Siror e l'energia green del Natale
Siror, scenografico paese di montagna situato nella Valle di Primiero, ogni anno nel periodo invernale propone il suo caratteristico Mercatino di Natale, il più antico di tutto il Trentino.
Il Natale e la sua atmosfera magica sono ormai alle porte. I tipici mercatini sono l’occasione perfetta per farsi avvolgere da questo clima di festa e per trovare sotto l'albero anche un po' di spirito green. Siror, scenografico paese di montagna situato nella Valle di Primiero, ogni anno nel periodo invernale propone il suo caratteristico Mercatino di Natale, il più antico di tutto il Trentino. Paesaggi suggestivi, giochi di luce creati dall’illuminazione del centro storico. Non solo le tipiche casette di legno ma anche le cantine e i fienili diventano parte integrante del mercatino. Il tutto è addobbate con cura da artigiani, artisti e commercianti che propongono idee, creazioni, prelibatezze e prodotti legati alla tradizione del Natale Trentino. Non solo festività ma anche rispetto per l’ambiente. "Il mercatino più antico del Trentino ha cercato negli anni di utilizzare sempre più possibile prodotti riciclabili ed ecosostenibili. Tutto il paese nel periodo natalizio diventa un presepe vivente" spiega Mariangela Zanetel, Presidente Comitato e Assessore Comunale.
Tutta l’energia utilizzata nelle Valli del Primiero è energia pulita, rinnovabile e a km0, poiché prodotta interamente dalle 17 centrali idroelettriche presenti sul territorio. Una fonte di approvvigionamento green che impiega solamente la forza dell’acqua. “Credo sia un motivo di orgoglio per il nostro territorio il fatto che siamo arrivati a produrre circa 450 milioni di chilowattora l’anno, per dare un livello dimensionale il consumo del nostro territorio si attesta grossomodo nell’ordine dei 45 milioni di chilowattora l’anno; quindi, abbiamo una produzione che è all’incirca 10 volte superiore a quello che è il consumo locale. Quindi non è una produzione limitata a soddisfare le esigenze di una comunità ma è una produzione virtuosa che va nell’interesse dell’intero sistema elettrico" continua Giorgio Orsega, Presidente A.C.S.M. Spa.
Non solo. A San Martino di Castrozza e nel fondovalle del Primiero si trovano infatti due impianti di teleriscaldamento che contribuiscono a valorizzare la risorsa naturale del legno a scopo energetico. Molta della legna usata è quella derivata dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018. Una sorta di economia circolare, il modo migliore per sfruttare al meglio una catastrofe naturale. “La biomassa legnosa viene bruciata, viene prodotto vapore e con questo fuoco viene scaldata l’acqua che viene veicolata attraverso una rete di teleriscaldamento fino a servire quasi tutti i paesi della valle. Nel caso di San Martino di Castrozza l’impianto di produzione della biomassa finisce per alimentare grossomodo il 98% degli utenti, il che ha permesso di eliminare da San Martino la produzione di acqua calda e riscaldamento a mezzo di combustibili fossili” continua Giorgio Orsega. Un sistema virtuoso e integrato di valorizzazione delle risorse naturali del territorio che permette di far vivere anche la magia dei mercatini di Natale nel pieno rispetto dell’ambiente.
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