La nuova missione europea consentirà il monitoraggio quasi in tempo reale della qualità dell’aria in Europa
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Fotografare la qualità dell’aria dallo spazio. È quello che farà la nuova missione europea Copernicus Sentinel-4, offrendoci un nuovo sguardo su quello che respiriamo.
Le prime immagini ad alta risoluzione acquisite lo scorso 8 ottobre dall’orbita geostazionaria evidenziano infatti la distribuzione geografica di inquinanti atmosferici come l’anidride solforosa (SO₂), l’ozono troposferico (O₃) e soprattutto il biossido di azoto (NO₂). In particolare, quello che salta all’occhio è la particolare concentrazione di NO₂ lungo la costa del mediterraneo e nella Pianura Padana.
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Il biossido di azoto è un prodotto dei combustibili fossili, come il riscaldamento domestico, le automobili, le centrali elettriche. È un cosiddetto inquinante primario, un precursore nella formazione del particolato fine (PM) e dell’ozono troposferico. Sostanze molto pericolose, che provocano danni sia all’ambiente che alla salute dell’uomo.
Per questo progetti come Sentinel-4 sono fondamentali. La missione europea è in orbita dal primo luglio e consentirà di monitorare quasi in tempo reale la qualità dell’aria nel Vecchio Continente, fornendo informazioni preziose. L’osservazione permetterà infatti di capire meglio l’evoluzione dell’inquinamento atmosferico e la sua concentrazione, e di fornire aiuto nella gestione e mitigazione delle cause e delle conseguenze.