DATI NEGATIVI

La Cina taglia le stime del Pil 2022 al 5,5%, ai minimi di oltre 30 anni

Oltre alla guerra in Ucraina, a causa incertezza e instabilità sono anche le pressioni dovute alla crisi immobiliare, alla debole ripresa dei consumi e alla perenne stretta della "tolleranza zero" al Covid

05 Mar 2022 - 21:30

L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia scuote anche la Cina. Il conflitto si aggiunge alle pressioni dovute alla crisi immobiliare, alla debole ripresa dei consumi e alla perenne stretta della "tolleranza zero" al Covid-19 come fattore d'incertezza e instabilità. Il tutto ha spinto il gigante asiatico a svelare un obiettivo di crescita per il 2022 di "circa il 5,5%", il livello più basso in oltre 30 anni. I rischi e le sfide che la Cina "deve affrontare aumenteranno in modo significativo quest'anno: di fronte alle nuove pressioni al ribasso, la crescita costante dovrebbe avere maggiore risalto", ha affermato il premier Li Keqiang, aprendo la plenaria annuale del Congresso nazionale del Popolo, il ramo legislativo del Parlamento.

"L'outlook grave" è l'unico elemento riconducibile alla guerra russo-ucraina, tema silenziato nella solennità dei rituali della Grande Sala del Popolo con i quasi tremila delegati intervenuti da ogni parte del Paese.

L'economia cinese ha perso slancio nella seconda parte del 2021 e il nuovo obiettivo annunciato da Li fa seguito a una crescita di appena il 4% nel quarto trimestre. Nel 2021, la Cina ha puntato a un Pil di "oltre il 6%", centrando l'8,1% a causa della debole performance nel 2020, anno privo di target di Pil perché gran parte del Paese si fermò per mesi durante la pandemia.

Gli obiettivi della Cina - Oltre al "circa 5,5%", sotto il 6% per la prima volta dal 1991, il governo ha illustrato gli altri obiettivi: deficit di bilancio a circa il 2,8% dal 3,2% del 2021; inflazione invariata al 3%; emissione di bond speciali del governo locale (la vera macchina degli investimenti pubblici) ferma a 3.650 miliardi di yuan, pari a 578 miliardi di dollari. La Cina ha tagliato più 158 miliardi di dollari di tasse nel 2021 e nel 2022 avrà ancora attenzione sul tema. Quanto all'occupazione, l'obiettivo è di oltre 11 milioni di nuovi posti di lavoro.

La politica monetaria resterà prudente, malgrado i tagli effettuati dalla Banca centrale cinese sul prime rate e sulle riserve obbligatorie, negli sforzi per sostenere una crescita più debole.

La spesa militare, invece, è destinata ad aumentare nel 2022 del 7,1%, a 1.450 miliardi di yuan (circa 230 miliardi di dollari), a un ritmo più rapido del 6,8% dello scorso anno e oltre il 5,5% fissato per il Pil. Li, quanto alle politiche della difesa, ha affermato che la Cina migliorerà il suo addestramento militare e la sua prontezza al combattimento, modernizzando "più velocemente per modernizzare i sistemi logistici e di gestione delle risorse dell'esercito e costruire un moderno sistema di gestione delle armi e delle attrezzature".

Guerra, Difesa e Taiwan - La guerra in Europa, le tensioni regionali (a partire da quelle del mar Cinese meridionale) e Taiwan consigliano attenzione alle spese per la Difesa. "Promuoveremo la crescita pacifica delle relazioni" e la "riunificazione", ha affermato Li. Mentre in serata il ministero degli Esteri Wang Yi ha detto alla controparte americana, Antony Blinken, che gli Stati Uniti "dovrebbero smettere di sostenere l'indipendenza di Taiwan" che è una "parte inalienabile del territorio cinese e la sua questione rientra negli affari interni della Cina".

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