BLACK FRIDAY

Il venerdì nero per l’ambiente

Il WWF Italia ci ricorda quanto ogni acquisto possa pesare sulla salute del Pianeta

28 Nov 2025 - 10:19
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L’ultimo weekend di novembre è ormai diventato una gara a chi si accaparra lo sconto migliore. Saldi che purtroppo non si applicano all’inquinamento.

A pagare il prezzo più alto di tutto lo shopping sfrenato, infatti, è proprio l’ambiente. A ricordarci qualche numero è il WWF Italia, descrivendo l’impatto di alcuni prodotti che acquistiamo senza riflettere troppo, per abitudine o perché in queste occasioni ci sembra conveniente fare scorte.

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Pensiamo ad esempio a una semplice maglietta di cotone. Per produrla servono 2.700 litri d’acqua, la quantità che ognuno di noi beve in due anni. A questo ovviamente bisogna aggiungere pesticidi, coloranti e microfibre che inquinano fiumi e mari, e le conseguenti enormi quantità di rifiuti tessili delle aziende. Se prendiamo poi un paio di scarpe, dietro al cuoio o al lattice si nascondono deforestazione, inquinamento ambientale, pratiche non etiche sugli animali

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Passando alla cosmesi, mentre acquistiamo il nostro rossetto in saldo ricordiamoci che ogni anno vengono uccisi più di 3 milioni di squali per ricavare dal loro fegato lo squalene, un olio utilizzato proprio per la produzione delle tinte per le labbra. Olio di sandalo o di patchouli, invece, derivano spesso da produzioni non sostenibili, che mettono a rischio la biodiversità.

Distruzione messa in campo anche dalla tecnologia. Ogni smartphone è come una piccola miniera di terre rare e metalli come cobalto e coltan, estratti in condizioni devastanti per foreste e comunità locali. Evitare di comprare un modello nuovo ogni anno è la scelta più sostenibile che si possa fare. Non solo per il nostro portafogli.

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Senza poi parlare dell’impatto delle spedizioni. Ogni nostro ordine online può emettere 1,5-3 kg di CO2, per trasporto e imballaggi. Se proprio non possiamo farne a meno e non riusciamo ad acquistare in negozi fisici, dovremmo cercare di raggruppare gli acquisti in un unico ordine, o ancora meglio optare per spedizioni più green.

Come ha ricordato Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità WWF Italia: “Il Black Friday non deve trasformarsi in un venerdì nero per il Pianeta. Ogni scelta di acquisto è anche una scelta ambientale: possiamo ridurre l’impatto scegliendo consapevolmente”.

Proviamo allora a comprare meno, a preferire tessuti naturali - meglio se certificati biologici - e a riscoprire il valore del second hand. Acquistiamo solo quello che ci serve davvero, facendo attenzione ai materiali e alla filiera.

Non rinunciamo allo shopping, ma facciamo almeno in modo che la sua impronta sull’ambiente non sia nera come questo venerdì.