Il monito

Bankitalia avverte il governo: "Prudenza sui conti, meno misure spot nella manovra"

Il Dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia invita l’esecutivo ad assicurare coperture certe e a limitare gli interventi temporanei. Panetta richiama all’importanza della solidarietà in un contesto di tensioni geopolitiche e di aumento delle spese militari

08 Ott 2025 - 09:58
 © ansa

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La Banca d'Italia invita il governo alla prudenza sui conti pubblici e a garantire coperture certe nella prossima legge di bilancio. In audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), il capo del Dipartimento Economia e Statistica di via Nazionale, Andrea Brandolini, ha sottolineato che "gli interventi di copertura dovranno essere certi" e che sarebbe "opportuno limitare gli incrementi di spesa o le riduzioni di entrate di natura temporanea". Misure di questo tipo, ha spiegato, "hanno effetti solo transitori sulla domanda, aumentano il debito e risultano spesso difficili da rimuovere". Un messaggio che arriva mentre il governo è impegnato nella definizione della manovra 2026 e che si inserisce in un quadro economico caratterizzato da crescita moderata e da molteplici fattori di incertezza internazionale.

Coperture certe e stop alle misure temporanee

 Nel corso dell'audizione, Brandolini ha ricordato che il Dpfp "non include informazioni sufficienti per avanzare valutazioni sulle singole misure" della manovra. Le risoluzioni approvate da Camera e Senato a settembre impegnavano il governo a specificare l'articolazione delle misure e i relativi effetti finanziari, ma il documento "si limita a citare alcuni interventi espansivi, come la riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro, il rifinanziamento del fondo sanitario e il sostegno alla natalità, senza fornire indicazioni sulle coperture". Bankitalia chiede quindi chiarezza e stabilità, con risorse individuate e strutturali, evitando provvedimenti "spot" che possono generare squilibri nei conti e rallentare l'azione di risanamento.

Crescita, ricerca e istruzione: spostare le risorse verso la produttività

 La Banca d'Italia sottolinea che la qualità della spesa pubblica è decisiva per sostenere lo sviluppo. "Una riallocazione tra le diverse poste del bilancio può favorire la produttività e la crescita", ha osservato Brandolini, indicando come priorità "l'aumento delle risorse a favore di investimenti, ricerca e istruzione". Una scelta che, secondo via Nazionale, permetterebbe di rafforzare la competitività del Paese e di innalzare il potenziale di crescita di medio periodo, in linea con le raccomandazioni europee e con l'esigenza di un bilancio orientato alla sostenibilità.

Rivedere le spese fiscali: razionalizzare per crescere

 Accanto al richiamo alla prudenza, Bankitalia propone anche una revisione delle spese fiscali, spesso frammentate e poco efficaci. "Razionalizzare le agevolazioni - ha affermato Brandolini - può liberare risorse per la crescita e ridurre le distorsioni del sistema tributario". In particolare, viene sottolineata la necessità di "rimuovere gli elementi che scoraggiano la crescita dimensionale delle imprese" e di "arginare l'erosione della base imponibile dell'Irpef". L'obiettivo è semplificare e rendere più equo il prelievo fiscale, evitando interventi di breve durata che complicano il quadro delle finanze pubbliche.

Le vulnerabilità della manovra: rischi e prudenza

 Nel suo intervento, la Banca d'Italia ha riconosciuto che il processo di risanamento dei conti "procede, ma non è esente da rischi". Tra le principali criticità vengono indicati "l'elevato debito pubblico e la possibilità di un aumento dei premi per il rischio sovrano", che potrebbe riflettersi sulle condizioni di finanziamento e sulla crescita. Secondo le stime contenute nel Dpfp, il Pil dovrebbe aumentare di circa mezzo punto percentuale nel 2025, mantenendosi sotto l'1% nel triennio successivo. La spesa per pensioni e sanità resterebbe stabile, rispettivamente al 15,3% e al 6,4% del Pil, ma l'andamento complessivo richiede "una politica di bilancio improntata alla prudenza".

Spese militari e equilibrio geopolitico

 Tra i fattori di pressione sui conti pubblici, Bankitalia cita anche gli impegni internazionali assunti in sede Nato. "Le tensioni geopolitiche - ha ricordato Brandolini - hanno spinto il Paese, insieme ai partner, a sottoscrivere accordi che comportano un significativo aumento delle spese per la difesa". Tuttavia, il percorso di spesa delineato nel Dpfp "includerebbe solo in parte l'aumento coerente con tali impegni". Un aspetto che impone al governo un difficile equilibrio tra responsabilità internazionali, sostenibilità dei conti e tutela della crescita interna.

Panetta: "La solidarietà è la base della stabilità globale"

 In apertura della stessa giornata, il governatore Fabio Panetta ha richiamato l'attenzione sulla dimensione etica ed economica della solidarietà. "La solidarietà è una necessità, non un'opzione", ha detto, intervenendo alla conferenza internazionale "Cooperative Financial Institutions in the XXI Century for Global Economic and Social Development". Panetta ha sottolineato che "non si possono gettare basi affidabili per la stabilità lasciando indietro quasi due miliardi di persone" e che la cooperazione "è un investimento su sicurezza, giustizia e fiducia". Un messaggio che si affianca al monito tecnico di Bankitalia, offrendo una visione più ampia: l'equilibrio dei conti non può prescindere da quello sociale e internazionale.