BELLA ITALIA

Alla scoperta delle Basse Madonie

Una rubrica che ci porterà alla scoperta di un pieno di storia ma anche di innovazione

05 Mag 2025 - 11:59
 © E-Planet

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Un cielo immenso dove osservare le bellezze del Pianeta, ma anche ciò che c’è oltre. In questo secondo appuntamento con Bella Italia andiamo a scoprire il territorio delle Basse Madonie, ma stavolta partiamo da un punto di vista particolare: il firmamento.

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La prima tappa è infatti il Parco Astronomico di Isnello, osservatorio d’eccellenza che sorge nel cuore di questo territorio. Qui incontriamo Giuseppe Mogavero, Presidente della Fondazione Gal Hassin

Il cielo delle Madonie è ritenuto il cielo più bello d’Europa a fini osservativi. Siamo molto a sud come latitudine, quindi il cielo è più interessante e ci sono anche più notti osservative all’anno. Abbiamo inoltre uno strumento d’eccezione, che si chiama Wide-field Mufara Telescope (WMT) e che permette di osservare gli oggetti transienti, molto veloci. Quindi orientiamo la nostra ricerca nell’ambito degli asteroidi, soprattutto quelli pericolosi per la terra, e i detriti spaziali”.

Oltre alla ricerca, qui facciamo anche tante attività didattico-divulgative, rivolte soprattutto alle scuole che vengono da tutta la Sicilia e anche dal resto d’Italia e dall’estero”.

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Qui sono conservati dei frammenti di un meteorite lunare e di un meteorite marziano, forse i pezzi più pregiati della collezione”.

Dalla profondità dello spazio alle rocce del nostro Pianeta, che hanno una storia lunghissima da raccontare. Come ci spiega Fabio Torre, geologo:

La particolarità di questo territorio è la possibilità di raccontare una storia geologica lunga nel tempo, molto antica, in una porzione di territorio ridotta. Qui abbiamo un patrimonio geologico unico, non a caso siamo inseriti in una rete mondiale di geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO”.

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Qui, ad esempio, possiamo trovare delle rocce rossicce, che rappresentano un sedimento che si è formato in un bacino marino vecchio circa 100 milioni di anni”.

Sotto queste rocce c’è poi una risorsa idrica che bisogna gestire bene, come ci spiega il geologo Alessandro Torre

Nelle basse Madonie abbiamo una restituzione di queste acque che è una vera e propria geo-risorsa e che addirittura rifornisce Palermo. Le comunità sono molto coscienti di questo problema, che va dalla siccità al prelevare in maniera coscienziosa le acque, tant’è vero che si sta programmando - anche in un’ottica di blue-community – la gestione e anche la salvaguardia di queste risorse idriche”.

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Cielo, terra e acqua. Ma in questi borghi non manca l’artigianato dalla tradizione secolare. Come la ceramica di Collesano, che si distingue per i colori verderame e giallo paglierino.

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Dal passato al futuro. Ci spostiamo a Castelbuono, dove è sorto un centro per il nomadismo digitale, un’iniziativa nata per ripopolare questi territori.

Infine, scopriamo un luogo di studio dedicato alla biodiversità: il Museo Minà Palumbo. Ce ne parla il suo curatore, Francesco Toscano: 

Francesco Minà Palumbo era un medico naturalista dell’Ottocento, che si occupato di tutta la biodiversità della zona. All’interno del Museo sono conservati più di 30mila reperti che rappresentano un vero e proprio scrigno delle Madonie”.

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Noi vi aspettiamo al prossimo appuntamento con Bella Italia, domenica prossima alle 14 su Italia1. 

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