Nell’atollo Tatakoto dei ricercatori di un laboratorio francese hanno scoperto degli esemplari che sembrano resistere anche all’aumento della temperatura dei mari
di Redazione E-Planet© Getty
Dalla Polinesia francese questa volta non arriva una cartolina, ma una speranza per i coralli di tutto il mondo.
La buona notizia arriva dall’atollo Tatakoto, dove un gruppo di scienziati ha scoperto quelli che sono stati definiti “super-coralli”, che sopravviverebbero anche in acque molto calde.
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O almeno questa è l’ipotesi avanzata dai ricercatori del laboratorio francese Criobe, gestito dal Cnrs e che dal 2021 porta avanti la spedizione “1Ocean”, sostenuta anche dall’Unesco. Lo scopo dello studio è proprio comprendere in che modo determinate specie di coralli possono sopravvivere anche in condizioni fino ad ora ritenute inadatte. In altre parole, se possono sopravvivere all’aumento della temperatura dei mari e all’acidificazione delle acque.
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A documentare la scoperta dei super-coralli sono stati la scienziata Laetitia Hédoouin e il fotografo sottomarino Alexis Rosenfeld. La particolarità del luogo in cui sono stati individuati è che assomiglia molto a una laguna chiusa, un tratto di mare in cui non c’è il fenomeno di reflusso di migliaia di metri cubi d’acqua come nelle altre zone. L’acqua, di conseguenza, resta ferma e molto calda, anche a più di 30 gradi. Nonostante questo, i coralli sono vivi e in buona salute.
Quello che gli studiosi vogliono capire è se il caso degli esemplari di Tatakoto sia isolato o se si sia verificata una vera e propria trasformazione genetica per adattarsi ai cambiamenti.
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Per farlo hanno prelevato alcune talee e le hanno piantate in un altro arcipelago con caratteristiche “standard”. Se l’esperimento dovesse attestare la trasformazione genetica dei coralli, potrebbe aprire la strada a una possibile di riforestazione nelle zone più fragili. Una grande speranza, che però andrà studiata e analizzata a fondo.
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