Ormai ha una superficie di poco superiore a quella della provincia di Cremona A23a, l'iceberg che per decenni è stato il più grande del mondo e che ora si sta sciogliendo rapidamente andando verso nord
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A23a sta percorrendo il suo personale Sunset Boulevard, il viale del tramonto cui sono condannate tutte le star. Dirigendosi verso nord quello che per decenni è stato l'iceberg più grande e famoso del mondo si sta progressivamente sciogliendo, lasciando dietro di sé crostoni di ghiaccio da ben 400 chilometri quadrati di area ciascuno. Una disintegrazione rapida, che si completerà probabilmente nel giro di poche settimane, per una montagna di ghiaccio capace di sopravvivere 34 anni, un'età da matusa per un iceberg. Al momento in cui scriviamo A23a ha ancora ragguardevoli dimensioni, estendendosi su una superficie di poco superiore a quella della provincia di Cremona, ma di questo passo continuerà in fretta a rimpicciolirsi, come accade d'altronde anche alle persone anziane.
Fa impressione pensare che A23a per gran parte della sua vita non si sia mosso, dopo essersi distaccato da una piattaforma di ghiaccio della calotta antartica nell'ormai lontano 1986. A fine 2024 copriva ancora 3672 chilometri quadrati, più o meno quanto la Valle d'Aosta, anche se a quel tempo ormai aveva iniziato a muoversi già da quattro anni. L'iceberg allora più grande del mondo aveva iniziato infatti a spostarsi dal 2020 verso Nord, in direzione del cosiddetto "vicolo degli iceberg", un percorso compiuto da tante masse di ghiaccio prima di scomparire per sempre.
A23a è diventato celebre anche alle nostre latitudini nell'estate dell'anno scorso, quando ha finito per imbattersi in una cosiddetta "colonna di Taylor". L'incontro con questo vortice d’acqua (che si forma al di sopra di una montagna sottomarina) aveva finito per farlo rimanere per mesi fermo nello stesso punto ruotando su se stesso, fornendo uno spettacolo particolare e unico.
Dopo aver giocato a fare "la trottola" per un po', A23a continuò la sua deriva verso nord e verso acque sempre meno fredde. A gennaio sembrò addirittura poter impattare contro una remota isola britannica, mettendo a rischio la vita degli abitanti del posto (tutti animali, principalmente foche e pinguini). Alla fine il pericolo fu scongiurato e A23a continuò il suo ultimo viaggio, in direzione del proprio personale disfacimento. Per chi è cresciuto riguardando Titanic forse questo peregrinare potrà sembrare una minaccia potenziale ma in realtà l'iceberg è solo uno dei giganti blocchi di ghiaccio che negli ultimi anni si stanno distaccando sempre più di frequente dalle piattaforme antartiche, diventando la spia di un pericolo ben più concreto: quello del cambiamento climatico.