è per la Difesa e le armi è più che sufficiente, e contestiamo il fatto che le decisioni prese in Europa non c'entrano nulla con la costruzione di un sistema di difesa europeo".
"Si tratta di un vincolo economico senza precedenti. Davvero qualcuno pensa che se nei prossimi 10 anni spendiamo 900 miliardi per le armi abbiamo soldi per potenziare la sanità? È una scelta che apre la strada a tagli e privatizzazione di servizi che invece devono essere pubblici".