Nel cuore della famiglia

Il nido: rifugio d’origine, memoria emotiva, ritorno necessario

Un luogo fisico, ma anche emotivo, il nostro primo nido fatto di relazioni, cura e memoria condivisa. Non solo rifugio, ma radice, sostegno e slancio

11 Giu 2025 - 12:48
 © Ufficio stampa

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Quando la vita ci mette alla prova, è lì che vogliamo rifugiarci: nel nido dove tutto è iniziato, dove abbiamo imparato a vivere. Dove torniamo quando il mondo fuori diventa troppo. È quanto emerge dalla nuova ricerca realizzata da Nestlé su 1.200 italiani, accompagnata da un’analisi antropologica a cura di Marta Villa (Antropologa culturale, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Trento), che esplora la valenza simbolica e culturale del nido, parola densa di significati che, per ogni linguaggio e cultura, significa Famiglia.

Quel primo spazio che ci forma e ci prepara al 'volo'

Il nido, ovvero la famiglia, è il primo spazio dove si apprende la cultura affettiva della famiglia, si costruiscono relazioni e si sviluppa il senso di appartenenza.

  • Per l’86% degli italiani è un luogo di protezione e cura, fisico ma anche emotivo.
  • L’83% lo associa alla trasmissione di valori come sicurezza, tenerezza, amorevolezza.
  • Il 59% ritiene che abbia avuto un impatto decisivo sulla propria identità.
  • Per oltre 8 italiani su 10, le abitudini apprese nel nido continuano a orientare ogni giorno le loro scelte di vita.

Marta Villa commenta: “Nel nido si cresce come individui e come comunità. È il luogo della trasmissione affettiva e simbolica, dove si costruiscono le basi dell’identità.”
 
Il nido manifesta la forza silenziosa delle relazioni

Il nido è anche il luogo al quale si torna nei momenti difficili.

  • Più di 1 italiano su 2 ha cercato rifugio nel proprio nido nei momenti di crisi o dopo una delusione affettiva o professionale, confermandone la forza come spazio di rinascita.
  • Il 52% continua a considerarlo rifugio emotivo e trampolino per l’indipendenza.
  • il 17% torna nel nido per condividere anche successi o gioie.

Nel nido si viene accolti appena nati, ma vi si torna anche da adulti,” sottolinea Villa. “È rifugio, grembo, punto di trasformazione. È dove cresciamo, dove torniamo feriti o stanchi, ma anche dove nascono le parole, i racconti, le radici.”
 
Non solo nostalgia: anche scelta consapevole

  • Il 36% degli italiani adulti vive ancora nel nido d’origine per scelta, non per necessità.
  • Solo il 19% lo percepisce come un ambiente limitante.

Il nido va così riletto alla luce di un valore culturale: non mera dipendenza, ma continuità affettiva, senso di appartenenza.
Il nido è spesso visto come luogo di ritorno, ma per molti è anche scelta di stabilità, intimità e radici,” spiega Villa. “È il luogo dove ci si prepara al volo. Ma anche il punto da cui si rinasce. Sempre.
 
Quel nido che ci nutre ancora

  • Il 53% degli italiani riconosce un legame profondo con il nido attraverso il cibo.
  • Per 6 italiani su 10, il sapore dell’infanzia è anche una lezione di vita: è a tavola che si trasmettono i valori più profondi.
  • Un italiano su 4 custodisce nel piatto di famiglia il sapore delle proprie radici.

 
Mangiamo come ci hanno insegnato le generazioni prima di noi”, osserva Villa. “Nel nido impariamo a mangiare, ma anche ad amare, a parlare, a raccontare.” Prosegue Villa: "Rimangono quindi nel nostro patrimonio materiale e immateriale personale quei sapori che ci ricordano il domestico, la relazione con l’infanzia. La società contemporanea però chiede dei compromessi: le tradizioni alimentari del passato spesso non sono conciliabili con lo stile di vita urbano con i ritmi del mondo del lavoro; pertanto, gli intervistati dichiarano di avere adattato diverse influenze del nido di origine alle nuove esigenze."
 
Un archetipo collettivo, che abita il nostro immaginario

“Chi esce dal nido impara a volare”, “Ogni uccello ama il suo nido”, "Sindrome da nido vuoto" e infiniti altri modi di dire ma anche verità culturali. Il nido è presente nella letteratura, nei film (come il recente “FolleMente”), nelle pubblicità, nelle serie tv, nelle narrazioni affettive. Non è solo casa: è simbolo. “Contiene in sé la promessa del futuro,” conclude Villa. “Perché nel nido si rinasce sempre.” Nel nido passato e futuro convivono, si proteggono, si tramandano. Proprio come accade nei gesti più semplici: un abbraccio, una parola, un pasto condiviso." 

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