Prevista una maggiore tutela per i contribuenti con legami familiari non tradizionali o con familiari che, pur non essendo fiscalmente a carico, hanno bisogno di un sostegno fiscale. Tra le novità più rilevanti il caso di fratelli e sorelle conviventi
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I figli anche oltre i 30 anni, quelli del coniuge deceduto o quelli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti, ma anche le sorelle e i fratelli conviventi: arrivano novità legate all'Irpef che consentiranno di beneficiare di alcune norme fiscali anche per i familiari non a carico, ma comunque strettamente legati al contribuente. È una delle modifiche contenute nel testo del decreto legislativo all'esame del Cdm. Per la detrazione dei familiari a carico, invece, rimane in vigore la soglia economica. Si devono considerare fra i beneficiari - spiega la relazione illustrativa - i soggetti sopra elencati che possiedono un reddito complessivo non superiore (...) ai 2.840,51 euro, ovvero 4mila euro per i figli di età non superiore a 24 anni".
"Quando le disposizioni fiscali fanno riferimento alle persone indicate nel presente articolo (il 12 del testo unico dei redditi. ndr), si considerano, ancorché non spetti una detrazione per carichi di famiglia, il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, i figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, e i figli conviventi del coniuge deceduto, nonché le altre persone elencate nell'articolo 433 del codice civile che convivono con il contribuente o percepiscono assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria".
La norma, si spiega, fa rientrare all'interno dei benefici fiscali (ma non delle detrazioni per i familiari a carico) anche soggetti per i quali, in taluni casi, non è più prevista a loro favore una detrazione per carichi di famiglia. È il caso dei figli con oltre 30 anni nonché di fratelli e sorelle conviventi.